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Instagram per i minori di 13 anni, Zuckerberg risponde alle accuse

L'accusa che gli rivolgono è quella di non riuscire a proteggere il benessere dei bambini sulle sue piattaforme.

Un gruppo di 40 procuratori generali statunitensi ha scritto una lettera a Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, esortandolo ad abbandonare i piani per la realizzazione di un’app in stile Instagram per i minori di 13 anni. Cosa avrà risposto il fondatore di Facebook?

Una lettera contro Instagram per i minori di 13 anni

Instagram per minori logo

Sono 40 i procuratori generali degli Stati Uniti che hanno chiesto al CEO di Facebook, tramite una lettera, di annullare la volontà di creare Instagram per bambini. L’accusa che gli rivolgono è quella di non riuscire a proteggere il benessere dei bambini sulle sue piattaforme.

La lettera sottolinea il ruolo che i social media hanno sul benessere fisico, emotivo e mentale dei bambini. Essi non sono attrezzati per affrontare le sfide di avere un account sui social media. Ciò include una mancanza di comprensione della privacy e di decidere cosa è appropriato pubblicare in maniera permanente. Perché si sa che, una volta che un contenuto viene pubblicato, rimane su Internet per sempre.

C’è un altro elemento fondamentale che la lettera mette in luce. Ed è il legame tra l’uso dei social media da parte dei giovani, con un conseguente aumento del disagio mentale, dei comportamenti autolesionistici e del suicidio.

L’accusa verso Zuckerberg

Instagram per minori Facebook

Quello che i procuratori sostengono è che Facebook non stia rispondendo a un bisogno, ma piuttosto ne sta creando uno. Anche perché questa piattaforma si rivolge principalmente ai bambini che non hanno già un account su qualche social network.

Instagram attualmente vieta ai minori di 13 anni di usarlo. A marzo è stato riferito per la prima volta che Facebook stava costruendo un’app Instagram per bambini di età pari o inferiore a 13 anni. Il progetto sarebbe guidato dall’ex capo di YouTube Kids.

La risposta del CEO Facebook

Mark Zuckerberg risponde prontamente alle accuse della lettera. Mostra la realtà attuale, ovvero che i bambini si trovano già sui social. Quindi quello che lui e il suo team vogliono fare è quello di migliorare questa situazione offrendo esperienze che diano ai genitori visibilità e controllo su ciò che fanno i loro figli.

Ha anche affermato di star lavorando con esperti in sicurezza e privacy dei bambini e si impegna a non mostrare annunci in nessuna esperienza Instagram che viene sviluppata per persone di età inferiore ai 13 anni.

Facebook ha affrontato il controllo in passato su ciò che i critici dicono sia il suo fallimento nel controllare il bullismo, gli abusi sessuali sui minori e lo sfruttamento dei minori online. Il Centro nazionale per i bambini scomparsi e sfruttati ha affermato che le app di proprietà di Facebook hanno segnalato 20,3 milioni di episodi di potenziali abusi sui minori nel 2020.

Nel 2019, invece, una vulnerabilità della privacy ha consentito a migliaia di bambini che utilizzavano la piattaforma Messenger Kids dell’azienda di partecipare a chat con estranei. Esponendo i minori a rischi altissimi di abusi.

LEGGI ANCHE: Instagram per bambini in arrivo? La protesta delle associazioni contro Zuckerberg

Tentativi di social network per bambini

Instagram per minori bambini

Non vi sono molte app tra cui scegliere per far iscrivere il proprio figlio in tutta sicurezza. Joe Osborne, portavoce di Facebook, ricorda Messenger Kids, basato soprattutto sulla chat e sul rimanere in contatto con gli altri. YouTube Kids, creato da Pavni Diwanji di Google, invece è stato ideato con l’intento di proporre video adatti ai bambini, senza il rischio di incorrere in contenuti non appropriati a quella fascia di età. 

I problemi riscontrati

Nel 2017 fu lanciato Messenger per bambini da Facebook, per un’età compresa dai 6 ai 12 anni. I sostenitori della salute per bambini la ritennero dannosa e chiesero all’azienda di chiuderlo. In seguito, nel 2019 un bug di Messenger Kids lasciava che i bambini potessero entrare in gruppi di chat con estranei non autorizzati. Facebook ha reagito chiudendo i gruppi, affermando che solo un esiguo numero di utenti era stato colpito da questo problema. Instagram per bambini incorrerà negli stessi problemi? Staremo a vedere, intanto si attende la data di lancio.

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Roberta Maglie

Amante del cinema, serie tv, tecnologia e video games, mi piace approfondire la cultura pop attraverso il battere delle mie dita sulla tastiera del MacBook. La laurea in Comunicazione mi ha dato la spinta per buttarmi nel mondo del giornalismo, dandomi così l’opportunità di riflettere sui temi più disparati.

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