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Iliad e lo spegnimento notturno delle frequenze

Quando il traffico diminuisce, si spegneranno parte delle frequenze

Dopo averlo messo in pratica in Francia, anche in Italia Iliad ha deciso di praticare lo “spegnimento notturno“. Una decisione dovuto alla volontà di ridurre i consumi di energia elettrica in questa fase di crisi energetica globale. Che tuttavia non dovrebbe creare alcun disservizio per gli utenti.

Iliad propone lo spegnimento notturno anche in Italia

Tutti noi stiamo facendo i conti con costi dell’energia sempre più elevati. Magari facendo qualche rinuncia, ma con raziocinio: un conto è utilizzare la temperatura più bassa per la lavatrice, un conto lavare i panni al fiume.

Iliad ha deciso di mettere in pratica un ragionamento simile, che dovrebbe permettere un discreto risparmio energetico pur senza creare problemi agli utenti. Qualcosa che ha già messo in pratica in Francia: lo spegnimento notturno di parte delle frequenze della rete mobile.

Come funziona

Di notte il traffico telefonico diminuisce sempre: la maggior parte delle persone dorme e non ha bisogno di sapere cosa è trending su TikTok. Quindi le bande di rete disponibili sono sfruttate solamente in parte, in maniera poco efficiente dal punto di vista energetico. Mettendo parte di queste frequenze offline, le antenne di Iliad consumeranno di meno.

Antenna iliad spegnimento notturno

In pratica sarebbe come se fosse possibile chiudere parte delle corsie in autostrada quando il traffico cala, per poi riaprirle quando serve. In Franci, Iliad sta spegnendo parte della frequenza 2.100 MHz (rete 4G e 3G) e 3,5 GHz (rete 5G) per risparmiare energia.

Tuttavia, Iliad fa sapere che il traffico resterà monitorato costantemente in maniera intelligente. Se dovesse esserci un grande afflusso di dati, resta possibile aprire in automatico altre linee. E allo stesso modo, le aziende e i consumatori che hanno bisogno di navigare anche di notte avranno lo stesso tipo di servizio che hanno durante il giorno.

Secondo Iliad, questa strategia dovrebbe avere impatto zero sugli utenti, ma potrebbe ridurre il consumo energetico del 10% per ciascun sito radio coinvolto. Un risultato che potrebbe fare la differenza sia sul piano economico per Iliad che su quello ecologico, per tutti noi.

Iliad però arriverà a questi risultati un po’ alla volta, partendo con le prime antene e poi aumentare fino a coprire tutte le 10 mila stazioni dell’operatore, che in quattro anni in Italia ha registrato oltre 9 milioni di utenti.

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Source
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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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