LG Wing recensione
LG Wing – lo smartphone che si apre a forma di T – è sbarcato sul mercato e noi lo abbiamo provato. Il suo curioso schermo rotante sarà stato convincente? Proviamo a spiegarvelo nella nostra recensione.
LG Wing: scheda tecnica
Prima di partire da raccontarvi le sensazioni di utilizzo durante l’uso quotidiano, iniziamo subito con il ricondividere con voi le caratteristiche di questo smartphone che si configura in tutto e per tutto come un top di gamma.
Dimensioni: 169.5 x 169.5 x 10.9 mm
Peso: 260 g
Display: 6,8” – 1080 x 2460 pixel
CPU: Qualcomm Snapdragon 765G
GPU: Adreno 620
RAM: 8 GB
Memoria: 256 GB
Rete: LTE 4G
Connettività: 802.11 a/b/g/n/ac, Bluetooth 5.1, USB-C, GPS, NFC
Batteria: 4000 mAh
Fotocamere posteriori: 64 + 13 + 12 MP
Fotocamera anteriore: 32 MP
Video: 4K @30fps
Sistema operativo: Android 10
LG Wing, il display a forma di T ha un non so che di “wow!”
Arriva così LG Wing. Qui gli schermi sono due, con quello superiore che può ruotare facendo perno sulla parte centrale alta. Avrete quindi una sorta di T. La sensazione a prima vista potrebbe essere quella di un oggetto delicato ma in realtà non è proprio così.
Prima di tutto da chiuso è bello robusto e progettato secondo gli standard militari. Questo significa che resiste alle cadute ma non è impermeabile perché la particolare struttura non lo consente.
Le dimensioni sono quelle di uno smartphone tradizionale, fatta eccezione per lo spessore che è leggermente più abbondante così come il peso. Parliamo di 260 grammi, più o meno in linea con quanto offerto dai pieghevoli.
Con un colpo di pollice ben assestato potete azionare la rotazione dello schermo principale e fargli assumere la nuova modalità a T. Quando lo aprite noterete che rallenta leggermente prima di aprirsi totalmente. Questo per evitare continui shock al telefono. Anche in questo caso abbiamo una sensazione di grande solidità quindi non penserete mai che si possa spezzare a metà o comunque rompere.
Veniamo però ai due schermi. Quello principale è un P OLED da 6,8 pollici con risoluzione FullHD+ e bordi leggermente curvi. Lo schermo è molto luminoso e ben tarato, anche se non supporta l’HDR e non ha un refresh rate aumentato. La sua luminosità poi è limitata dal software per poter combaciare con quella dello schermo secondario che “appare” quando si ruota il pannello frontale. Volendo però si può “sbloccare” via software.
A proposito del secondo display, è un P OLED da 3,9 pollici con risoluzione 1080 x 1240 pixel e si comporta proprio come quello principale.
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A che serve il secondo display?
Il funzionamento è piuttosto intuitivo anche se, per qualche motivo, LG ha deciso di lasciare sul display più piccolo l’interfaccia classica mentre su quello più grande troviamo una sorta di carosello di app. Non è proprio modernissimo e non contiene nemmeno tutte le app. Potete comunque accedere a tutte le altre con uno swipe up che vi riporta al drawer.
L’idea non è male, sia chiaro, ma si poteva fare meglio in termini di resa grafica e di quantità di app supportate.
LG ha lavorato molto anche per offrire qualcosa di più in termini di utilizzo. I due schermi infatti possono anche lavorare insieme. Aprendo YouTube ad esempio potete avere il video sopra e i comandi di riproduzione sotto. Oppure con la galleria potete avere le foto sopra e i pulsanti di modifica e condivisione sotto. Alcuni giochi inoltre possono beneficiare del doppio display. Asphalt 9, ad esempio, ha i comandi sotto e il gioco sopra.
C’è poi un’altra funzionalità che mi è piaciuta parecchio. Quando avete bisogno della tastiera potete aprirla nella metà inferiore per avere lo schermo principale a disposizione solo dell’app che vi interessa. Oppure il contrario. Fino ad ora infatti vi abbiamo parlato di “schermo sopra” e “schermo sotto” ma in realtà non sempre quello principale è quello orizzontale. Potete ruotare il telefono in ogni direzione: le app si adatteranno di conseguenza. Questo significa che potete usare il display da 6,8″ per la tastiera e il più piccolo per l’app senza alcun problema.
Il resto del software è quello che ormai conosciamo. Abbiamo infatti Android 10 con LG UX 9.0. Non è la mia interfaccia preferita ma ha un sacco di funzioni utili come il launcher di gioco, la modalità ad una mano e la possibilità di usare due account diversi con la stessa app.
LG Wing recensione: l’hardware
Non dimentichiamo poi il lettore d’impronte integrato nel display. È piuttosto preciso ma avremmo preferito avere anche lo sblocco con il volto, più che altro perché una volta ruotato diventa scomodo usare il lettore d’impronte.
Non ottimale poi l’audio che rimane solo nella media, senza particolari spunti.
Bene invece la batteria. I suoi 4000 mAh ci hanno permesso di arrivare quasi sempre a fine giornata nonostante gli schermi da alimentare siano due. Abbiamo poi la ricarica rapida a 25W e quella wireless.
Il comparto fotografico
Sul fronte fotografico invece abbiamo in generale buone foto. Non è un cameraphone ma se la cava in quasi ogni situazione.
LG Wing recensione: acquistarlo oppure no?
Cerchiamo di tirare un po’ le somme. LG Wing non ha veri e propri difetti: il display è ottimo, la qualità costruttiva anche, il software è ben studiato e l’hardware tiene il passo con qualsiasi attività. Forse si poteva fare qualcosa per audio e autonomia, mancanze che non pensano troppo nell’uso quotidiano ma che risultano forse più importanti guardando il prezzo: 1229 euro.
Sono tanti soldi per uno smartphone che di base è un medio gamma ma, a conti fatti, possiamo considerarlo un prezzo equo per l’innovazione che porta.
È chiaro che non è per tutti. Probabilmente sono pochi gli utenti che sfrutterebbero a dovere il doppio schermo. È pensato soprattutto per chi lavora in multitasking continuo oppure può essere un bell’oggetto per coloro che vogliono distinguersi dalla massa.
Di certo può fare un po’ di tutto, seppur pesando un pochettino sul vostro portafoglio e sulle vostre tasche.