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Pinterest permette ai dipendenti di denunciare pubblicamente molestie e discriminazioni

Nei mesi passati Pinterest è stata al centro di non poche polemiche per via delle accuse di discriminazione sul luogo di lavoro da parte di alcuni dipendenti dell’azienda. Tra tutti, è impossibile dimenticare il nome di Ifeoma Ozoma, che lo scorso anno ha accusato la società di razzismo e sessismo. L’ex dipendente, infatti, ha contribuito alla stesura del Silenced No More Act della California. Si tratta di un disegno di legge che svincolerebbe i lavoratori dagli accordi di non divulgazione nei casi in cui questi abbiano subito discriminazioni. E di tutta risposta Ben Silbermann, CEO di Pinterest, ha dichiarato che la sua compagnia adotterà i principi descritti nella proposta legislativa sostenuta da Ifeoma.

Pinterest non terrà più conto degli accordi di non divulgazione in caso di discriminazione dei dipendenti

In questi giorni LeMia Jenkins, responsabile globale delle comunicazioni dell’azienda, ha dichiarato che Pinterest “non richiederà ai dipendenti di firmare accordi che impedirebbero loro di parlare delle loro esperienze personali“. Questo riguarderebbe però soltanto dettagli legati alla vita sul luogo di lavoro, e non eventuali segreti commerciali o informazioni aziendali riservate. Non a caso, la notizia arriva lo stesso giorno in cui Ifeoma Ozoma ha pubblicato un articolo sul New York Times.

Per molto tempo ho esitato a parlare dei problemi che ho riscontrato in Pinterest. Non volevo essere citata in giudizio e speravo che la società facesse la cosa giusta e affrontasse le disuguaglianze salariali e le ritorsioni che ho dovuto affrontare. Ma non è stato così“. Così si legge nell’articolo dell’ex dipendente che, insieme alla collega Aerica Shimizu Banks, la scorsa estate ha accusato la compagnia di sessismo e razzismo.

Dal canto suo, invece, il CEO Ben Silbermann ha pubblicato una nota a sostegno del disegno di legge Silenced No More Act. “Indipendentemente da ciò che accade nella legislatura, indipendentemente dal fatto che il disegno di legge vada avanti o meno, adotteremo le politiche alla base della proposta di legge“. Un’affermazione davvero notevole, se consideriamo che Silbermann è stato il primo ad essere accusato di aver creato un ambiente di lavoro tossico.

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Chiara Crescenzi

Editor compulsiva, amante delle serie tv e del cibo spazzatura. Condivido la mia vita con un Bulldog Inglese, fonte di ispirazione delle cose che scrivo.

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