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Videogiochi

I migliori videogiochi horror del 2021

Quali sono i titolI che più ci hanno conquistato (o spaventato) ?

Il 2021 ha segnato il ritorno in grande stile del genere horror e ci ha offerto molti videogiochi interessanti. Alcuni di loro sono riusciti nel loro intento, ovvero quello di metterci ansia e angoscia: altri, invece, potevano fare di meglio. In questo articolo scopriremo insieme i migliori videogiochi horror del 2021. Siete pronti?

I migliori videogiochi horror del 2021: Little Nightmares 2

Little Nightmares 2 è un titolo horror di genere rompicapo-azione e di avventura sviluppato dalla Tarsier Studios e prodotto da Bandai Namco. Si tratta del sequel di Little Nightmares ed è stato annunciato per la prima volta durante la Gamescom del 2019.

Il nuovo titolo si svolge qualche tempo dopo che Six, la protagonista del primo capitolo, riesce a fuggire dalle Fauci. Il protagonista di Little Nightmares 2, e quindi il personaggio che andremo a controllare, è il piccolo Mono. Si tratta di un bambino mascherato che indossa un sacchetto di carta in testa ed è rimasto intrappolato in un mondo che è stato distorto dalla trasmissione della Signal Tower.

Little Nightmares 2 è scaltro, si mostra a noi in un modo e finisce con il distruggere tutte le nostre certezze in poco tempo. È uno dei titoli che il pubblico ha atteso di più, in particolare dopo l’incredibile successo del primo capitolo, Little Nightmares.

Il titolo di Tarsier Studios porta onore al classico genere horror e mostra al pubblico che anche un titolo simile – ovvero di natura horror – è in grado di raccontare una storia (anche piuttosto dolorosa e toccante).

Little Nightmares 2 è a tutti gli effetti il videogioco horror di cui avevamo bisogno. Offre una storia piena di emozioni e sentimenti contrastanti che ci permettono di entrare nel vivo del gioco. Passo dopo passo, sotto le ombre di questo mondo decadente e mostruoso, ci sentiamo più vicini ai nostri protagonisti, in particolare al piccolo Mono.

Il suo è un personaggio che riesce a conquistarci subito e ci dimostra che non serve essere grandi e grossi per essere coraggiosi. In qualche modo veniamo letteralmente risucchiati da questa atmosfera priva di luci, in cui l’ombra regna sovrana. I mostri non attaccano solo Mono e Six ma anche noi. Questo è importante, poiché significa che lo sviluppatore è riuscito a renderci parte della storia tramite musica, ambientazioni, personaggi e un complesso puzzle di enigmi.

Il tutto è poi condito da una perenne sensazione di angoscia e ansia che ci accompagna per tutta la durata del titolo, in particolare nell’ospedale. Non offre jumpscare inutili ma costruisce, passo dopo passo, un muro di terrore ed angoscia che, all’improvviso, ci cadrà addosso.

Ce lo aspettavamo? Forse. Sapevamo che avrebbe fatto così male? Sinceramente, no.

Resident Evil: Village – un mix di azione e terrore

Resident Evil Village è ambientato tre anni dopo gli eventi presentati in Resident Evil 7: Biohazard. Ethan, ormai sano e salvo dall’incubo, si è trasferito in una nuova casa con sua moglie Mia e sua figlia Rosemary. La famiglia vive in tranquillità e raramente parla di ciò che è avvenuto anni prima.

Tuttavia Ethan è ancora molto scosso da quegli eventi mentre sua moglie Mia sembra aver superato tutto. Una notte, mentre i due sono in procinto di cenare, Chris Redfield e una squadra di soldati armati fanno irruzione in casa, uccidendo Mia e rapendo Ethan con sua figlia Rose.

Dopo aver perso conoscenza, Ethan si risveglia accanto ad un camion distrutto: accanto a sé trova i corpi dei soldati morti. Ethan si alza e si ritrova nel bel mezzo di una fitta foresta innevata. Si fa strada, impaurito e solo, fino a quando non trova un misterioso villaggio dell’Europa orientale.

Dopo un capitolo come il settimo e il remake di Resident Evil 2, il pubblico di Capcom ha iniziato ad attendere l’arrivo di Resident Evil: Village con più curiosità ed entusiasmo. Per mesi il pubblico ha esposto le sue teorie, fatto supposizioni e immaginato ciò che sarebbe potuto accadere all’interno di questo nuovo capitolo. Tuttavia i trailer hanno lasciato la maggior parte dei fan di vecchia data perplessi, quasi spaventati.

Nuove creature e nuovi nemici: nessuno di loro aveva l’aspetto di uno zombie.

Tuttavia, paure a parte, il nuovo capitolo di Capcom è una novità. Ci troviamo davanti ad un gioco che è riuscito ad incarnare l’essenza dei primi capitoli della sagacollegandosi alla perfezione con loro. Resident Evil: Village risulta essere l’ibrido perfetto, in grado di attirare nuovi giocatori alla saga ma anche di emozionare i veterani.

È equilibrato ed è pronto ad offrire molto al suo pubblico, da una trama intrigante ben articolata, a nemici feroci con tanto di enigmi atmosfera tesaoscura. Capcom disse al pubblico che il Villaggio avrebbe avuto un ruolo fondamentale all’interno della storia, quasi come se fosse un personaggio anche lui e aveva ragione. L’essenza del Villaggio si sente ed è pronta ad insediarsi sotto la nostra pelle in modo pungente e doloroso.

The Alien Cube: una (s)piacevole scoperta italiana

Alessandro Guzzo, autore di The Land of Pain, torna con un nuovo videogioco in prima persona a tinte horror che ci ha lasciato completamente a bocca aperta. Il protagonista di The Alien Cube è Arthur, un giovane uomo che, all’improvviso, si sveglia all’interno di una strana grotta.

Fa freddo e l’ambiente attorno a lui è strano, non sa nemmeno come sia finito lì. Poco più avanti vede una testa mozzata, situata su una specie di altare. C’è anche un putrido cadavere che penzola dal soffitto della grotta e delle candele accese, a terra.

Arthur procede poi in avanti fino a quando non trova uno strano oggetto, un cubo di color verde, che luccica in particolar modo. Si avvicina all’oggetto e improvvisamente si sveglia: quello era solo un brutto sogno. Più avanti però, dopo aver fatto una breve capatina in cucina, Arthur trova una strana lettera.

Non è facile trovare un titolo in grado di trasmettere un tale senso di ansia e tensione ma The Alien Cube ci è riuscito egregiamente. L’angoscia che si prova nell’esplorare l’ambiente, la paura di ritrovarsi qualcosa davanti all’improvviso, si scontrano con la curiosità e il voler sapere cosa sta accadendo.

Alessandro Guzzo si è occupato del titolo da solo ed è stato geniale. È riuscito a dare vita ad un titolo degno di nota, che porta onore al genere horror. The Alien Cube è equilibrato e ben realizzato ed offre al pubblico un prodotto horror con i fiocchi senza però perdere di vista l’elemento della narrazione, della trama.

Inoltre Guzzo è riuscito a fondere esplorazione e risoluzione degli enigmi, spingendo il pubblico a controllare ogni angolo del gioco per poter risolvere l’enigma e procedere in avanti. Si percepisce e si nota un’attenzione meticolosa al dettaglio, che è ciò che mantiene viva la tensione.

I migliori videogiochi horror del 2021: Chasing Static, un ritorno alle origini

Continuiamo la nostra lista dei migliori videogiochi horror del 2021 con Chasing Static, un titolo horror psicologico realizzato da Headware Games che vanta una grafica ispirata ai primi giochi degli anni ’90. Il protagonista è Chris Selwood: quando suo padre muore, il nostro protagonista si reca nella campagna del Galles del Nord per sistemare alcune vecchie questioni. Tuttavia inizia improvvisamente a diluviare: dopo essersi fermato in una tavola calda per far passare la tempesta, le cose prendono una brutta piega.

La corrente va improvvisamente via e una figura minacciosa attacca la gentile cameriera con cui stava parlando pochi istanti prima, inchiodandola violentemente al soffitto. In seguito Chris si risveglia e sembra trovarsi in una dimensione e un tempo paralleli. 

La tavola calda, un tempo accogliente, è ora in rovina, e i dolci colorati che una volta adornavano la vetrina del bancone sono completamente scuri, ammuffiti. Quello che ci attende è un viaggio di circa due ore nella sonnolenta città di Hearth e nei suoi dintorni, mentre indaghiamo su una serie di anomalie e scopriamo i sinistri segreti del villaggio.

Chasing Static è un videogioco breve che però è riuscito ad affascinarci fin dall’inizio. È grande omaggio ai titoli survival horror che hanno segnato il genere e il mercato videoludico su PlayStation. Presenta un’incredibile grafica in stile 32-bit e una storia sorprendentemente dettagliata, che ci permette di entrare all’interno del titolo e di viverla in prima persona.

Non è un titolo adatto a coloro che amano le avventure frenetiche. Piuttosto, è quel videogioco che i fan di Silent Hill e dei primi Resident Evil apprezzeranno.

The Medium e il mondo degli spiriti

The Medium è un videogioco horror psicologico in terza persona. Nel titolo vestiremo i panni di Marianne, una medium in grado di viaggiare nel regno degli spiriti. Passare da un mondo all’altro ci permetterà di risolvere enigmi e rompicapi presenti all’interno del gioco. Inoltre le capacità psichiche di Marianne si riveleranno particolarmente utili contro i nostri nemici.

Il titolo si mostra come un horror psicologico di alta qualità che è riuscito, allo stesso tempo, ad offrire un comparto narrativo in continuo sviluppo. L’atmosfera tetra e terrificante presente all’interno del titolo si fa sempre più insidiosa e penetrante, fino ad avvolgerci completamente e lasciarci senza respiro.

Ogni elemento all’interno del titolo si fonde perfettamente con l’ottima grafica e la colonna sonora, evocativa e da brividi.

In Sound Mind, quando l’orrore è nella vostra mente

In Sound Mind è un titolo horror sviluppato da We Create Stuff. Il protagonista è lo psicologo Desmond, il quale tenta di comprendere i misteriosi eventi che ha visto a Milton Haven, una città una volta tranquilla. La ricerca di risposte porta Desmond a revisionare le sessioni archiviate dei suoi pazienti deceduti: tuttavia le cassette stesse costituiscono un mistero vivido e surreale.

In Sound Mind è un titolo incredibile che, detto francamente, è riuscito addirittura a superare le nostre aspettative. All’apparenza può sembrare un titolo semplice, che non ha nulla da dire: in realtà è molto di più e lo scoprirete solo vivendo – o morendo, dipende dal vostro approccio iniziale.

Caratterizzato da un’atmosfera pesante intensa ed una colonna sonora incredibilmente suggestiva, In Sound Mind ci trasporta in un vortice oscuro pieno di colpi di scena e terrore. Il titolo è il giusto equilibrio tra esplorazione, adrenalina e confusione.

We Create Stuff ha offerto un titolo davvero interessante, che scorre in modo fluido e caratterizzato da una trama intrigante, piena di colpi di scena e brividi.

I migliori videogiochi horror del 2021: The Dark Pictures Anthology: House of Ashes

Concludiamo la nostra lista dei migliori videogiochi horror del 2021 con The Dark Pictures Anthology: House of Ashes.

Ci troviamo nel 2231 a.C e l’impero di Akkad è sul punto di crollare definitivamente a causa di Naram-sin, il suo sovrano. Lui sperava di poter salvare il suo popolo ma, in realtà, ha risvegliato un male antico e terrificante. Alcune leggende narrano che il saccheggio ad un tempio, ha scatenato sull’impero di Akkad una maledizione, segnando la fine del popolo sumero.

Il gioco ci trasporta poi nel 2003, nel bel mezzo di una base militare americana stanziata in Iraq. Tutto sembra tranquillo ma, in seguito ad uno scontro a fuoco con le forze irachene, una scossa sismica sorprende entrambi gli schieramenti. Il risultato? Americani ed iracheni cadono nelle rovine sepolte di un tempio Sumeroquel tempio.

Le comunicazioni sono completamente interrotte e i protagonisti sono intrappolati in un terrificante mondo sotterraneo. All’apparenza quelle sembrano delle semplici rovine e il loro obiettivo è quello di esplorare l’ambiente circostante e fuggire. Tuttavia, dopo aver osservato attentamente gli angoli rocciosi e l’ombra, i protagonisti si renderanno presto conto di non essere soli.

A quel punto la loro missione sarà un’altra: riuscire a sopravvivere.

Mettendo da parte qualche problema tecnico, The Dark Pictures Anthology: House of Ashes è un titolo graficamente appagante, con un’attenzione al dettaglio ambientale quasi maniacale e un gioco di ombre e luci che lasciano lo spettatore a bocca aperta ad ogni angolo.

Sappiamo come funzionano i giochi di Supermassive Games e, in particolare, i prodotti di questa antologia quindi ci riteniamo soddisfatti. Il comparto delle decisioni finalmente ha un senso: tutte le decisioni che prenderemo durante il corso della nostra avventura sono fondamentali ed è necessario prestare particolare attenzione. Una mossa sbagliata e potremmo pentircene amaramente. L’aspetto narrativo e l’esplorazione che ci permette di scoprire segreti e documenti sono gli aspetti più interessanti del titolo.

Forse è proprio questo l’aspetto più terrificante dell’intero videogioco.

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Veronica Ronnie Lorenzini

Videogiochi, serie tv ad ogni ora del giorno, film e una tazza di thé caldo: ripetere, se necessario.

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