Peter Pan & Wendy, com’è il nuovo live action su Disney+

Quanti di voi sono alla ricerca da anni della seconda stella a destra, e poi dritto fino al mattino? Avete trovato la vostra Isola-che-non-c’è? Nessun problema se non l’aveste ancora trovata, ci pensa Disney con un nuovo live action da non perdere, uscito da pochi giorni solo sulla sua piattaforma streaming. Peter Pan e Wendy è il titolo di questo nuovo prodotto pensato esclusivamente per lo streaming e che riprende, a volte in maniera pedissequa, a volte compiendo qualche volo pindarico, la storia che James Matthew Barrie aveva portato quasi 120 anni fa al Duke of York’s Theatre di Londra. Vediamo insieme nella nostra recensione com’è andato questo ennesimo progetto live action targato Disney!

Peter Pan e Wendy, storia di una ragazzina coraggiosa e di un bambino che non voleva crescere

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Come sapete, è abbastanza ridondante ripercorrere la storia del live action tratto da un film a cartoni animati, tendenza cavalcata ampiamente negli ultimi anni dalla Casa madre di Topolino. A meno che il live action non stravolga la vicenda che tutti conosciamo, e non è questo il caso. Ritroviamo dunque in questa nuova pellicola la storia di quel bambino che non voleva crescere mai, per continuare a divertirsi in un’isola dove combatte contro i pirati.

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Basta la sola parola però per attirarvi altri tre ragazzini: Wendy, la maggiore di tre fratelli, John e Michael, si ritrova a dover sopportare ogni giorno la fatica di crescere, oltre che quella di sopportare i due maschi più piccoli. Presto fatto, si ritrova una notte Peter Pan e la sua ombra nella sua camera, che in quattro e quattr’otto li conduce all’Isola, e i ragazzini sono ben coscienti di quello che sta accadendo.

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Conoscono la sua favola perché la madre la racconta loro ogni sera per addormentarsi, e il ragazzo non è solo, c’è con loro anche Trilli, che li aiuta a prendere il volo. Sull’Isola, Peter se la deve vedere con James Hook, Capitan Uncino (Jude Law), di cui in questa versione abbiamo qualche sfaccettatura ulteriore della sua background story. Come finisce la storia lo sappiamo tutti, ma come ci arriviamo alla fine con questo film, è un altro conto…

Non la solita vecchia storia

Peter Pan & Wendy segue dunque lo stesso intreccio narrativo del Classico Disney e rivela man mano le origin story dei suoi personaggi, perdendo però altri dettagli importanti per la narrazione (e per chi conosce la storia). Non ritroviamo ad esempio degli elementi ancillari, ma comunque caratteristici della storia di Peter Pan, come le sirene e i tratti indigeni dell’Isola, così come la ciurma di James Hook perde di caratterizzazione, lasciando solo Spugna nel cono di luce per lasciare nell’ombra Starky, il primo ufficiale, Ed Teynte, il furiere di James, e altri ancora.

Gli stessi bambini sperduti sono una massa informe e senza identità. Peter Pan e Wendy non riesce dunque a darci elementi originali, ma nemmeno a distruggere la storia di per sé, come avvenuto invece per altri live action abbastanza recenti, quale il Pinocchio di Zemeckis. Non ci sono nemmeno performance scarse della CGI, così come l’Isola stessa è carina nel suo complesso. ma senza troppe location diverse l’una dall’altra.

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La maggior parte dell’azione si colloca infatti sulla Jolly Roger o nella casa sull’albero di Peter Pan, così come la nave rimane ben poco in acqua, per evitare forse brutte figure nella resa della stessa e non mostrare gli eventuali problemi produttivi legati al budget a disposizione.

Un cast giovane e alla ricerca della propria Isola

Il cast scelto per Peter Pan e Wendy è poco noto, a parte qualche volto, e che performa nei limiti della propria esperienza, come è normale che sia, e senza particolari exploit nelle loro prestazioni. A partire proprio da Wendy, interpretata da Ever Anderson, figlia di Paul Anderson e Milla Jovovich, che dimostra sicuramente la somiglianza con la madre, ma ancora, chiaramente, qualche carenza a livello di interpretazione sullo schermo. Il paragone non regge, ha ancora strada da fare, e di tempo ne ha ancora per crescere, a differenza del suo personaggio che non ne ha voglia.

Lo stesso discorso vale anche per gli altri ragazzini, senza avere particolari legami con altre star famose, mentre la performance di Jude Law nei panni di James Hook sembra rafforzare la sua recente esperienza nei panni di “adulti, troppo adulti, tendenti all’anzianità” come nel recente ruolo di un “giovane” Albus Silente nella saga di Animali Fantastici e dove trovarli.

Rimane nel complesso un ensemble di volti poco noti, scelte forse in parte opinabili per non aver regalato particolari e memorabili performance. Altra scelta poco felice è stata la scarsa cura nella riproduzione della storia, con qualche dubbio rimasto anche sulla colonna sonora, con la sola “You can fly” inserita e nient’altro.

La recensione di Peter Pan e Wendy in pillole

Un live action passabile, sicuramente sufficiente nel suo complesso e non disastroso, ma comunque non dal risultato perfetto. Peter Pan e Wendy è un film godibile, ma che pecca di tanti passi falsi compiuti nel rispetto della storia originale (e rispetto a precedenti prodotti cinematografici, come Hook – Capitan Uncino con Robin Williams). Mancano volti giovani dalle performance un minimo memorabili, Capitan Uncino riesce nel suo ruolo, ma il resto della ciurma è registicamente assente. Per non parlare delle location quasi asettiche, una CGI che fa il suo lavoro fino a un certo punto e la colonna sonora lasciata nel dimenticatoio. Peter Pan non vuole crescere ancora, in tutti i sensi.

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