Strava, app usatissima per tenere traccia di corse, pedalate e altre attività sportive, ha annunciato una drastica revisione delle sue politiche di condivisione dati fitness. La piattaforma, che conta oltre 100 milioni di utenti in tutto il mondo, introdurrà restrizioni significative all’accesso delle applicazioni di terze parti a partire da gennaio 2025.
Nuove restrizioni per la privacy dei dati fitness su Strava
La modifica più rilevante riguarda l’accesso alle API della piattaforma. Le app di terze parti non potranno più accedere liberamente ai dati degli utenti Strava, ma dovranno sottostare a un processo di verifica più rigoroso.
Gli sviluppatori dovranno ora pagare una quota minima di 200 dollari all’anno per accedere alle API. Inoltre, Strava ha stabilito un limite massimo di 100.000 richieste API al mese per ogni applicazione.
La decisione arriva in un momento di crescente attenzione alla protezione dei dati personali. Strava ha dichiarato che queste modifiche mirano a garantire una maggiore sicurezza per gli utenti e a prevenire l’uso improprio dei dati di allenamento.
Come commenta The Verge, le nuove politiche potrebbero avere un impatto significativo sulle piccole app e sui servizi che si basano sui dati di Strava. Molti sviluppatori indipendenti potrebbero trovarsi costretti a rivedere i propri modelli di business o ad abbandonare completamente l’integrazione con la piattaforma.
Strava spiega di “riconoscere che la nostra piattaforma ha successo per la creatività e il lavoro di sviluppatori di terze parti che costruiscono strumenti per complementare ed estendere le capacità di Strava”. Ma l’azienda ritiene che “meno del 0,1% delle applicazioni sulla piattaforma” sarà affetta da questi cambiamenti. Tuttavia, eviterà che gli sviluppatori AI addestrino i propri modelli con i dati degli utenti Strava.
La piattaforma manterrà comunque alcune funzionalità di base per l’esportazione dei dati personali, permettendo agli utenti di conservare il controllo sulle proprie informazioni di allenamento. Questi cambiamenti entreranno in vigore il 1° gennaio 2025, dando agli sviluppatori poco più di un mese per adeguarsi alle nuove politiche.
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