Mark Zuckerberg è pronto a combattere la sua battaglia con Apple. E non lo nega affatto. Durante la conferenza di Meta Connect ha affermato che la piattaforma VR non ancora annunciata di Apple sarà un “ecosistema chiuso“, il che la renderà ben peggiore della proposta di Meta, basata su un sistema “aperto“. D’altronde, Zuckerberg aveva già fatto menzione della competizione aperta con la compagnia di Cupertino, riferendo ai suoi dipendenti che Meta è in una “competizione filosofica molto profonda” con Apple per costruire il futuro del metaverso. Ma ora la guerra tra le due compagnie sembra essere ufficialmente dichiarata.
Mark Zuckerberg contro Apple: è guerra aperta
“In ogni generazione di informatica che ho visto finora – PC, dispositivi mobili – c’è fondamentalmente un ecosistema aperto e c’è un ecosistema chiuso“. Così chiosa Mark Zuckerberg nel suo intervento alla conferenza Meta Connect, citando gli esempi di Windows contro macOS e Android contro iOS. “Gli ecosistemi chiusi si concentrano su uno stretto controllo e integrazione per creare esperienze uniche e lock-in. Anche se la maggior parte di quel valore finisce per fluire alla piattaforma nel tempo“. Una metodologia nettamente in contrasto con quella degli ecosistemi aperti, in cui Zuckerberg afferma che più persone – e aziende, ovviamente – possono condividere “il vantaggio di ciò che viene creato“.
“Credo fermamente che un metaverso aperto e interoperabile creato da molti sviluppatori e aziende diversi sarà migliore per tutti“. Conclude strizzando l’occhio alla proposta di Meta, che considera senza dubbio migliore di quella del suo più grande competitor, Apple. “È certamente plausibile che [Apple] veda questa competizione in futuro e voglia ostacolarci. Penso che una cosa che è stata abbastanza chiara è che le loro motivazioni nel fare le cose che stanno facendo non sono così altruistiche come affermano che siano“, ribadisce Zuckerberg in un’intervista rilasciata a The Verge. In realtà, però, non è ancora del tutto chiaro quanto davvero l’ecosistema di Meta sia aperto. Ma è certo che il CEO si riferisca al fatto che il metaverso della compagnia riceve software da aziende di terze parti come Microsoft, Autodesk e Accenture.
D’altronde, già in passato Mark Zuckerberg si è detto disponibile a collaborare con altre aziende che stanno costruendo visori VR. Ma “al momento giusto“, non ora. Dall’altro lato, Tim Cook è sembrato relativamente sprezzante nei confronti dell’idea che le persone vorrebbero relegare l’interazione sociale e la vita professionale alla realtà virtuale, che è poi l’obiettivo a cui sta lavorando Meta. A tal proposito, ha dichiarato che la realtà virtuale è “qualcosa in cui potete davvero immergervi. E che può essere usata in modo positivo. Ma non credo che vogliate vivere tutta la vostra vita in quel modo“. Insomma, le visioni dei due CEO sono ben diverse tra loro. E questo significa solo una cosa: è guerra aperta.
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