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Ecco la giuria nazionale del James Dyson Award 2019

Un team importante per un premio unico

Il James Dyson Award è un concorso internazionale di design che quest’anno giunge alla sua 15esima edizione. Tale concorso è nato con l’obiettivo di sostenere l’inventiva e premiare idee in grado di risolvere problemi reali di vita quotidiana o rispondere a precise esigenze degli utenti. La giuria del James Dyson Award 2019 è stata selezionata e avrà l’obiettivo di scegliere il vincitore di ben 30.000 sterline. Scopriamo chi saranno i nomi per quest’anno.

James Dyson Award 2019: ecco la giuria

A comporre la giuria del James Dyson Award 2019 ci saranno Luciano Galimberti, Silvia Botti e Massimo Temporelli, tutti provenienti dai mondi dell’architettura, del design e della tecnologia. I giudici hanno esperienze diverse ma complementari e sono stati coinvolti per valutare e selezionare i progetti che accederanno alla fase internazionale del concorso per poi competere per il premio finale di 30.000 sterline.

Designer e ingegneri da tutto il mondo gareggeranno per risolvere i problemi più disparati: da quelli legati all’ambiente e alla sostenibilità, passando per la sicurezza al volante fino al miglioramento di oggetti di uso quotidiano o invenzioni potenzialmente rivoluzionarie. Tutto si basa sul motto di James Dyson, fondatore della nota azienda rivoluzionaria, legato al fatto di trovare soluzioni ai problemi più importanti e/o elementari.

Saranno due le fasi di selezione del concorso: la prima, che terminerà l’11 luglio, sarà a livello nazionale e servirà per raccogliere le idee. Seguirà poi la comunicazione dei progetti che accederanno alla fase successiva. La seconda invece sarà internazionale e vedrà il coinvolgimento degli ingegneri Dyson e di James Dyson in persona, che sceglierà personalmente il vincitore tra i progetti in gara; l’annuncio verrà poi ufficializzato il 14 novembre.

Per quanto concerne la giuria, Luciano Galimberti è un Design manager e vanta di una vasta esperienza in progettazione con focus su architettura, interni, exhibit design e comunicazione. È presidente di ADI Associazione per il Disegno Industriale dal 2014. È stato scelto per essere giudice del JDA e sfruttare la sua conoscenza del mondo del design alla ricerca di idee brillanti da promuovere.

Silvia Botti è direttore del mensile Abitare dal 2014, è un architetto e giornalista. Dopo la laurea in
Architettura al Politecnico di Milano, la sua carriera ha spaziato tra il lavoro giornalistico – è stata, tra le altre cose, responsabile della redazione attualità di “Amica” e caporedattore centrale di
“Casamica” – il coordinamento di progetti di ricerca sullo sviluppo della città di Milano e del
Nord Ovest italiano e la comunicazione, seguendo lo staff di Stefano Boeri, assessore al comune di Milano, e supervisionandone le attività di ufficio stampa, pubbliche relazioni e fundraising. L’ultimo giurato è Massimo Temporelli, classe 1973, laurea in fisica e un’esperienza ventennale nella diffusione della cultura scientifica, tecnologica e dell’innovazione. Oltre a questo, egli vanta una lunga collaborazione con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, dove ha lavorato alla progettazione dei laboratori educativi e delle mostre scientifiche. Dal 2010, si dedica alla consulenza e alla formazione; tiene speech e seminari sulla storia delle tecnologia nelle scuole superiori, all’università e in diversi master e collabora con diverse testate come autore. Oltre a essere presidente e founder di The FabLab, laboratorio innovativo di stampa 3d, IoT e
robotica, è anche autore e voce di alcune trasmissioni radiofoniche sul tema scienza, tecnologia e
innovazione e, in tempi più recenti, è approdato a Rai 2, come tutor di scienza nel programma “Detto Fatto”.

Massimo Temporelli

James Dyson Award 2019: tantissime idee rivoluzionarie

Nel corso degli ultimi quindici anni il James Dyson Award ha ottenuto sempre maggior successo a livello internazionale, attraendo menti brillanti da tutto il mondo. Anche quest’anno saranno 27 i Paesi partecipanti in totale.

I precedenti vincitori del premio, gli ideatori di O-Wind Turbine, la turbina eolica da città,
hanno ideato una soluzione per sfruttare al meglio una risorsa ancora poco sfruttata, il vento
urbano, per generare energia elettrica. In passato, si sono aggiudicati il premio finale progetti
ideati per contrastare i problemi legati alla sicurezza stradale, alla diagnosi precoce di malattie
come il melanoma, allo sfruttamento eccessivo delle risorse, alla sostenibilità dell’industria tessile
e allo spreco globale di cibo.

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Ricky Delli Paoli

Parlo italiano e inglese di giorno, russo di notte. Molti mi definiscono "creativo", io rispondo che sbagliano perché sono un creatino. Fotografo, riprendo (sia come "video" sia se sbagliate qualcosa), faccio Time Lapse, metto miei filmati su YouTube e racconto cose alla gente.

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