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Google collabora con Xiaomi per riportare la tecnologia ARCore in Cina

Il colosso statunitense Google progetta di riportare la sua tecnologia ARCore in Cina mediante una partnership con uno dei suoi primi collaboratori, Xiaomi.

La tecnologia ARCore di Google

La funzionalità che la società vuole riportare in Oriente è ideata per abilitare realtà virtuale e realtà aumentata sugli smartphone. I piani iniziali di Google prevedevano di rendere disponibile questa tecnologia soltanto su Xiaomi Mix 2S, e attivabile tramite apposita app scaricabile dallo store.

Successivamente il progetto si è evoluto, spingendo il colosso fornitore di servizi online ad aggiungere altri partner alla lista. In quest'ultima sono infatti comparsi, come nomi già confermati, Samsung e Huawei.

Le possibilità di Google in Cina sono ristrette

Attualmente, in Cina, gli altri servizi offerti da Google sono bloccati. Nonostante questo inconveniente la tecnologia ARCore sarà comunque utilizzabile, grazie alla sua capacità di funzionare anche su dispositivi senza cloud. Una caratteristica simile impedisce infatti, una volta scaricata l'app, di bloccarla in qualunque modo.

La vera sfida potrebbe essere rappresentata dalla sua distribuzione. Alle difficoltà del cloud si aggiungono infatti quelle del Play Store che, in Cina, risulta essere soggetto a intense restrizioni e frammentato in più app store di terze parti per Android.

Google avrebbe stretto accordi con Xiaomi e Huawei, capaci di gestire direttamente le loro app nello store, proprio per risolvere il problema della diffusione delle applicazioni.

Queste scelte rilanceranno il Play Store in Cina?

La società statunitense tenta, con queste partnership, di riportare alcune sue tecnologie nel paese. Per riuscire nell'intento, infatti, Google ha anche stretto ulteriori collaborazioni con altre aziende tra cui Tencent, che ha accettato di investire in diverse startup in Cina. L'acquisto di un blocco HTC da parte della società le ha permesso, inoltre, di aprire un centro tecnologico a Shenzhen, conosciuta come la Silicon Valley degli Hardware.

Nonostante questi investimenti, però, il colosso non avrà l'effettiva possibilità di riabilitare il suo Store nel paese, proprio a causa delle restrizioni a cui sarebbe soggetto.

 

Autore

  • Maria Elena Sirio

    Videogiocatrice dall'infanzia, innamorata del fantasy e dell'avventura (ma, soprattutto, di Nathan Drake), con una passione per il disegno, il cinema e le serie tv, che tenta di conciliare tutti questi interessi con la facoltà di Biotecnologie.

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