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L’e-commerce è davvero così importante? Ecco le strategie vincenti

L’importanza della digitalizzazione in era pandemica ha scoperchiato il vaso di pandora del commercio. Oggi avere un e-commerce è davvero così importante? E come gestirlo al meglio?

Avere un e-commerce è davvero fondamentale?

Non vi tedieremo a lungo per darvi la risposta: si, oggi un e-commerce è fondamentale. Ma non basta se non c’è la giusta gestione. La pandemia ha sicuramente agito da acceleratore di processi, imponendo nuovi trend digitali a discapito di vecchi modelli di commercio. Anche le vendite fisiche, grazie ad ambienti smart e cashless hanno subito importanti cambiamenti.

Secondo una ricerca di Casaleggio Associati la diffusione dell’online nella popolazione italiana ha toccato il 74,7% nel mese di dicembre 2020. Ma essere online non basta, ed aver aperto uno shop non vuol dire che la magia avverrà in automatico. Un dato che, da un punto di vista commerciale, ci è confermato da ISTAT, secondo il quale il 33% degli e-commerce fallisce nel primo anno di attività. Anche una Survey condotta da Cristina Andreetta, consulente di trasformazione digitale sostenibile, rivela come il 77% delle aziende italiane non abbia una strategia chiara per quel che riguarda le vendite online.

Per comprendere il fenomeno abbiamo chiesto chiarimenti a Mik Cosentino, imprenditore digitale e fondatore dell’azienda Infomarketing X. Ecco come lui interpreta questi dati ben poco rassicuranti:

Ad agire in negativo sono principalmente i fattori di carattere culturale. Ad esempio la storica reticenza, che tuttora persiste in Italia, attorno a tematiche legate al mondo digital. Il fatto che molte imprese fatichino ad ottenere risultati con il proprio e-commerce non significa che il mezzo sia poco efficace. Anzi, il problema è la mancanza di strategie adeguate alla base dei progetti che vengono lanciati online“.

Cosentino, che su questa tematica ha anche scritto il bestseller edito da Mondadori dal titolo La bibbia dell’Infobusiness, pone l’accento proprio sull’aspetto strategico.

“Il primo passo per costruire un e-commerce di successo è proprio intraprendere fin da subito un percorso coerente con i prodotti in vendita. Che sia in dropshipping o in private label, per avviare un negozio online occorre avere ben chiaro il concetto di Stop Loss, ovvero la strategia finalizzata a salvaguardare il capitale investito in un’attività e che certifichi l’effettiva vendibilità del prodotto”.

L’importanza di analizzare e ricercare

Alla base di ogni strategia di marketing c’è sempre un periodo di ricerca e studio. La prima cosa da analizzare è il target di riferimento e, quella che in gergo si chiama, segmentazione del mercato. Vale a dire che il prodotto trova il suo senso di esistere in una determinata area del mercato, con un determinato pubblico ed una determinata identità. Per creare una strategia vincente bisogna quindi conoscere il pubblico target, i competitors, il proprio prodotto e, ultimo ma non ultimo, il mercato in generale.

A proposito dell’importanza dell’analisi Mik Cosentino prosegue:

Un prodotto dovrebbe sempre risolvere un problema avvertito come tale dalla clientela tipo. Per questo è fondamentale aver ben chiaro a chi ci si rivolge e qual è il modo più efficace per farlo. Senza un’accurata analisi del prodotto, l’e-commerce rischia quindi di trasformarsi in un’esperienza fallimentare“.

In seguito alle analisi, si passa “alla costruzione vera e propria del sito di vendita: una vetrina – conclude l’imprenditore digitale – che se ben adattata alle caratteristiche del prodotto e alle richieste di mercato può diventare globale. Saranno poi i test di vendita, dove si valutano i migliori angoli di ingresso sul mercato, a determinare l’efficacia o meno del percorso intrapreso. In questo caso si cerca di capire come il potenziale cliente viene stimolato ad acquistare nel proprio e-commerce e non in un altro, e ciò è reso possibile dalla reiterazione. Nei test di vendita si fanno campagne pubblicitarie sui social network, come Facebook e Instagram, si crea un pubblico interessato e una lista di contatti.Come regola generale, è importante è mantenere una flessibilità massima nell’adattarsi a ciò che i consumatori richiedono, reagendo di conseguenza“.

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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