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Apple avrebbe depennato un fornitore per i display OLED degli iPhone 14

L'atteggiamento indisciplinato di BOE sarebbe costato molto caro.

Recentemente Apple ha dato segnali di insoddisfazione nei confronti dell’operato di BOE, nota casa produttrice di schermi per device elettronici. In conseguenza agli attriti sviluppati in passato, l’azienda di Cupertino si sarebbe preparata a togliere all’impresa cinese la manifattura dei display OLED per i vari iPhone 14, rigirando piuttosto la commessa ai più affidabili LG e Samsung.

All’avvento degli iPhone 14, perché cambiare la fornitura degli schermi OLED?

The Elec, testata che ha originalmente diffuso l’indiscrezione, suggerisce che la rottura sia definitiva e che un simile “divorzio” possa considerarsi come la naturale conseguenza di un episodio verificatosi a inizio maggio. Ai tempi, BOE aveva unilateralmente deciso di modificare il design degli schermi degli iPhone 13, alterando l’ampiezza dei circuiti dei transistor. Appena Apple lo ha scoperto è andata su tutte le furie e ha tagliato il fornitore dalla filiera di produzione del prodotto.

Stando alla testata, BOE ha inviato un proprio dirigente in america nella speranza di poter illustrare la propria posizione alla potente Big Tech, ma anche per chiedere conferma che il sodalizio tra i due brand venisse riconfermato anche per i prossimi modelli di smartphone. Ebbene, la spedizione diplomatica non sembra sia stata fruttuosa e Apple non avrebbe concesso alla ditta cinese una risposta chiara su quale sarà il destino dei display OLED per gli iPhone 14. Un’omissione pesante, se si considera che la produzione degli schermi potrebbe partire già dal prossimo mese.

Le voci di corridoio suggeriscono che la commissione da 30 milioni di schermi inizialmente prevista per BOE sarà invece ripartita tra Samsung Display e LG Display. Nello specifico, Samsung dovrebbe produrre gli OLED da 6,1 e 6,7 pollici per i modelli iPhone 14 Pro, mentre LG si occuperebbe degli schermi da 6,7 pollici degli iPhone 14 Pro Max. Le due aziende erano già nella lista dei principali fornitori di Apple, tuttavia BOE aveva intenzione di soppiantarle attraverso un programma di investimenti che avrebbero dovuto incrementare nel prossimo futuro la competitività della fabbrica cinese.

La situazione dell’azienda cinese potrebbe inoltre essere stata complicata dal fatto che le relazioni tra Amministrazione USA e aziende cinesi non siano certamente rosee e che la situazione potrebbe tranquillamente degenerare. Non solo la Casa Bianca potrebbe non accogliere con grazia l’idea che un produttore cinese decida di alterare le componenti elettroniche senza avvisare nessuno, ma un eventuale inasprimento di tasse o dazi potrebbe attenuare non poco le convenienze che Apple ha oggi nel subappaltare la produzione di componenti al settore tech cinese.

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Source
The Elec

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