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Netflix dice addio al piano Base senza pubblicità (che in Italia non c’era già)

Netflix ha iniziato a dismettere il vecchio piano Base senza pubblicità anche per i già abbonati. La piattaforma di streaming sta avvisando gli utenti che la nuova sottoscrizione d’ingresso sarà solo quella con annunci pubblicitari. Una mossa che non sorprende, visto che Netflix l’aveva già annunciata agli azionisti presentando l’ultimo bilancio del 2023. E che non cambia nulla per l’Italia, dove il piano era già sparito.

Netflix dismette il piano Base senza pubblicità in tutto il mondo

Secondo i dati del Q4 2023, il piano pubblicitario rappresenta ormai il 40% di tutte le nuove iscrizioni a Netflix nei mercati in cui è attivo. L’azienda sta quindi valutando di dismettere il piano Base senza pubblicità in alcuni Paesi, a partire da Canada e Regno Unito nel secondo trimestre 2024.

Chi ha ancora il vecchio piano Base a 7,99 euro al mese potrà continuare a utilizzarlo, ma solo fino a quando non modificherà il piano o disdirà l’abbonamento. In Italia, il piano Base non è più disponibile per i nuovi abbonati e per chi torna a sottoscrivere Netflix da ottobre 2023, come ricorda DDay.it: Netflix quindi non dovrebbe modificare le offerte attuali in Italia.

Negli Stati Uniti e in Canada, gli utenti che vorranno continuare a vedere Netflix al prezzo più basso dovranno necessariamente passare al piano Standard con pubblicità, che in Italia costa 5,49 euro al mese. Questo piano offre la visione contemporanea su 2 dispositivi, la risoluzione Full HD e ovviamente gli annunci pubblicitari durante la visione.

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In alternativa, ci sono il piano Standard a 12,99 euro e il piano Premium con qualità in 4K + HDR e quattro dispositivi connessi.

Netflix sta puntando forte sulla pubblicità per aumentare i ricavi e conquistare nuovi abbonati. L’azienda sta anche valutando di lanciare un abbonamento completamente gratuito in alcuni Paesi di Europa e Asia, supportato interamente dagli spot. L’obiettivo è attrarre nuovi spettatori e trasformarli poi in abbonati paganti.

Chi invece non sopporta le interruzioni pubblicitarie, dovrà passare all’abbonamento Standard o Premium.

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Source
DDay.it

Autore

  • Stefano Regazzi

    Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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