La recensione di PlayStation VR 2: è definitivo!

PlayStation VR 2 sta arrivando.
La data d’uscita prevista è il 22 febbraio quindi sì, manca poco meno di una settimana. Qualcuno l’ha preordinato dopo l’annuncio ufficiale, qualcuno si è convinto dopo le anteprime, altri aspettano scettici le recensioni e le prove estensive per capire se valga la pena affiancare il nuovo visore per la realtà virtuale di Sony alla console più cercata dell’ultimo biennio. Perché sì, PS VR 2 è il visore di PlayStation 5, e solo di PlayStation 5. Un visore da 599,99 €.
Vale la pena acquistarlo? È davvero rivoluzionario rispetto al suo predecessore?
Dopo giorni di test, siamo pronti a rispondere alla vostre domande in questa attesa recensione di PS VR 2.

La recensione di PlayStation VR 2

PlayStation VR 2 è uno degli oggetti tecnologici più belli che ci sia capitato di recensire nell’ultimo periodo.
In questi 6 anni, quelli che lo separano dal lancio del primo PS VR, Sony ha fatto passi da gigante, alzando l’asticella e realizzando un prodotto che vi lascerà a bocca aperta, sia che siate dei veterani o neofiti di questa tecnologia.
Non da solo però: per godere a pieno dell’esperienza è necessario un titolo che ne mostri tutte le potenzialità, come Horizon Call of The Mountain.
Andiamo però con ordine.

PlayStation VR 2: la data d’uscita

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Come anticipato PlayStation VR 2 uscirà il 22 febbraio 2023.
Se ha già catturato la vostra attenzione, sappiate che potete già preordinarlo.

PlayStation VR 2: il prezzo

PS VR 2 è in vendita a 599,99 €.
E sì, questo significa più della versione precedente, arrivata sul mercato alla fine del 2016 a 399,99 €.
Vuol dire anche che costa più di PS5 ma il prezzo, ve lo anticipiamo subito, è ampiamente giustificato dalle novità introdotte con questo modello.

Com’è fatto?

Innanzitutto in confezione trovate tutto il necessario: il visore vero e proprio, due controller – che vanno finalmente a sostituire i PlayStation Move -, le cuffie stereo in-ear ad incastro e il cavo USB-C per collegarlo alla console.

L’headset riprende a pieno l’estetica di PS5, con elementi bianchi e neri e linee moderne e minimali. Sulla parte frontale troviamo 4 fotocamere che, come accade sui visori della concorrenza, aiutano a scansionare l’ambiente e tracciare lo spazio. Non abbiamo più bisogno quindi di PlayStation Camera, tutto viene gestito in autonomia dal visore, riducendo hardware, cavi e ingombri.
Tra le novità troviamo anche un tasto che attiva una specie di modalità “trasparenza” che vi permette di vedere l’ambiente attorno, magari per cercare i controller o vedere in che punto della stanza vi trovate. In sostanza basta un click per passare dalla realtà virtuale a quella aumentata.
A disposizione avete anche una rotella per allargarlo e stringerlo, cosa che gli consente di adattarsi a qualsiasi tipo di testa.
Il comfort? All’inizio dovete capire come indossarlo perché potrebbe sembrare scomodo e pesarvi sul naso ma se lo indossate nel modo corretto, cioè con la parte posteriore parecchio in basso, vi accorgerete che il visore si regge da solo. In questo modo potete usarlo per parecchio tempo senza provare fastidio. E sì, vale anche per chi porta gli occhiali.

Questa però è la parte che vediamo. Nascosti ai nostri occchi – almeno fino a quando non indossiamo PS VR 2 – ci sono 2 display OLED con risoluzione 4K per ogni occhio, un valore quattro volte superiore al primo PlayStation VR. Abbiamo anche l’HDR e i 120 fps, oltre alla possibilità di modificare la distanza tra le lenti per adattarlo alle proprie esigenze.
Fa la sua comparsa anche la tecnologia di tracciamento dell’occhio che verrà principalmente implementata in giochi co-op.

I controller riprendono a loro volta il design di visore e console, risultando moderni seppur non originalissimi. Si impugnano facilmente dal lato giusto anche senza vederli e hanno una specie di cerchio protettivo attorno, così anche se vi scontrate con qualche oggetto nella stanza non vi fate male.

Come funziona?

Non dovete avere particolari skill per configurare PlayStation VR 2.
Una volta collegato alla console con il cavo USB-C, lo accendete e parte il setup guidato. Se sbagliate qualcosa, non preoccupatevi: andando nel menù degli accessori potrete rivedere le impostazioni con calma, adattandole al vostro salotto, divano o mood della giornata.

Potete scegliere se giocare seduti oppure in piedi. Da seduti l’area di gioco è definita e molto piccola. Vi ritroverete dentro a un cilindro dal quale non potrete uscire. Se lo fate, il gioco vi avviserà che siete fuori e vi chiederà di tornare nella posizione iniziale.
Se invece deciderete di giocare in piedi, assisterete a una magia. Prima vi chiederà di scansionare l’ambiente con le fotocamere e poi con i controller potrete aumentare o diminuire l’area di gioco a vostro piacimento.

PlayStation VR 2: giochi disponibili al lancio

“Eh ma non lo compro adesso per giocare solo ad Horizon.“
Giusto, ma in realtà i giochi disponibili al lancio sono più di 30. Attenzione, non tutti vantano lo stesso livello di ottimizzazione di Call of the Mountain, anche perché alcuni nascono come adattamenti di titoli gà usciti su altre piattaforme.

Di seguito la lista completa:

• After the Fall (Vertigo Games)
• Altair Breaker (Thirdverse)
• Before Your Eyes (Skybound Interactive)
• Cities VR (Fast Travel Games)
• Cosmonious High (Owlchemy)
• Creed Rise to Glory: Undisputed Edition (Survios, finestra di lancio)
• The Dark Pictures: Switchback (Supermassive, finestra di lancio)
• Demeo (Resolution Games)
• Dyschronia: Chronos Alternate (MyDearest Inc., Perp Games)
• Fantavision 202X (Cosmo Machia, Inc.)
• Gran Turismo 7 (aggiornamento gratuito per la versione PS5 di GT7)
• Horizon Call of the Mountain (Firesprite, Guerrilla)
• Job Simulator (Owlchemy)
• Jurassic World Aftermath (Coatsink)
• Kayak VR: Mirage
• Kizuna AI – Touch the Beat! (Gemdrops, Inc.)
• The Last Clockwinder (Pontoco/Cyan Worlds)
• The Light Brigade (Funktronic Labs, l’acquisto include entrambe le versioni PS VR e PS VR2)
• Moss 1 e 2 Remaster (Polyarc)
• NFL Pro Era (StatusPro, Inc., aggiornamento gratuito su PS VR2)
• No Man’s Sky (Hello Games, finestra di lancio)
• Pavlov VR (Vankrupt)
• Pistol Whip (Cloudhead)
• Puzzling Places (Realities.io, aggiornamento gratuito)
• Resident Evil Village (Capcom, aggiornamento gratuito per la versione PS5 di RE Village)
• Rez Infinite (Enhance)
• Song in the Smoke (17 Bit)
• STAR WARS: Tales from the Galaxy’s Edge (ILMxLab)
• Synth Riders (Kluge Interactive, aggiornamento gratuito)
• The Tale of Onogoro (Amata K.K)
• Tentacular (Devolver)
• Tetris Effect (Enhance)
• The Walking Dead: Saints & Sinners: Ch. 2: Retribution (Skydance, finestra di lancio)
• Vacation Simulator (Owlchemy)
• What the Bat? (Triband)
• Zenith: The Last City (Ramen VR, aggiornamento gratuito)

PlayStation VR 2 recensione: la prova sul campo

Le doti tecniche di questo PS VR2 sono indiscutibili: la differenza con la versione precedente è strabiliante. L’immagine è nitida, la messa a fuoco perfetta e, con il gioco giusto, la sensazione di immersività è totale senza mai essere straniante.

Sì ma qual è il gioco giusto?

Noi l’abbiamo provato con 3 giochi: Horizon Call of the Mountain, Star Wars: Tales from the Galaxy’s Edge – che nasce per Oculus Quest – e Moss Book II.

Star Wars ci ha fatto venire la motion sicknes – o cinetosi, se vogliamo essere forbiti – dopo pochi minuti di gioco, cosa che ci ha obbligati ad abbandonarlo. Difficile capire il motivo vero e proprio ma parte della colpa possiamo attribuirla ai controlli per lo spostamento che si basano sul teletrasporto.

Moss Book II è un giochino molto rilassante in cui si è sia giocatori che spettatori. Non utilizza a pieno le potenzialità di PS VR 2 ma è perfetto per chi vuole qualcosa che richieda poco sforzo e non causini spiacevoli conseguenze.

Il vero fiore all’occhiello però è Horizon Call of the Mountain.
Si tratta di una side story di Horizon in cui vi ritroverete a impersonare Rayas, un ex soldato carja caduto in disgrazia nonché abilissimo scalatore. La missione? Arrampicarvi moltissimo e combattete un marea di macchine ostili. Incontrerete poi Aloy così come altri volti familiari oltre a nuovi amici e nemici.
Non vogliamo però spoilerarvi la storia ma piuttosto raccontarvi com’è il titolo.
Appena avvierete il gioco, sarete travolti da una sensazione di stupore. L’ambiente è vero, vivido, a fuoco… sembra davvero di essere lì.
I comandi sono nuovi ma intuitivi, basati su gesti che fareste nella vita vera per compiere le medesime eccezioni. Fa eccezione solo la camminata che si basa unicamente sul movimento delle braccia, un’intuizione geniale capace di ingannare il nostro cervello per ridurre al minimo e spesso eliminare la famigerata e temutissima motion sicknes.
Tutto poi è studiato per essere graduale, dandovi i tempi giusti per prendere confidenza con i controlli.
Per scoccare una freccia, ad esempio, basta prenderla dalla faretra dietro la schiena e scoccare come come fareste nella vita vera mentre per scalare dovete aggrapparvi e tirarvi su…
È fisico, è coinvolgente e più si prosegue con il gioco e più si acquisisce confidenza.

Si nota quindi come gli sviluppatori finalmente abbiano capito come creare giochi VR senza far stare male i giocatori, facendoli entrare in un nuovo mondo senza farli sentire spaesati.

Horizon call of the Mountain è una goduria per gli occhi, bello colorato, immersivo e ottimamente integrato con movimenti che eseguiremmo naturalmente nella realtà. Di bug evidenti non ne abbiamo riscontrati nonostante la nostra versione non abbia ancora ricevuto – per ovvi motivi – la patch del day one.

Insomma il SUO primo gioco – disponibile al lancio di PS VR 2 – apre nuovi orizzonti per il gaming in realtà virtuale, nuovi scenari forse più maturi rispetto al passato complice anche uno sviluppo più consapevole da parte degli studi.

La recensione di PlayStation VR 2: conclusione

Adesso la domanda è una sola: vale la pena di spendere 650 euro per PlayStation VR 2 + Horizon Call of the Mountain? Sì, senza paura di sbagliare. L’esperienza di gioco è davvero incredibile, capace di far assaporare quella che secondo noi dovrebbe essere la vera realtà virtuale: immersiva, sbalorditiva, fisica.
Horizon poi è solo il primo esperimento, non osiamo immaginare cosa potrebbe arrivare nel prossimo futuro.

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