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Attenzione al phishing: come evitare le truffe di San Valentino

I suggerimenti di Avira per non cadere in trappola di fronte ad e-card piene di amore e passione

Ebbene sì, San Valentino scatena la fantasia dei criminali informatici, tutti pronti ad usare il classico phishing mascherandolo con e-card piene di amore e passione. Niente panico però, per evitare di cadere in trappola basta un po’ di attenzione e i giusti consigli, come quelli di Avira.

Ecco quindi i quattro punti da tenere a mente per evitare di cadere nella trappola in un periodo in cui, come quello di San Valentino, i messaggi ingannevoli abbondano nelle caselle di posta:

  1. Hanno più informazioni su di voi rispetto al passato Le email di phishing stanno diventando sempre più mirate grazie al flusso costante di fughe di dati. Incrociando vari database di password, nomi di account, attività online e persino elenchi contatti, i criminali informatici hanno a disposizione informazioni più dettagliate che mai sui propri bersagli. Anche se non siete famosi, potreste comunque ricevere un’email di spear phishing indirizzata esclusivamente a voi.
  2. Hanno più informazioni sulle persone che “rappresentano” I messaggi di phishing stanno diventando sempre più convincenti. Non solo utilizzano un linguaggio grammaticalmente più corretto rispetto al passato, ma i criminali informatici stanno anche raccogliendo sempre più informazioni dai database hackerati per rendere i contenuti più allettanti e convincere così le vittime a fare clic. Quella che una volta era la ridicola truffa del principe nigeriano in difficoltà è ora una notifica da Dropbox o un avviso di una società SaaS. Il messaggio potrebbe perfino contenere il nome di qualcuno che conoscete veramente. Dopotutto, una e-card proveniente da un vostro contatto è molto più credibile rispetto ad una inviata da un nome sconosciuto.
  3. Ora si nascondono molto meglio di prima Dietro ai tentativi di phishing c’è un impegno notevole per sfuggire alle applicazioni di sicurezza. Per evitare il rilevamento, spesso il payload dannoso non è incluso direttamente nel messaggio di phishing che arriva nella posta. Per diffondere le informazioni invece, vengono utilizzati nuovi canali di distribuzione, come le app di messaggistica istantanea. E dal momento che i software di sicurezza spesso filtrano le pagine di phishing dannose, i criminali informatici stanno utilizzando sempre più siti web legittimi, ma compromessi, per distribuire i malware.
  4. Solo voi potete (non) abboccare all’amo La variabile di sicurezza numero uno quando si tratta di tentativi di phishing è il proprietario del dispositivo: voi. Migliorare la vostra sicurezza richiede una sana dose di scetticismo e di conoscenze di tecnologia:
    • Siate prudenti: se qualcosa nel messaggio sembra strano, anche se conoscete il mittente, non cliccate.
    • Passate il cursore del mouse sopra il link per rivelare il vero URL. Se il nome è diverso da quello indicato, stateci alla larga.
    • Fate una verifica: se non siete sicuri di un link o di un indirizzo, usate il browser web per cercarlo.
    • Tenete sotto controllo il vostro dito quando navigate: guardate, pensate e solo dopo cliccate.

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