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Cultura

Il MOIGE contro Oronzo Canà nella pubblicità di TIMVision

Lo spot ha sollevato un polverone a causa di un'espressione ritenuta troppo volgare. L’azienda: Nessuna censura e al via nuovi spot

In questi giorni di fine estate è scoppiato un piccolo caso: l’associazione di genitori MOIGE è intervenuta contro il nuovo spot di TIMVision. Il motivo? L’espressione “Porca puttena!” pronunciata nella pubblicità da Lino Banfi, ancora una volta nei panni del suo personaggio iconico Oronzo Canà, ritenuta troppo volgare e inadatta ai minori. Il dibattito si è naturalmente acceso dentro e fuori i social e in queste ore la situazione è in evoluzione. Proviamo ad approfondire insieme cos’è successo, partendo dall’inizio…

L’antefatto chiave della vicenda

I più giovani probabilmente non ricorderanno Oronzo Canà. Si tratta del protagonista de L’allenatore nel pallone, commedia italiana cult degli anni ’80 ambientato nel mondo del calcio. È indubbiamente uno dei personaggi più amati di Lino Banfi, tanto da esservi indissolubilmente associato e viceversa. Questo vale anche per la sua iconica esclamazione: appunto la tanto discussa “Porca puttena“, rigorosamente con la “e”.

A testimonianza di quanto questa figura (e la sua esclamazione) si sia cementata nella cultura popolare c’è un caso dello scorso Europeo. Poco prima dell’inizio della competizione Banfi ha inviato al Capitano della Nazionale Italiana Giorgio Chiellini un messaggio. Era un piccolo video in cui, nei panni di Oronzo Canà dava dei simpatici suggerimenti al mister Roberto Mancini. Il filmato si chiudeva con un appello: in caso di gol nella partita inaugurale contro la Turchia Ciro Immobile avrebbe dovuto pronunciare proprio l’iconica esclamazione.

La richiesta è stata esaudita. Non solo da Immobile ma anche dal secondo marcatore della partita, Lorenzo Insigne. Una storia simpatica che è diventata a suo modo un piccolo tormentone degli Europei 2020. La grande cavalcata della Nazionale Italiana è stata accompagnata dall’intercalare e in qualche modo si può dire che Oronzo Canà sia riuscito a portare un’altra squadra al trionfo.

Quando è stato necessario scegliere un testimonial per la campagna di TIMVision dedicata alla trasmissione delle partite di Serie A quindi, la decisione è stata quasi scontata. Altrettanto ovvia era l’inclusione della (ora) tanto discussa esclamazione: il legame tra Canà/Banfi e quella sua battuta è talmente forte che è impensabile avere l’uno senza l’altra. Qualcuno però, come anticipato, non era molto d’accordo.

Il MOIGE ha davvero bloccato lo spot TIMVision con Oronzo Canà?

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Quando la nuova pubblicità di TIMVision con protagonista Oronzo Canà è andata in onda, il MOIGE ha reagito con una denuncia all’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria e al Comitato TV Minori. Questa è una nota associazione di genitori (la sigla sta appunto per MOvimento Italiano GEnitori) che da anni monitora i media per assicurarsi che siano prese le dovute cautele nei confronti degli spettatori più piccoli.

Nelle proprie dichiarazioni, il MOIGE ha definito l’uso di quell’intercalare una “soluzione antiquata e sulla lunga controproducente […] che consigliamo fortemente di non reiterare“. Nel comunicato si spiega che: “In una tv già subissata da contenuti volgari e inadatti ai minori, non si sente davvero bisogno di un ulteriore dose di cattivo gusto e volgarità: e non è possibile derubricare un’esclamazione del genere trasformandola in un motto di spirito“.

In seguito a questo intervento, lo spot ha effettivamente subito modifiche. L’esclamazione ‘incriminata’ non è infatti più presente, almeno nella versione trasmessa in orario pomeridiano, quella più esposta ai giovani, con l’accento spostato su un nuovo tormentone, la parola “Lapalissianamente“.

Tuttavia stando a TIM non è un effetto delle azioni del MOIGE: “Non risulta alcun provvedimento del Giurì dell’Istituto di Autodisciplina pubblicitaria o del Comitato Media e Minori e pertanto non vi è stata alcuna censura. La diffusione degli spot previsti a supporto dell’offerta calcio sta proseguendo secondo quanto pianificato“. Insomma, l’azienda dichiara che non c’è stata nessuna censura ed è pronta a dare il via a nuovi spot.

La nuova versione dello spot TIMVision con Oronzo Canà

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A conferma di quanto dichiarato, proprio oggi arriva un annuncio: la campagna TIMVision con Oronzo Canà fa un passo avanti, con nuovi episodi che non dovrebbero scontentare il MOIGE. Proprio riprendendo quello scambio di messaggi agli Europei di cui vi abbiamo parlato in apertura, nelle nuove pubblicità troviamo due mister a confronto. Oronzo Canà infatti chiacchiera amabilmente con Roberto Mancini, celebratissimo allenatore della Nazionale Italiana trionfatrice a Wembley.

Il primo cerca di dare i suoi consigli strampalati al collega, mentre quest’ultimo desidera solamente godersi lo spettacolo in TV. Per questo ne smorza l’entusiasmo declinando le proposte, sempre con classe ed eleganza. Insomma, nessun intercalare volgare che possa fare arrabbiare le associazioni dei genitori.

Insomma, il piano pubblicitario prevedeva fin dall’inizio un’evoluzione del concept degli spot, che forse hanno ottenuto proprio grazie a questa discussione una visibilità ancora maggiore di quanto preventivato.

Voi cosa ne pensate? Credete che sia sbagliato esporre gli spettatori più giovani a quel tipo di esclamazione in TV? Oppure pensate che non ci sia nulla di particolarmente grave nello spot TIMVision con Oronzo Canà?

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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