iCloud Private Relay non funziona ma non è colpa di iOS 15.2

Alcuni utenti di iPhone questa settimana hanno notato che iCloud Private Relay ha improvvisamente smesso di funzionare tramite le linee mobili. Inizialmente si pensava che il problema fosse iOS 15.2, ma mercoledì Apple ha smentito queste voci, spiegando che non sono state apportate modifiche alla funzione nell’ultimo aggiornamento. Non è quindi chiaro a cosa sia dovuto il malfunzionamento.

iCloud Relay non funziona: non è colpa di iOS 15.2

In una dichiarazione concessa a 9to5Mac, Apple ha affermato che nessuno dei suoi partner ha bloccato iCloud Private Relay e che nulla è cambiato in iOS 15.2. Nulla quindi dovrebbe impedire a questa funzione di svolgere il suo compito regolarmente, anche se di fatto così non è. Ecco la dichiarazione della compagnia:

“iCloud Private Relay è un innovativo servizio di privacy che consente agli utenti con un abbonamento iCloud+ di connettersi a Internet e navigare con Safari in modo più sicuro. Abbiamo lanciato Private Relay in versione beta ed è disponibile nella maggior parte dei paesi del mondo. Nessun vettore partner ha impedito ai propri utenti di sfruttare Private Relay. Non sono state apportate modifiche a iCloud Private Relay in iOS 15.2 che avrebbero disattivato la funzione. Incoraggiamo gli utenti a controllare le loro Impostazioni per vedere se Private Relay è abilitato sul proprio dispositivo o per una rete specifica”.

T-Mobile ha inviato a sua volta una dichiarazione a 9to5Mac sulla situazione. Questa volta, l’operatore afferma che gli utenti potrebbero visualizzare il messaggio di errore se in precedenza hanno disabilitato l’opzione “Limita monitoraggio dell’indirizzo IP” nelle impostazioni dei dati mobili:

“Apple non modifica le impostazioni dei clienti quando effettuano l’aggiornamento a iOS 15.2. I clienti potrebbero visualizzare un messaggio di errore se in precedenza hanno disattivato l’inoltro privato di iCloud o la limitazione del rilevamento dell’indirizzo IP nelle impostazioni delle opzioni dei dati mobili. Apple fornisce maggiori dettagli sulla sua pagina di supporto”.

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