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Hyundai Ioniq Full Electric: test drive dell’elettrica targata Hyundai. Come se la cava?

Dai crossover alle berline di livello, la nostra Fjona ha avuto modo di provare tante e diverse automobili. Con oggi però, introduciamo una nuova categoria: le auto elettriche. Abbiamo scelto per voi Hyundai Ioniq in versione full electric. Prima di andare a guardare il video recensione proprio qui in cima, vi diamo qualche anticipazione nell’articolo.

Al primo posto per efficienza

Hyundai Ioniq si presenta in quattro differenti versioni: la classica dal motore termico, due ibride (di cui una plugin) e la più green di tutte, full electric. Ci concentriamo oggi su quest’ultima che, in un mercato altamente competitivo ed in via di sviluppo, ci ha particolarmente sorpreso per l’efficienza.

Secondo Sust-It, portale indipendente di efficienza energetica, Hyundai Ioniq è l’auto più efficiente sul mercato europeo. Troviamo infatti una spesa media di percorrenza di 0,02 €/Km che fanno della Ioniq la più economica per quanto riguarda i costi di gestione. Gli oltre 28,000 esemplari venduti in Europa confermano la qualità ed il risparmio sul lungo periodo.

Silenziosa e con una ripresa adeguata alla categoria, Hyundai Ioniq scarica i suoi 120 cavalli in modo lineare, caratteristica tipica della propulsione elettrica. Le batterie agli ioni di litio, nonostante siano abbastanza pesanti, compensano l’eliminazione del motore termico arrivando ad un bilancio di peso globale di 80 Kg in meno rispetto alla cugina ibrida.

Il pacco batterie, alloggiato sotto il piano di carico e nella parte posteriore, contribuisce inoltre ad un baricentro più basso. Anche se la Ioniq non possiede la sportività per cui risulta fondamentale la distribuzione dei carichi, questa caratteristica la rende ad ogni modo più stabile.

L’efficienza energetica media di 14,7 kWh per 100 km rende inoltre il modello molto competitivo sul mercato degli EV. Particolare attenzione è stata posta anche all’aerodinamica: il frontale privo di mascherine aperte ed il posteriore “coupé” portano Hyundai Ioniq ad avere un coefficiente aerodinamico di 0.24; un grande successo che riduce ulteriormente i consumi (questa volta non di carburante).

Continuando sul lato design, il frontale dona un tocco futuristico che non stona con l’estetica generale del veicolo. Il retrotreno, al contrario, nonostante sia visivamente accattivante, nega al guidatore la necessaria visibilità posteriore aggiungendo una nota dolente al giudizio finale. Il lunotto, estremamente inclinato, non ospita ovviamente il tergicristallo riducendo ancor più la visuale in situazioni di pioggia. Rimanendo sulla parte posteriore, poche soddisfazioni anche per quanto riguarda la capienza del bagagliaio, 350 litri, inferiore rispetto alla versione ibrida.

Quanti chilometri con una carica?

Futuristica ed emissioni zero ma quanti chilometri resiste il pacco batterie? Ufficialmente Hyundai dichiara 250 Km. Con uno stile di guida nella media e permettendosi il riscaldamento o l’aria condizionata potrete percorrere tra i 210 ed i 235 Km in totale. Le batterie da 28 kWh totali sono compatibili con la ricarica veloce grazie alla presa di tipo CCS Combo2 in corrente continua. Le colonnine attrezzate per la ricarica rapida in Italia non sono ancora tantissime e su questo modello è comunque presente la presa per la ricarica tradizionale, oltre all’adattatore per la rete elettrica domestica.

I tempi di ricarica per l’autonomia completa variano dalle 12 ore circa per la rete elettrica di casa alle 4 ore per le colonnine classiche con presa di tipo 2. Le colonnine rapide invece riducono notevolmente i tempi di attesa a 25 minuti per il 100% di carica. Una volta scelto il metodo di ricarica vi basterà utilizzare la tessera del gestore elettrico, nel nostro caso A2A, e collegare i cavi di alimentazione corrispondenti, niente di più facile. Tre led luminosi sul cruscotto indicheranno la ricarica in corso; accendendo invece il quadro comandi sarà possibile verificare le tempistiche di ricarica.

Tecnologia e stile di guida

Niente freno a mano o cambio, per il resto la guida è identica ad una vettura con cambio automatico. I paddle al voltante servono a decidere il grado di rigenerazione della batteria e non a cambiare le marce, come nelle auto più sportive.

L’accumulo di energia in frenata è una componente fondamentale del mondo ibrido ed elettrico: grazie a questa tecnologia è infatti possibile recuperare parte dell’energia cinetica dell’auto attraverso il sistema frenante. Con una rigenerazione settata sul livello massimo, la macchina darà priorità alla ricarica delle batterie decelerando una volta tolto il piede dal “pedale del gas”.

Estremamente utile in città, luogo generalmente trafficato e poco scorrevole, meno pratico in autostrada o sue vie a scorrimento veloce dove è necessaria una guida più fluida e reattiva. Oltre al particolare della rigenerazione, risultano diverse le modalità di guida che si avvicinano alle classiche selezioni dei modelli non elettrici. La modalità ECO è utile se avete paura di rimanere a piedi con la carica rimanente, quella SPORT risulta anche divertente: i 120 cavalli del modello in questione contribuiranno ad una ripresa notevole rispetto ai modelli dal motore termico, a parità ovviamente di peso e potenza del veicolo.

I primi tempi occorre abituarsi alla “rumorosità” di questa Hyundai Ioniq: il motore elettrico è totalmente silenzioso e l’unico cenno di rumore sarà dato dal rotolamento degli pneumatici ed eventualmente dall’aria, a velocità non urbane. Se vi state quindi approcciando per la prima volta al mercato EV o ibrido preparatevi a rimanere sorpresi.

Il sistema di navigazione è totalmente integrato con la gestione della guida elettrica: il display vi fornirà esattamente tutte le informazioni di cui avete bisogno per il vostro spostamento, dall’autonomia alle colonnine di ricarica più vicine. Nonostante la compatibilità con Android Auto ed Apple CarPlay vi consigliamo di utilizzare il navigatore dedicato per capire fin dove potete spingervi con la ricarica residua.

Molte soddisfazioni per quanto riguarda gli ADAS (Sistemi di assistenza alla guida avanzati): dal cruise control adattivo al mantenimento di corsia rimarrete sicuramente soddisfatti della tecnologia a bordo. Tanta attenzione alla sicurezza grazie a sistemi come la partenza in salita assistita, il rilevamento della stanchezza del conducente ed il sistema anti-collisione con riconoscimento di veicoli e pedoni.

Prezzi e conclusioni

Il prezzo non è basso ma sarebbe sbagliato trarre conclusioni affrettate: il mercato elettrico è ancora in via di sviluppo e per rendere economica e alla portata di tutti questa tecnologia occorrerà ancora qualche anno. Come qualsiasi bene contemplato dal mercato, finché la domanda rimarrà elevata o crescente, le tecnologie rivali (benzina e diesel in questo caso) dovranno passare una fase in cui i prezzi aumenteranno per rendere più conveniente alle imprese investire nell’elettrico o nell’ibrido e di conseguenza abbassare il prezzo di queste tecnologie.

Bando alle ciance, Hyundai Ioniq è disponibile a partire da 38,000 € per la versione Comfort e da circa 40,000 € per la versione Style. Entrambe piene di tecnologia, si differenziano per alcuni dettagli come gli interni in pelle o il tettuccio elettrico.

Tenete conto che nel prezzo sono compresi tutta una serie di incentivi quali l’esenzione dal bollo, il libero ingresso in area C, il parcheggio gratuito su strisce gialle e blu (perlomeno in città come Milano) ed il tagliando molto meno costoso rispetto ad una classica auto dal motore termico.

Insomma, occorre fare due conti prima di un acquisto del genere: da un lato la spesa iniziale può rendere inappetibile l’acquisto, dall’altro avrete una berlina quattro posti che vi farà risparmiare nel tempo, con una potenza decente per la città e con tanta tecnologia a bordo. Vi invitiamo a leggere qualche news direttamente sul portale Hyundai e soprattutto a guarda il test drive della nostra Fjona, iscrivendoti ovviamente al canale The Driving Fjona.

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Autore

  • Federico Marino

    Amante dei motori, specie quelli grossi e rumorosi, appassionato di tecnologia e di tutto ciò che è scientifico e innovativo. Studente in ingegneria energetica, tento di sopravvivere al caos della Grande Milano con una piccola reflex, rock 'n 'roll sempre in cuffia e tanti buoni propositi!

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