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John McAfee, chi era il pioniere dell’antivirus morto in carcere

McAfee si è tolto la vita dopo la decisione della giustizia spagnola di estradarlo negli Stati Uniti

Il padre dell’antivirus commerciale John McAfee si è suicidato in carcere a Barcellona, dopo aver ricevuto la notizia che la Corte Nazionale Spagnola aveva approvato l’estradizione negli Stati Uniti. Chi era il pioniere dell’informatica morto ieri a 75 anni, per evitare una possibile sentenza di 30 anni di carcere?

John McAfee, chi era il padre dell’antivirus commerciale

McAfee nacque 75 anni fa a Gloucestershire, in Inghilterra, in una base americana (quindi su territorio USA, importante per la sua tentata carriera politica) da padre statunitense e madre inglese. Cresciuto fra gli Stati Uniti e il Regno Unito, ha una vita movimentata fin da subito. Laureato in matematica alla Northeast Louisiana State College, viene licenziato dall’istituto per una relazione con una studentessa. Arrestato per uso di marijuana e dopo aver abusato di alcol e droghe, inizia un percorso di riabilitazione con gli Alcolisti Anonimi. Ma le dipendenze da sostanze non fermano la carriera di McAfee che lavora alla NASA dal 1968 al 1970. Lavora poi per Univac, Xerox e poi Lockheed.

Ma la svolta della sua carriera da informatico arriva nel 1986, quando arriva (c)Brain, il primo virus informatico per sistemi MS-DOS. Questo rischio diventa una possibilità per McAfee che fonda la McAfee Associates, la prima società a commercializzare virus per PC. Un’idea che arriva nello stesso periodo in cui i computer personali iniziano a diffondersi in gran numero, tanto che nei primi anni Novanta la sua società si quota in borsa, per 80 milioni di dollari.

Dopo due anni, nel 1994, McAfee vende le quote restanti della sua azienda e rinuncia ad avere a che fare con il mondo degli antivirus. Anzi, in un’intervista del 2013 spiega: “Mi proteggo cambiando costantemente IP, evitando di usare il mio nome nei device che utilizzo e non vado su siti dove potrei trovare un virus. I siti porno, per esempio, semplicemente non ci vado”.

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Dalle startup alle criptovalute

Sebbene avesse lasciato la sua storica azienda di antivirus (proprietà di Intel ora), McAfee ha dimostrato negli anni di continuare a investire nel mondo dell’informatica. Nel 2000 si unisce a Zone Labs per lavorare ai software firewall. Dopo aver perso 94 dei suoi 100 milioni di patrimonio nella crisi del 2007, nel decennio scorso a lanciato l’applicazione Cognizant per la privacy su Android. Nel 2016 diventa presidente di MGT, che trasforma negli anni in un’azienda per il mining di Bitcoin, qualcosa che continua nel 2018 passando a essere CEO di Luxcore.

Chi era John McAfee, fra trovate pubblicitarie e la politica

Fra le varie aziende comprate, lanciate e poi abbandonate, McAfee ha sempre trovato il modo di far parlare di sé e di provocare scandalo. Nel 2014 appare in un video YouTube intitolato Come disinstallare l’antivirus McAfee. Durante il 2016 si propone di hackerare gli iPhone dei terroristi di San Bernardino, cosa che successivamente ha ammesso che non avrebbe saputo fare.

Nel 2016 si è anche lanciato in politica, candidandosi nelle primarie presidenziali del Partito Libertario (che sostiene il minor intervento possibile del governo). Arriva secondo dietro Gary Johnson. Anche nel 2020 si candida ma annuncia che parteciperà “in esilio“, per via dei suoi problemi legali. Anche in questo caso non ha ricevuto la nomination.

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I problemi legali

L’arresto in Spagna di ottobre 2020 arriva dopo un anno lontano dagli Stati Uniti, dove era ricercato. Il dipartimento di giustizia americano infatti ha accusato McAfee di evasione fiscale. Infatti avrebbe spostato i propri soldi in conti bancari esteri e criptovalute per evitare di pagare tasse dal 2014 al 2018. Lo stesso McAfee in un video su Twitter ha spiegato che l’evasione precede quelle date, avendo evaso il fisco otto anni. In un tweet successivo appare con un mitra in mano, dicendo di essere in attesa dell’FBI.

LEGGI ANCHE: John McAfee arrestato in Spagna

Negli Stati Uniti sono previsti cinque anni di carcere per ogni anno di evasione, più un anno per ogni dichiarazione dei redditi non presentata. Quindi il magnate rischiava 30 anni di carcere. All’annuncio della Corte Nazionale Spagnola dell’estradizione (a cui avrebbe ancora potuto appellarsi), McAfee si è tolto la vita. Come aveva fatto suo padre, che si sparò quando lui aveva solo 15 anni.

Un personaggio dall’innegabile “fiuto” per le novità informatiche, dal grande dinamismo. Ma anche con molti demoni da gestire, con idee controverse e una relazione quantomeno complicata con la giustizia. Una figura che sarà ricordata come pioniere dell’informatica ma anche per la vita complicata che ha condotto, una vita impossibile da sintetizzare in un epitaffio. John McAfee è morto suicida il 23 giugno 2023, impiccandosi nel carcere di Barcellona in cui era ricluso.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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