Immaginate di essere un giovane designer di prodotto. O un altrettanto giovane ingegnere.
Vi state laureando ma avete già un’idea. Nella vostra testa infatti sta prendendo forma un progetto che, secondo voi, potrà migliorare il mondo, almeno un pochino.
Cosa fate? Come trasformate un’idea in realtà? Come date vita ad una startup? Come fate a farvi conoscere?
È qui che entra in gioco il James Dyson Award.
Che cos’è il James Dyson Award?
Per semplificare potremmo definire il James Dyson Award una competizione.
Ogni anno ingegneri e designer di prodotto, laureandi o neolaureati, si sfidano proponendo un progetto che possa affrontare un problema quotidiano o globale, dalle questioni ambientali al miglioramento dei dispositivi medico-sanitari.
In palio 34.000 euro per i vincitori mondiali, insieme ad una grande visibilità, e 5.700 euro per i vincitori nazionali.
Il James Dyson Award può essere quindi un’incredibile vetrina di lancio, una vetrina che fino ad oggi ha premiato 390 invenzioni, con oltre il 70% dei vincitori globali che sta effettivamente commercializzando le proprie invenzioni.
“Siamo alla ricerca di giovani ingegneri predisposti alla risoluzione di problemi in modo sostenibile, ricorrendo a meno energia e a meno materiali, e che desiderano migliorare il mondo attraverso le loro idee. I giovani hanno idee in grado di cambiare le cose in meglio e per questo vanno incoraggiati. Il James Dyson Award offre loro la possibilità di portare avanti le loro invenzioni e non vedo l’ora di giudicare le candidature di quest’anno“, ha spiegato Sir James Dyson in persona.
Solo l’inizio
Il James Dyson Award però è solo l’inizio.
A raccontarlo sono stati Judit Giró Benet e Jerry de Vos, due ex vincitori del prestigioso premio, durante un’interessantissima tavola rotonda virtuale.
La Benet è l’ideatrice di The Blue Box, un dispositivo medico che utilizza sistemi non invasivi per individuare il tumore al seno. Tutto quello che serve infatti è un campione d’urina. Al resto pensa il macchinario. O meglio, il software al suo interno che si basa sull’intelligenza artificiale.
The Blue Box infatti ha richiesto l’immissione di una marea di dati per riuscire ad addestrare l’AI così da ottenere diagnosi accurate, anche perché sbagliare può mettere a rischio la vita delle persone.
E questa, ha raccontato Judit Giró Benet, è solo una delle sfide che ha dovuto affrontare.
Non basta infatti avere la giusta idea, bisogna trovare il modo giusto di svilupparla e di presentarla. È necessario riuscire a tenere al sicuro i dati dei pazienti, così da evitare che venga rubati o condivisi senza consenso.
La vincitrice dell’edizione 2020 del James Dyson Award ha inoltre evidenziato come sia fondamentale conoscere la tecnologia attuale e imparare ad usarla, ma anche quanto sia vitale il contributo delle altre persone.
Jerry de Vos è invece l’inventore di un dispositivo palmare a basso costo per l’identificazione della plastica da riciclare. Un device che risponde ad un problema – quello ambientale – ormai centrale nelle nostre vite.
Non bisogna però avere fretta di portare sul mercato il proprio prodotto. Bisogna assicurarsi prima che funzioni. De Vos quindi evidenzia l’importanza della sperimentazione, una sperimentazione che nel suo caso è stata possibile grazie agli investitori che ha potuto incontrare dopo la vittoria nel 2021 del James Dyson Award.
Fondamentale per Jerry de Vos anche la rete di conoscenze: non solo per raccogliere fondi ma anche per ottenere suggerimenti e consigli su come migliorare la propria idea.
Entrambi gli ex vincitori concordano infine su una cosa: non bisogna mai arrendersi. La perseveranza è uno degli elementi più importanti per riuscire a farcela, per trasformare un’idea in un prodotto commerciale che può, potenzialmente, cambiare la vita delle persone.
Avete un’idea? È il momento di candidarvi!
Anche voi avete un progetto nel cassetto che volete trasformare in realtà?
Sappiate che sono aperte le candidature per la 19esima edizione del James Dyson Award.
Il James Dyson Award è aperto agli studenti universitari delle facoltà di product design, industrial design o ingegneria e a quanti abbiano conseguito una laurea in tali discipline negli ultimi 4 anni.
Per candidarvi non dovete fare altro che registrarvi al sito ufficiale.
Avete tempo fino alla mezzanotte del 19 luglio 2023.
Le candidature verranno valutate prima a livello nazionale da una giuria esterna e da un ingegnere Dyson. Ogni mercato operativo assegnerà un vincitore nazionale e due finalisti nazionali. Tra questi vincitori, una giuria di ingegneri Dyson selezionerà una rosa internazionale di 20 progetti che verranno poi sottoposti a Sir James Dyson, che selezionerà i vincitori internazionali.
Se pensate di avere l’idea giusta, fatevi avanti!
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