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Nikon Z7 Recensione: la nuova regina delle mirrorless?

Grande qualità d'immagine in un corpo miniaturizzato

Ditemi la verità, da quanto stavate aspettando questo momento? Beh io da tanto, davvero tanto tempo. Alla presentazione di Nikon Z7 e Nikon Z6 volevo apprendere il più possibile circa queste novità al fine di portarvi una recensione dettagliata e adatta a tutti, come cerco sempre di fare. Beh, quel giorno è finalmente arrivato e sono pronto a dirvi cosa mi è piaciuto di questa nuova regina delle mirrorless Nikon.

Nikon Z7 videorecensione

Nikon Z7 recensione: caratteristiche tecniche e specifiche

Nikon Z7 Monta un sensore BSI retroilluminato da 45,7 megapixel, gli stessi megapixel di Nikon D850 su un sensore però un po’ diverso e rivisto appositamente per questo modello. Troviamo poi uno stabilizzatore a 5 assi integrato, un AF da 493 punti di messa a fuoco a rilevazione di fase che coprono il 90% del frame, gamma ISO da 64 a 25.600 espandibile fino a 102400, una raffica da 9fps seppur limitata a JPEG e RAW a 12 bit (quindi non per il RAW a 14 bit), un mirino OLED da 3.69 milioni di punti, un display posteriore LCD da 2.1 milioni di punti che può essere “tiltato” verso l’alto o verso il basso e un terzo display, stavolta superiore ma sempre OLED utilissimo per fornirvi al volo i vari dati di scatto in uso. Non manca poi la possibilità di registrare filmati in 4K fino a 30fps, un output in HDMI da 10-bit a 4:2:2 con supporto a N-LOG, registrazione video interna fino a 100mbps e, ovviamente, la presenza di SnapBridge con chip WiFi e Bluetooth per trasferire foto e video a smartphone, tablet e pc. Una delle caratteristiche più chiacchierate di questa mirrorless è sicuramente la presenza di un solo slot per memorie di tipo XQD, ma dopo vi dirò meglio cosa ne penso più avanti.

Nikon Z7 recensione: design e materiali

La più grande novità è sicuramente il tipo di attacco, che ora misura 55mm di diametro (contro i 44mm delle reflex Nikon), cioè il 25% più grande rispetto all’attuale F-Mount di Nikon. Questo permette innanzitutto un maggior ingresso di luce e lo sviluppo di lenti completamente nuove e dalle grandi potenzialità. Ad esempio, Nikon è già al lavoro su un’ottica f/0.95 che certo, costerà tantissimo ma garantirà una luminosità quasi unica nel suo genere.

Facendo una piccola digressione, Il sensore, come scrivevo poco sopra, è molto simile a quello di Nikon D850 ma ora offre alcune caratteristiche migliori, come ad esempio il supporto a ISO 64 (come su Nikon D850) con però una rilevazione di fase direttamente sul sensore. Questo porta migliorie dal punto di vista dell’AF, in quanto ora ci sono ben 493 punti, ma qualche problema circa il funzionamento in base alle condizioni di luce. Nikon dichiara un funzionamento pari a -1EV con una lente F2, e in effetti mi sono accorto di questa cosa: ho avuto grossi problemi con l’AF in condizioni di bassa luminosità (ma non scarsa) utilizzando la modalità AF-S con un’ottica 70-200 f/2.8.

Oltre a questo, il buffer è molto limitato per una fotocamera di questo tipo: solo 25 file jpeg, 23 raw a 12 bit e 18 raw a 14 bit. Certo, userete una memoria XQD, quindi l’operazione di salvataggio e svuotamento del buffer è molto rapida, ma vi accorgerete di un rallentamento importante se fate molta fotografia sportiva o dinamica.

Il corpo è molto compatto ma allo stesso tempo incredibilmente ergonomico: sono assolutamente sicuro nell’affermare che Nikon Z7 è la mirrorless professionale più comoda ed ergonomica che io abbia mai provato. Questo grazie al nuovo grip allungato che non ho trovato finora in nessun’altra mirrorless, anche se sono sicuro se la giochi molto con la nuova Panasonic S1 (che però non ho ancora provato). Ci tengo a segnalarvelo perché ho la mano grande ed è una delle prime cose che guardo in una fotocamera. La costruzione è resistente e tropicalizzata, i bottoni sono comodi e ben ubicati. Troviamo due ghiere principali per gestire tempi e diaframmi e il bottone ISO che, con una pressione prolungata, ci permette di variare rapidamente la sensibilità ISO sfruttando una delle due ghiere presenti nella parte superiore.

Il mirino OLED è comodo, ben definito e con un ampio refresh rate, anche se su questo punto devo farvi notare una cosa: mi sono sentito come se il firmware di questa Nikon Z7 fosse ancora in versione beta perché spesso il rilevatore di prossimità del mirino funziona fin troppo bene, tenendo spenti sia display che mirino o accendendo inutilmente quest’ultimo anche se la fotocamera è distante. Insomma, mi è capitato fin troppe volte di dover fare una foto dal basso e voler sfruttare il monitor orientabile senza però riuscirci perché rimaneva attivo il mirino. E voi direte: beh, disattiva il rilevatore di prossimità e fai tu lo switch in automatico, no? Giustissimo, peccato che la voce sia molto difficile da trovare all’interno del menù e porta all’arresa totale, soprattutto in situazioni dinamiche e veloci. Ad ogni modo, rispetto alla concorrenza trovo questo rilevatore davvero troppo sensibile e con uno standard di distanza troppo elevato per i miei gusti.

Per quanto concerne gli altri tasti, questa Z7 è una reflex Nikon professionale in miniatura, e questa cosa l’ho apprezzata molto venendo da un’esperienza decennale con corpi Nikon a scopi lavorativi. Mi sono subito ritrovato con i tasti e, sebbene il posizionamento di alcune ghiere sia differente, è facile abituarsi a tutto. Manca il tasto “mode” come nelle Pro di Nikon e c’è una ghiera per le modalità, caratteristica non proprio da top di gamma ma ho apprezzato la presenza delle funzioni U1, U2 e U3 per creare dei settaggi a richiamo rapido.

Una cosa che ho apprezzato particolarmente è la presenza della classica batteria EN-EL15, la stessa presente nella mia Nikon D800 e nella mia Nikon D850, oltre che in altre fotocamere reflex Nikon di fascia alta. Ho subito pensato “wow, posso usare le migliaia di batterie che ho già per le mie Nikon e avere quindi autonomia infinita”. Sogno meraviglioso infranto però nel momento in cui ho scoperto che è vero, posso usare le mie batterie, ma non posso ricaricarle tramite la porta USB integrata perché è una caratteristica riservata solo alla nuova EN-EL15b.

Nikon questa è una cosa un po’ da Apple però eh.

Una cosa che non ho per niente apprezzato riguarda l’ottica in kit, un 24-70 f/4 con cui non si fanno grandissime faville ma che nel complesso rimane un ottimo tuttofare. Il problema riguarda proprio il fatto che questo obiettivo ha una posizione detta “di riposo”, un piccolo scatto prima di arrivare alla focale di 24mm che blocca l’obiettivo per chissà quale motivo. Questa caratteristica sono abituato a vederla nelle mirrorless di fascia molto bassa e non è una cosa gradita soprattutto se penso ad un target di fotografi che si trovano spesso in situazioni dinamiche da “punta e scatta, via!”.

Ottimo il piccolo display secondario posto nella parte superiore, OLED anche questo, che vi permette di avere sotto controllo tutte le funzioni della fotocamera ed è una gioia per gli occhi nelle situazioni di scatto con poca luce…peccato che lì ci pensi poi l’AF a rovinare tutto.

Il peso di questo corpo è pari a 585 grammi (per il solo corpo) mentre le misure sono pari a 134 x 101 x 68, mi ritengo soddisfatto di queste caratteristiche.

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Nikon Z7 recensione: prestazioni

Nikon Z7 ha un sensore da 45.7 megapixel. La recensione della parte performance potrebbe quasi finire qui, perché dopo aver provato D850 e il suo sensore mi aspettavo lo stesso “trattamento” anche in questa mirrorless, anche se, in base alla mia esperienza, non è stato proprio così. La qualità fotografica è molto alta, niente da dire. Mi ha stupito soprattutto la gamma dinamica, che per quanto concerne la fotografia ritengo sia imbattibile sui corpi Nikon. Sono riuscito a fare dei recuperi pazzeschi per quanto concerne le ombre fino a far quasi sembrare lo scatto finale un HDR.

Ad ogni modo, devo assolutamente andare controtendenza: i vari fotografi con cui ho parlato e che hanno provato Z7 mi hanno parlato bene della gestione del rumore ad alti ISO grazie soprattutto al nuovo processore EXPEED 6. Io, personalmente, non sono d’accordo. Innanzitutto giudico le prestazioni in questo campo inferiori a Sony A7RIII, ma soprattutto, inferiori anche a Nikon D850. Ho fatto molte foto in condizioni di scarsa luminosità durante un’esibizione a teatro e ho notato con mio disappunto che già a ISO 5000 la grana era estremamente visibile, davvero troppo. Sembrava ci fossero dei palloni nelle foto e mi sono stupito, perché nel frattempo Nikon D850 non si comporta affatto così.

Il punto che sto toccando ora è chiaramente riferito ad esigenze specifiche, quindi potrebbe anche non essere il vostro caso, ma mi sembrava giusto segnalare la mia esperienza. Sono sicuro però che le prestazioni ISO siano migliori in Nikon Z6, soprattutto per quanto concerne un sensore della stessa dimensione ma con meno megapixel e meno “carico di lavoro”.

Lato video posso dirvi che è un tipo di fotocamera che non acquisterei per produzioni importanti. Insomma, questo corpo macchina è dedicato alla fotografia ed è una cosa che viene fatta egregiamente con risultati straordinari esattamente come mi aspettavo. Per i video, eventualmente, c’è Nikon Z6, giusto?

Non mi convince l’Autofocus di questa fotocamera, come vi dicevo all’inizio: al di là della difficile gestione in situazioni di scarsa luminosità, mi sembra lento e poco preciso. Ho provato tutte le modalità sia con lente in kit sia con altre varie lenti Nikkor F adattate tramite l’adattatore opzionale, niente da fare, non mi convince.

Per carità, funziona, è piuttosto rapido, ma non mi sentirei di affidare a questo AF una corsa in pista o un video dinamico in cui io non sono dietro alla fotocamera a guardare.

Vi ho accennato prima la presenza di un adattatore che vi permette di collegare ottiche Nikkor F a questa fotocamera: il grande vantaggio è che potrete comunque sfruttare lo stabilizzatore a 5 assi integrato senza alcun problema di sorta con qualsiasi lente Nikon F. Grandissima notizia direi. Per carità, non è una novità di Nikon l’adattatore per le ottiche da reflex a mirrorless, assolutamente, ma sento che in questo caso puramente personale sia una cosa più apprezzata. Mi spiego meglio: ho tante lenti Nikkor nel mio corredo e di conseguenza è più facile per me sfruttare ciò che ho per l’utilizzo con Z7 al contrario invece di quanto io posso fare con la mia Sony A7III: anche comprando un adattatore Metabones o simile comunque le prestazioni non sarebbero le stesse. Il discorso è il medesimo per i Canonisti che hanno un grande corredo EF-S e acquistano una Canon EOS R. Sempre lo stesso discorso invece non può essere fatto con gli utenti Sony perché, ahimè, le reflex di Sony non hanno fatto un grande successo, nonostante fossero innovative con il loro mirino elettronico che ha anticipato notevolmente i tempi.

Nikon Z7 recensione: galleria scatti

Nikon Z7 recensione: le mie conclusioni

In Nikon Z7 ho amato la spettacolare ergonomia, sicuramente la migliore in assoluto per una mirrorless, l’ottima qualità d’immagine, la sublime gamma dinamica e l’ottimo mirino EVF. D’altro canto però, non ho apprezzato l’AF decisamente lento e non sempre preciso, un rumore elettronico eccessivo e la presenza di un singolo slot di memoria, e su questo punto mi permetto di aggiungere un dettaglio: questo lo considero un contro a metà, nel senso che è proprio in mezzo tra Pro e Contro. Se Nikon avesse messo un solo slot di memoria scegliendo un formato SD allora sarebbe stato un contro pieno, ma l’XQD è un formato che costa tanto ma garantisce sicurezza, affidabilità e prestazioni. È come avere un SSD nella fotocamera, e questo è solo un bene. Per come la vedo io, il doppio slot non è arrivato per una questione di spazio e tecnologia attuale, oltre ad una fiducia importante nel tipo di tecnologia. Certo è che i matrimonialisti continueranno a volere un doppio slot e forse evitare il rischio di problemi o perdita del lavoro, ma questo, ahimè è un parere estremamente soggettivo, ecco perché questo punto vorrei metterà a metà.

Nikon Z7

Pro Pros Icon
  • Spettacolare ergonomia
  • Grandissima qualità d'immagine
  • Fantastica gamma dinamica
Contro Cons Icon
  • AF decisamente lento e non sempre preciso
  • Rumore elettronico non molto digeribile
  • Solo uno slot di memoria

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Autore

  • Ricky Delli Paoli

    Parlo italiano e inglese di giorno, russo di notte. Molti mi definiscono "creativo", io rispondo che sbagliano perché sono un creatino. Fotografo, riprendo (sia come "video" sia se sbagliate qualcosa), faccio Time Lapse, metto miei filmati su YouTube e racconto cose alla gente.

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