Il marchio di moda britannico Ahluwalia e Microsoft stanno fondendo design, cultura e tecnologia per reinventare la moda sostenibile. Grazie alla partnership è nata Circulate, una web app powered by Microsoft che consente di riciclare i capi d’abbigliamento ottenendo dei crediti in cambio.
Ahluwalia unisce le forze con Microsoft per una moda sempre più sostenibile
Il marchio di moda britannico Ahluwalia e Microsoft stanno collaborando per rendere la moda ancora più sostenibile. La nuova web app Circulate, powered by Microsoft, attualmente disponibile in beta a Londra, consente agli utenti di ricevere credito per la donazione di indumenti usati per l’upcycling piuttosto che smaltirli in una discarica. Ahluwalia utilizzerà quindi gli oggetti donati per creare nuovi pezzi per le sue collezioni. Il programma ha lo scopo di creare un ciclo della moda in cui i vestiti assumono nuove forme invece di inquinare la Terra.
Le grandi quantità di rifiuti, infatti, sono una delle cause delle emissioni, quindi ridurre i rifiuti è una priorità per stabilire un’industria della moda più etica. Il nuovo programma di Ahluwalia e Microsoft mira proprio ad alleviare il problema. La missione di Circulate è quella di creare un’alternativa ecologica al gettare via i vestiti e renderli accessibili a tutti attraverso la tecnologia.
Priya Ahluwalia – fondatrice del brand – ha ideato Circulate considerando i valori culturali delle sue origini indiane e nigeriane. Riteneva che l’importanza di tramandare vestiti e altri oggetti avesse, infatti, un valore culturale. “In entrambe le culture indiana e nigeriana, è tradizione tramandare vestiti ed effetti personali di generazione in generazione”, ha condiviso in un comunicato stampa. “Personalmente ho molti oggetti speciali di diversi membri della famiglia che mi sono molto cari. Ad esempio, il primo dizionario inglese del mio bisnonno e molti vestiti che mia madre indossava quando aveva vent’anni. Questo rituale è stato un’ispirazione chiave durante lo sviluppo di Circulate”.
Circulate utilizza la tecnologia Microsoft per esaminare le donazioni di abbigliamento, facilitando il processo di raccolta dei pezzi usati.“Gli utenti caricano immagini dei loro capi che vengono poi analizzate istantaneamente dall’API Microsoft Computer Vision per oggetto, colore e OCR (riconoscimento ottico dei caratteri).” si legge nel comunicato stampa.
La tecnologia Microsoft consentirà al team di Ahluwalia di trovare in modo più efficiente gli oggetti utilizzabili. Una volta caricata la foto del proprio capo, la tecnologia analizzerà l’oggetto e fornirà ai consumatori un’etichetta di spedizione indirizzata allo studio Ahluwalia. Gli utenti invieranno quindi i loro pezzi e riceveranno crediti che possono essere utilizzati per fare acquisti su Ahluwalia. Il marchio attualmente è in cerca di sette diversi tipi di abbigliamento, ciascuno farà guadagnare un numero specifico di crediti.
La sostenibilità di Ahluwalia
Come riporta TeenVogue, questo programma è la continuazione del progetto di sostenibilità portato avanti da Ahluwalia, una designer influenzata dal suo background. Dopo aver visto l’impatto del dumping di abbigliamento in India e Nigeria, Ahluwalia si è impegnata nel creare una moda non dannosa. Prendendo atto dell’uso di abiti di seconda mano al mercato di Aswani a Lagos, in Nigeria, e a Panipat, in India, la capitale mondiale del riciclaggio di vestiti, ha deciso di riutilizzare i pezzi per la progettazione di nuove creazioni.
Conosciuta per il suo streetwear, i pezzi di Ahluwalia sono creati con gli abiti usati e riproposti in patchwork, puntando tutto sulla sostenibilità. Il suo lavoro ha ricevuto importanti premi e riconoscimenti sia dalle comunità della moda che dell’ambiente.
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