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Netflix e condivisione password: le novità di marzo e la confusione di oggi

Cosa cambierà a marzo, cosa non è chiaro adesso

Da marzo, come vi abbiamo già raccontato, stop di Netflix alla condivisione delle password.

Ma in che senso? Nessun problema: le faq del sito ufficiale chiariranno tutto.

Ecco: non esattamente. Perché la pagina di faq sulla condivisione degli account, evidentemente pubblicata in modo troppo precipitoso una prima volta, è stata modificata. Con la conseguenza ovvia di aver ingenerato dubbi nei consumatori. In più, nelle scorse ore ci sono stati disservizi a livello globale per gli utenti della piattaforma.

Iniziamo da ciò che sappiamo con una buona dose di sicurezza, ovvero da cosa cambierà per quanto riguarda Netflix e la condivisione delle password a partire dal mese di marzo.

E vediamo poi perché in molti hanno trovato difficoltà nel districarsi tra le faq relative alla condivisione degli account.

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Netflix: stop alla condivisione delle password da marzo

Nel primo trimestre di quest’anno, verosimilmente a marzo, Netflix modificherà la condivisione degli account.

Più precisamente, la condivisione delle password con persone al di fuori del “nucleo domestico” sarà più complessa. Ed è probabile che ci sarà un costo aggiuntivo (si parla di 4 euro) per la condivisione di un singolo abbonamento in più luoghi.

L’azienda ha fatto sapere che “con l’introduzione della condivisione a pagamento, i membri in molti Paesi avranno anche la possibilità di pagare un extra se vogliono condividere Netflix con persone con cui non vivono. Come avviene oggi, tutti i membri potranno guardare mentre sono in viaggio, sia su un televisore che su un dispositivo mobile”.

Netflix e la condivisione degli account: le novità di marzo e la confusione di oggi

netflix stop condivisione password

Il nucleo domestico

Per “nucleo domestico” Netflix, come è scritto nella pagina di faq in lingua inglese, intende l’insieme delle “persone che vivono nello stesso luogo del proprietario dell’account”. Al nucleo domestico viene associata la “posizione principale” dell’account.

Grazie al tracciamento dell’indirizzo Ip e le Id dei vari dispositivi, saranno conteggiati come appartenenti al nucleo domestico i dispositivi che accedono dalla posizione principale almeno una volta ogni 31 giorni (ma la periodicità, come vedremo, non è stata confermata).

E gli altri? “Le persone al di fuori del tuo nucleo domestico dovranno usare un account proprio per guardare Netflix”.

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La verifica dei dispositivi

La verifica dei dispositivi scatterà quando “l’account viene utilizzato di continuo da una località esterna.” Eccoci alle precauzioni di Netflix sulla condivisione delle password.

Verrà inviato un link all’indirizzo mail (o al numero di telefono) associato al titolare dell’account principale, e bisognerà inserire il codice di verifica di 4 cifre entro 15 minuti. La verifica si ripeterà ogni 7 giorni (ma anche qui, periodicità in dubbio).

Nella pagina delle faq leggiamo che “la verifica è necessaria per avere la conferma che si tratti di un dispositivo autorizzato a usare l’account.” Quindi, insomma: che l’account appartenga a qualcuno del nucleo familiare, lontano da casa per motivi di lavoro, studio o svago.

Caso diverso è quello della visione in contemporanea. Qui il numero di dispositivi (purché essi facciano parte di uno stesso nucleo domestico) cambia a seconda del piano tariffario sottoscritto.

La confusione delle faq

Netflix con la stretta sulla condivisione delle password vuole evidentemente appianare almeno in parte il “buco” causato dal fatto che, a livello globale, circa 100 milioni di utenti fruiscono della piattaforma con credenziali altrui.

Il fatto è che nei giorni scorsi l’azienda ha pubblicato una pagina di faq con l’annuncio di nuove misure contro la, chiamiamola così, condivisione selvaggia. Dopo di che, a brevissima distanza, la pagina è stata rimossa. E Netflix ha fatto sapere a The Verge di non avere ancora chiaro come agirà per contrastare la diffusa abitudine. Ha dichiarato che a oggi le restrizioni, in via sperimentale, sono adottate solo in Sudamerica, e che nel primo trimestre dell’anno saranno estese ad altri Paesi.

Due dati, nel frattempo, sono spariti dalla pagina: il riferimento al fatto che un account è considerato parte del nucleo domestico se accede dalla posizione principale almeno ogni 31 giorni. E la periodicità della verifica degli account sospetti ogni 7 giorni.

L'unica regola è che non ci sono regole. Netflix e la...
  • Copertina rigida
  • Data di pubblicazione: 10 settembre 2020
  • Lingua italiana

I disservizi

Intanto, nelle ore serali di mercoledì 1 febbraio (dalle 19.00 alle 22.00 ore italiane) c’è stato un picco di problemi di accesso alla piattaforma a livello globale.

L’azienda non ha rilasciato dichiarazioni in merito, ma c’è più di un sospetto su una correlazione tra il down e la prossima stretta di Netflix sulla condivisione delle password.

E, nemmeno a dirlo, in Rete non sono mancati alcuni meme sulla “coincidenza”.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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