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Come – e perchè – il Nokia Tune è diventato virale

Tutta la verità sulla suoneria del 3310

Non vorremmo sembrare degli inguaribili nostalgici, eppure in questi giorni ci siamo imbattuti in un account Twitter che ci ha fatto sentire la mancanza di uno dei suoni più amati della nostra adolescenza, il Nokia Tune. L’amata suoneria del nostro 3310, quando ancora WhatsApp non esisteva e chiamarsi al telefono era un’abitudine più che diffusa – per la Generazione Z lasciamo un video esplicativo qui sotto -. E nonostante fossero anni che non ci capitava di sentire un suono simile, l’account @ringtonebangers ci ha riportato alla memoria incredibili ricordi, permettendoci di scoprire che esistono veri e propri cultori delle suonerie Nokia. Con l’occasione, allora, ci siamo tuffati nel passato e abbiamo cercato di capire come le suddette suonerie sono sopravvissute indenni fino ad oggi.

Nokia Tune, la suoneria che ha fatto la storia delle suonerie

Se avete premuto play sul video di YouTube qui sopra e il Nokia Tune continua a risuonarvi in testa, sappiate che siete in buona compagnia. La responsabilità è tutta di Francisco Tárrega, il chitarrista autore del brano “Gran Vals“, da cui Nokia ha estrapolato la sua suoneria più celebre. Nonchè la prima che sia mai stata rilasciata sui suoi telefoni cellulari. Da quel momento in poi, infatti, la compagnia ha cominciato ad avvalersi del supporto di un team di compositori professionisti per rispondere alle esigenze degli utenti di “avere suonerie e immagini di sfondo personali“, come racconta Timo Anttila, uno dei primi compositori arruolati da Nokia. Al suo fianco una serie di artisti che hanno scritto la storia della musica internazionale – e no, non stiamo parlando di suonerie adesso -. Markus Castrén, Hannu af Ursin e Aleksi Eeben, per citarne alcuni.

E poi Ian Livingstone, autore della colonna sonora di Forza Horizon 5, che cominciò a lavorare per Nokia nel 2000, quando ancora non era in possesso di un telefono cellulare. Eppure appena un anno dopo ha prodotto la prima versione polifonica del Nokia Tune, rilasciata prima come esclusiva sudcoreana e poi lanciata in tutto il mondo. Questo è stato un periodo intenso per la compagnia e i suoi compositori, che hanno sempre lavorato per incontrare i gusti musicali di tutti gli utenti. Non a caso, Nokia si è ritrovata a lavorare con Beatnik, un’azienda all’avanguardia nel campo della tecnologia audio fondata dal musicista Thomas Dolby. Una partnership che lo stesso Livingstone ha definito un “enorme passo avanti” per la qualità dei file MIDI. Non c’è da stupirsi, quindi, che le suonerie Nokia abbiano cominciato ad avere una loro valenza musicale vera e propria. Quasi fossero delle hit musicali.

A quel tempo tutti avevano il telefono acceso in pubblico – racconta Timo Anttila in una dichiarazione a The Verge -. C’erano suonerie ovunque e la maggior parte dei finlandesi aveva dei Nokia. È stato davvero strano. Nessuno [sapeva] chi le aveva fatte e la quantità di ascolti che quei brani [avevano] a livello globale ogni giorno“. I compositori di Nokia, senza che nessuno sapesse chi fossero, erano tra gli artisti più ascoltati al mondo. In questo senso, il Nokia Tune è stato il precursore di quei suoni che negli anni sono diventati virali. E voi, Gen Z, dovreste sapere bene di cosa stiamo parlando, dato che TikTok è praticamente costruita sulla viralità delle musiche che accompagnano i video. “Per me, TikTok è come le nuove suonerie“, chiosa il critico Geeta Dayal.

Queste canzoni su TikTok diventano meme molto rapidamente. E qualche vecchia canzone che la gente ha dimenticato, diventa improvvisamente di nuovo super hot grazie a TikTok. In un certo senso, è come se fossero nuove impronte sonore“. Insomma, quello che un tempo si palesava attraverso la scelta della suoneria – ossia il proprio gusto musicale -, ora lo si fa attraverso i social media. Il fine è lo stesso, è evidente. È soltanto il mezzo che cambia. Ma se non ci fosse stato il Nokia Tune, forse questa dipendenza dai suoni virali non si sarebbe mai sviluppata. Chissà.

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Chiara Crescenzi

Editor compulsiva, amante delle serie tv e del cibo spazzatura. Condivido la mia vita con un Bulldog Inglese, fonte di ispirazione delle cose che scrivo.

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