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L’UE vuole introdurre il sistema “Intelligent Speed Assistance” nelle moto

La FEMA però non ci sta

Per ridurre gli incidenti stradali mortali entro il 2030, tra le tante proposte, il Parlamento Europeo intende integrare Intelligent Speed Assistance (ISA) nel software di sicurezza a bordo delle moto. Questa di fatto, se andasse in porto, toglierebbe la possibilità al pilota di guidare alla velocità che vuole.

L’ISA in pratica si attiverebbe ogni qualvolta si percorre una strada con un limite di velocità ben definito che viene rilevato da una telecamera o dai dati in arrivo dal sistema GPS. A dire il vero l’ISA non blocca del tutto la velocità della moto quando entra in funzione Ma se si accelera e si superano i limiti, il sistema attiva alcuni (fastidiosi) allarmi (audio o vibrazione) finché non si torna alla velocità massima prevista in quella determinata zona. In pratica, che piaccia o meno, dovrebbe diventare un “avviso” per non violare mai il limite di velocità, guidare in sicurezza ed evitare multe pesanti. La parlamentare europea Róża Thun ha spiegato: Non introduciamo un limitatore di velocità, ma un sistema intelligente che renderà i conducenti pienamente consapevoli quando stanno accelerando”.

Intelligent Speed Assistance moto

Di contro si è già espressa la FEMA (Federazione delle associazioni europee di motociclisti), che nella persona del suo segretario generale Dolf Willingers dichiara: “Accogliamo con favore questo rapporto e quasi tutte le misure proposte dal Parlamento. In una lettera alla Commissione europea all’inizio di quest’anno abbiamo già chiesto l’inclusione delle due ruote a motore nei Key Performance Indicators, una migliore formazione, test della patente di guida più mirati alla valutazione e alla prevenzione dei rischi anziché alle competenze tecniche a bassa velocità e infrastrutture più sicure. Sono richieste che ci sono anche nella relazione del parlamento. Non supportiamo nessuna caratteristica tecnica che tolga al pilota il controllo della moto e quindi – pur comprendendo la necessità di ridurre la velocità in determinate situazioni – vediamo qualsiasi tipo di Intelligent Speed Assistance che interferisce con il controllo del motore come un pericolo per i motociclisti, come abbiamo già discusso con la Commissione europea nel 2019. La Commissione ha concordato con noi che non si può semplicemente montare l’ISA sulle motociclette”.

Intelligent Speed Assistance, tra avvisi a blocco imposto della velocità il passo potrebbe essere breve

Il tutto sembra innocuo, e pensato esclusivamente per la sicurezza del motociclista…forse. Dopotutto, molti rider stanno già utilizzando hardware o software GPS che fanno più o meno la stessa cosa. Tuttavia, non ci vuole molta immaginazione per vedere come questa tecnologia potrebbe cambiare lungo la strada, e diventare un vero e proprio limitatore della velocità massima della moto. Questa tecnologia è già presente sulle motociclette moderne; tutto ciò che servirebbe è cambiare qualche byte nel software, aggiungere un po’ di tecnologia GPS e in men che non si dica, avere una moto “limitata” potrebbe diventare realtà, che piaccia o no.

Oltre all’Intelligent Speed Assistance, L’UE propone anche l’installazione obbligatoria dell’ABS e dei servizi di emergenza (eCall) per tutte le moto, controlli di sicurezza regolari standardizzati e innalzamento dei limiti di alcol nel sangue. Infine vorrebbero anche un limite di velocità standardizzato di 30 km/h per le aree urbane.

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