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L’intelligenza artificiale ora può decifrare i gesti umani

Alza il pollice per il tuo nuovo amico cibernetico

Un gruppo di scienziati della Nanyang Technological University ha programmato un’intelligenza artificiale in grado di riconoscere i gesti umani. Usando telecamere e sensori indossabili, il computer riesce a riconoscere quando lo si saluta agitando la mano o quando si alza il pollice per dire ok.

Gesti d’intesa con l’Intelligenza Artificiale

Una grande parte della nostra comunicazione non passa attraverso le parole che diciamo. Per questo le nostre interazioni con Alexa o Siri sono limitate. I bot che riconoscono il linguaggio umano non riescono a cogliere le inflessioni, la prossemica, i gesti. Se siamo ancora lontani dal costruire una macchina capace di capire le sottigliezze della comunicazione umana, i ricercatori di Nanyang hanno fatto un passo nella giusta direzione.

La chiave di volta dell’esperimento è stato combinare il riconoscimento video dei gesti per allenare l’Intelligenza artificiale con i dati di un sensore indossabile sulle mani. Questo permette di ricevere informazioni spaziali più precise e chiare. Invece di attaccare qualche enorme elettrodo a dei guanti, il team di ricerca della Nanyang Tech ha creato un sensore trasparente e plastico. Quasi invisibile per l’occhio ma utilissimo per il computer.

intelligenza artificiale gesti guanto

L’aderenza perfetta della sostanza permette di acquisire i dati con precisione e senza incertezze. Una volta certi che il movimento delle mani sia registrato con esattezza dall’intelligenza artificiale, il team di Nanyang ha insegnato al bot il significato dei gesti.

Il risultato non è un bot che riesce a leggere la gestualità umana meglio di chiunque altro. Se stavate già scrivendo una sceneggiatura in cui risolve i crimini valutando i micro movimenti delle mani dell’assassino, sappiate che per ora è ancora fantascienza. Però i ricercatori di Nanyang Tech sono riusciti a guidare il robot attraverso un labirinto usando solo i gesti.

Ci vuole ancora tempo prima che gli assistenti vocali colgano le sottigliezze del nostro sbracciare. Anche perché diciamo già troppe parolacce ad Alexa quando non ci capisce, possiamo risparmiarle almeno i gestacci.

Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

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Autore

  • Stefano Regazzi

    Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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