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Google TV, nel 2022 arrivano fitness, smart home e non solo

L'azienda spera anche che Netflix supporti le nuove funzioni

Google TV vuole diventare il centro del salotto nel 2022: l’interfaccia smart per TV e Chromecast porta il fitness, il controllo della smart home, le videochiamate con altri servizi e tanto altro a portata di telecomando. In un’intervista il direttore dei prodotti di Google TV spiega che l’azienda ha grandi idee per quest’anno. Che potrebbero farle vincere la “guerra per il controllo del salotto”.

Google TV nel 2022 porta fitness, Zoom e smart home in salotto

Al CES 2022, Google ha svelato che al mondo ci sono 110 milioni dispositivi che utilizzano il sistema operativo Android TV. Di questi, oltre 30 milioni sono state venduti dopo maggio, quando Google ha annunciato l’interfaccia Google TV per dispositivi TCL, Sony e soprattutto sulle nuove Chromecast.

Secondo quanto ha raccontato il direttore dei prodotti Google TV Rob Caruso a Protocol, sette dei dieci principali produttori di TV utilizzando una piattaforma Google. Ma questo non significa che stiano necessariamente usando Google TV. Infatti, tecnicamente, Google TV è un launcher, un’interfaccia sopra al sistema operativo Android TV. Un po’ come l’interfaccia di tantissimi smartphone è diversa da quella dei Pixel, seppur usano Android.

Se alcuni costruttori come Samsung o LG utilizzano il proprio sistema operativo, sempre più aziende usano Android TV. Ma di quei 110 milioni, la maggior parte dei produttori utilizzano un’interfaccia personalizzata. “Nel tempo, la nostra scommessa e desiderio è che l’esperienza di Google TV diventi la scelta preferita per noi e i nostri partner. Ma Android TV è ancora in sviluppo e continuerà a essere sviluppata“.

Un’ecosistema che fa parlare diversi partner

chromecast con google tv-min

Il passo avanti di Google TV, specie della versione vista su Chromecast, è la possibilità di fare ricerche su tutti i propri servizi di streaming, con suggerimenti e la possibilità di utilizzare l’Assistente Google. Ma queste funzioni richiedono a chi gestisce i servizi di streaming di collaborare. E nel primo anno di vita, non sempre è andata così per Google TV.

Netflix per esempio non permette di utilizzare il software di Google per suggerire show da guardare o per usare la ricerca universale. Un limite evidente: sebbene Prime Video, Apple TV+ e Disney+ stiano crescendo (alcune di molto), Netflix resta il primo servizio di streaming per numero di utenti.

Ma sebbene Caruso, che è arrivato a Google l’agosto scorso proprio da Netflix, non entri in dettagli, le cose potrebbero presto cambiare. “Spero che vedremo dei miglioramenti e innovazioni nei prossimi mesi non solo con Netflix, ma con molti altri partner”.

Google TV nel 2022: fitness, videochiamate e smart home

Al CES 2022 diversi produttori di smart TV hanno presentato dei servizi per il fitness. Da Samsung a LG, passando per TCL (che collabora da vicino con Google TV), tutti hanno riconosciuto come soprattutto nell’ultimo anno l’esigenza di allenarsi in salotto stia aumentando. E il successo di servizi in abbonamento come Apple Fitness+ mostra come integrare questi servizi in un’ecosistema completo possa essere una strategia vincente.

Google Fit fa già da hub per la salute su Android e l’acquisizione di Fitbit da parte di Google offre non solo la possibilità di lavorare sull’hardware ma anche molti contatti nel mondo fitness, con un grande numero di clienti già ottenuto. Sembra che il prossimo passo sia Google TV, con Caruso che sottolinea come “il fitness sia un’altra grande area di esplorazione”. Senza escludere terze parti, ma anzi lavorando per portare più servizi sulla piattaforma.

google tv youtube tv-min (1)

Caruso ha inoltre spiegato che i recenti cambi sulla gestione della smart home su Android potrebbe fornire una traccia del futuro anche di Google TV. Integrare il controllo degli elettrodomestici smart, degli speaker (magari per integrarli nell’audio della TV) sembra essere un campo in cui tutti i produttori di TV competeranno nei prossimi anni.

Infine, Google TV integra già il servizio di videochiamate Duo. Che però non è usato quanto Google vorrebbe. Caruso ha parlato di una possibile integrazione con Zoom (disponibile sul sistema TV di Amazon), che potrebbe segnare un cambio di passo. I televisori potrebbero diventare il nuovo smart screen del salotto.

Nel 2022 arrivano anche i normalissimi canali della televisione

Infine, un’area in cui Rob Caruso annuncia che Google TV voglia investire è… la televisione. Al momento, l’interfaccia è pensata solamente per i servizi di streaming e gli hub satellitari. Ma solo lo scorso dicembre la piattaforma ha incluso il canale Pluto TV di Viacom, seguito presto da altri. E con ogni probabilità, vuole estendere questi accordi a tanti altri operatori TV.

L’aggiunta di canali gratis sembra una banalità, specie nella versione per Chromecast. Ma l’aggiunta potrebbe fornire qualcosa da guardare anche a chi non ha molte iscrizioni. Con la possibilità in futuro di portare anche delle funzionalità smart sulla “vecchia TV”.

Al momento tutte queste novità non hanno una data precisa, ma Caruso pensa (senza impegnarsi in una promessa) che possano arrivare nel corso di quest’anno. Permetterebbero a Google TV di essere molto più che un’interfaccia con qualche funzione interessante e potrebbero convincere molti produttori a passare alla piattaforma. E magari anche molti utenti a comprare le nuove Chromecast con telecomando.

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Source
The Verge

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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