Un fan si incatena al McDonald’s di Mosca per protestare contro la chiusura

Tra tutte le notizie drammatiche che ogni giorno raccogliamo dal conflitto Russia-Ucraina, ecco spuntarne una in grado di regalarci un sorriso. In questi giorni un fan di McDonald’s in Russia si è incatenato alle porte del suo più antico ristorante di Mosca per protestare contro la decisione del fast food di chiudere i suoi locali nel Paese. “Non hanno il diritto di chiudere“, ha chiosato Luka Safronov-Zatravkin mentre era incatenato al ristorante in piazza Pushkin, a Mosca.

McDonald’s: in Russia un fan si incatena alle porte del ristorante contro la chiusura

“Chiudere è un atto di ostilità contro me e i miei concittadini“. Con questa frase Safronov-Zatravkin, pianista e figlio dell’artista Nikas Safronov, ha dimostrato il suo disappunto verso la chiusura dei ristoranti McDonald’s in Russia. In un messaggio condiviso sul suo canale Telegram, infatti, il russo ha dichiarato che la chiusura dei fast food stava minando la sua libertà. E ha chiesto perché i cittadini russi dovessero pagare le conseguenze dell’invasione dell’Ucraina. Una manifestazione di disapprovazione abbastanza forte, tanto che Safronov è stato portato via con la forza dalla polizia.

Stando a quanto riportato dal Daily Mail, il pianista russo è stato arrestato e multato per essersi incatenato alle porte di un ristorante McDonald’s in Russia. Sulla sua pagina Facebook, invece, l’artista si è limitato a dire di aver ricevuto una bella multa. D’altronde, sappiamo bene che Safronov non è stato il solo a disperarsi per via della chiusura dei ben 847 fast food della catena statunitense in Russia. Dopo l’8 Marzo, quando McDonald’s ha annunciato la chiusura temporanea, centinaia di persone si sono messe in fila davanti ai ristoranti per mangiare l’ultimo Big Mac. Certo, Safronov ha esagerato. Ma la sua disperazione è quasi comprensibile, che ne dite?

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