All’evento annuale Cloud Next, Google ha annunciato la disponibilità generale di BigQuery Omni, la soluzione di analisi dati multi-cloud. Il servizio permette di utilizzare la classica interfaccia di BigQuery anche per cercare su cloud diversi, inclusi quelli di Microsoft Azure e AWS.
Google Cloud annuncia la disponibilità generale di BigQuery Omni
Google non può nascondersi che ormai moltissime aziende utilizzano un sistema multi-cloud, con diversi servizi a seconda delle esigenze. Per questo motivo ha sviluppato un servizio capace di analizzare tutti i silos di dati, indipendentemente da dove si trovano. Come spiega a TechCrunch Gerrit Kazmaier, VP & GM for Databases, Analytics & Looker, la cross-cloud analytics è “il massimo della semplicità, perché non hai bisogno di pensare più a dove spostare i tuoi dati e tutte le ripetizioni e le ridondanze che ne derivano”.
Molti utenti di Google CLoud stanno già sfruttando queste nuove capacità. Fra cui per esempio Johnson & Johnson, che combina i dati di Google Cloud con quelli dei server S3 su AWS. Oppure Electronic Arts nel mondo del gaming, che li usa per combinare pubblicità con i dati degli acquisti in-game.
Da oggi questa funzione diventa disponibile per tutti. Ed entro la fine dell’anno Google annuncia che lo saraà anche Dataplex, che permette alle aziende di gestire, monitorare e governare dati attraverso data lakes e warehouse. Un ulteriore riconoscimento che le aziende ormai lavorano in multi–cloud.
Solitamente combinare diversi servizi cloud in un unico sistema risulta costoso e porta a problemi e imprecisioni. L’approccio di Google invece è quello di riunire i vari servizi e gestirli all’interno di GCP, lo stesso approccio che hanno avuto per gestire i cluster Kubernetes con Anthos.
Una semplificazione, che sfrutta quello che Google sa fare meglio di chiunque altro: la ricerca. Ovunque.
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Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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