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Internet of Medical Things: gli ospedali nel mirino degli hacker

Gli ospedali fanno sempre più utilizzo dell'internet of medical things

Entro il 2020 il settore sanitario utilizzerà almeno 160 dispositivi IoT (Internet of Things). Dai wearable agli strumenti più sofisticati per le analisi e per la produzione di immagini, ai software gestionali delle anagrafiche dei pazienti, la salute corre sul web e, proprio come in altri settori, è ormai in grado di sfruttare a pieno le tecnologie connesse e intelligenti disponibili sul mercato. Si può ormai parlare di IoMT (Internet of Medical Things) o IoHT (Internet of Healthcare Things), e l’utilizzo di queste tecnologie nel settore medico sarà decisivo nei prossimi anni anche dal punto di vista economico: secondo uno studio pubblicato da MarketResearch, la percentuale delle tecnologie IoT che verranno introdotte nel settore healthcare sfiora il 40%, con un valore di mercato complessivo di circa 117 miliardi di dollari ed una crescita del 15%.

Cyber criminali all’opera

Gli ospedali all’avanguardia utilizzano già ora l’Internet of Medical Things con strumentazioni connesse ad internet. Un bottino drammaticamente ghiotto per i cyber criminali. Gli attacchi informatici agli ospedali avvengono ormai con cadenza regolare. L’episodio più recente è avvenuto in Australia, dove un ransomware che ha codificato e bloccato tutti i dati dei pazienti per 3 settimane.

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Ivan Miralli

Mi dimeno tra lo studio della Medicina e la passione per la tecnologia e i videogiochi. Romano di origini, vivo tra la nebbia della pianura padana da fin troppo.

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