In una serie di articoli, nei mesi scorsi, avevamo scherzato (ma nemmeno troppo). Dicendo che se tutti i propositi si fossero avverati, in un futuro prossimo avremmo avuto bisogno di una nutrita schiera di vigili volanti, considerando come sarebbero stati affollati i nostri cieli.
Infatti, se i droni postino hanno già fatto le loro prime consegne, sono diverse le aziende che stanno lavorando nientemeno che ai droni taxi. Per risolvere in modo drastico ed ecologico il problema della viabilità e quello dell’inquinamento che deriva da un eccessivo utilizzo di veicoli stradali.
Tuttavia, i mesi della pandemia avevano frenato il mercato dei droni in Italia nel 2020.
Ma i numeri che ci sono da poco arrivati, e che riguardano il mercato dei droni nel nostro Paese nel 2021, hanno cambiato segno. Anche in virtù di regole meno ferree contro il Covid, che hanno ridato la possibilità di muoversi e svolgere attività all’aria aperto.
Scopriamo dunque quali sono i numeri del mercato italiano dei droni nel 2021.
Il mercato dei droni in Italia nel 2021
Per l’Italia, nel 2021 il mercato dei droni nel 2021 è ripartito con grande energia. Il suo valore attuale è di 94 milioni di euro, ben il 29% in più rispetto al 2020.
Eppure, nonostante il balzo in avanti, siamo ancora lontani dai 117 milioni del 2019. E questo la dice lunga su quanto i primi e più stringenti provvedimenti che la pandemia ha reso necessari (si pensi al lockdown della primavera del 2020) abbia avuto ricadute anche in questo settore.
Sono i dati che emergono dalla ricerca dell’Osservatorio Droni della School of Management del Politecnico di Milano, presentata martedì 8 febbraio al convegno online Droni: tra Tradizione e Innovazione.
Gli ambiti di utilizzo dei droni
Attualmente le imprese attive nel mercato dei droni in Italia sono 713, nonostante le 45 chiusure del 2021.
I droni nel nostro Paese vengono utilizzati soprattutto nella Pubblica amministrazione (per il 42%) e per la salvaguardia ambientale (17%).
Un sondaggio su un campione di italiani ha dimostrato come l’80% dei nostri concittadini reputi utile l’uso dei droni per trasportare merci. E il 57% li trova potenzialmente utili anche per il trasporto di persone.
Oltre all’ambito dei trasporti c’è quello delle ispezioni e del monitoraggio, per cui vengono utilizzati droni di piccola taglia.
Qui le tecnologie sono già ampiamente sviluppate, a differenza del settore dei trasporti. Dove, oltre alla tecnologia, dovranno perfezionarsi anche la normativa, i modelli di business e i servizi.
L’Advanced Air Mobility
Ma è proprio quello dei trasporti di persone e cose il segmento su cui si dovrà scommettere nel futuro.
Oggi in Italia si contano 21 progetti in questa direzione, annunciati o anche già sperimentati.
I casi applicativi di droni totali censiti dall’Osservatorio a livello mondiale sono 755 tra il 2019 e il 2021, di cui quasi il 42% realizzati nell’ultimo anno.
Luciano Castro, presidente del Roma Drone Conference, ha detto: “Si avvicina una vera rivoluzione nel trasporto aereo e anche nella mobilità urbana, che in un prossimo futuro dovrebbe vedere i nostri cieli sempre più affollati da questi nuovi velivoli eVTOL (electric vertical take-off and landing, sigla dei taxi droni, n.d.r.).
Le prime attività sperimentali stanno dimostrando che la tecnologia è ormai matura per raccogliere questa sfida. Cercheremo dunque di fare il punto sul ruolo dell’Italia nel settore dell’Advanced Air Mobility, in vista delle prime applicazioni operative di questi droni-taxi nelle maggiori città italiane”.
Peraltro Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, il 30 settembre 2021 ha pubblicato il Piano Strategico Nazionale 2021-2030 per lo sviluppo della Mobilità Aerea Avanzata in Italia.
Le aspettative delle imprese
Le imprese italiane credono nel mercato dei droni.
Lo dice Cristina Rossi Lamastra, Responsabile Scientifica dell’Osservatorio Droni: “L’85% delle imprese italiane coinvolte nel sondaggio dell’Osservatorio Droni prevede un mercato in forte crescita entro i prossimi 3 anni, contro l’80% del 2020 e il 71% del 2019. Uno dei principali nodi da scogliere per lo sviluppo del mercato però resta la normativa, indicata come significativo vincolo dall’81% dei rispondenti”.
Il nodo delle regole
A proposito di normativa, il 41% degli intervistati ritiene che il Regolamento Europeo Droni stia già dando un forte impulso al mercato, anche se il 32% delle imprese è scettico, specie sull’applicabilità delle norme. Che sono ritenute un forte freno dal 64% di chi ha aderito al sondaggio.
Per ora, dunque, il grosso del fatturato per il mercato italiano è dato dai droni medio-piccoli che si occupano di ispezioni e sopralluoghi (42%), sicurezza e sorveglianza (21%), erogazione soprattutto in ambito agricolo (12%).
Eppure, l’Osservatorio Droni ritiene che i primi trasporti di persone nel nostro Paese potrebbero avvenire in occasione delle Olimpiadi invernali 2026.
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