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La bufala della settimana: la profezia sul vaiolo delle scimmie

Le fake news sull’argomento iniziano a moltiplicarsi

Se ci permettete una piccola vanità, cari lettori, ve lo avevamo detto. O meglio, l’abbiamo sospettato la scorsa settimana, proprio in questa rubrica.

Siamo partiti da un dato, quello che dice come purtroppo i casi del vaiolo delle scimmie siano in continuo aumento. Se nell’articolo di mercoledì scorso eravamo fermi a 92 casi accertati e 28 sospetti, il bollettino dell’Organizzazione mondiale della sanità di giovedì 26 maggio segnala un forte aumento. L’OMS ha infatti parlato, nell’ultimo aggiornamento, di 257 casi confermati e 120 sospetti (ma nessun decesso).

Il punto, tuttavia, non è questo. Quanto, piuttosto, una facile profezia. Era pressoché inevitabile prevedere, infatti, come un virus nuovo (e su cui non c’è ancora una capillare informazione) avrebbe prodotto una serie di paure irrazionali. E soprattutto una cospicua diffusione di fake news.

Ed esattamente così sta accadendo. La scorsa volta abbiamo accennato a un paio di bufale nate intorno a questo virus. E ora eccoci qui a darvi conto addirittura di una profezia sul vaiolo delle scimmie.

vaiolo delle scimmie 1

La profezia sul vaiolo delle scimmie

Se mercoledì scorso abbiamo parlato di un complotto, oggi facciamo di più. Esisterebbe una profezia sul vaiolo delle scimmie.

In che senso? Nel senso che è apparsa una notizia (dapprima, pare, su L’antidiplomatico) secondo la quale tutto va ricondotto al 2021. Quando l’organizzazione Nuclear Threat Initiative, in un’esercitazione, avrebbe simulato una pandemia di vaiolo delle scimmie. Che sarebbe poi realmente iniziata il 15 maggio 2022. Come appunto avrebbe profetizzato, secondo L’antidiplomatico, il Nuclear Threat Initiative.

Il vero e il falso

Abbiamo perso il conto del numero delle volte in cui, analizzando le fake news che mirano a destabilizzare, si riscontra sempre il medesimo meccanismo. Ovvero una notizia autentica, da cui si parte per diffondere menzogne.

Certo, l’esercitazione c’è stata, ed è avvenuta il 17 marzo del 2021. Ma si è trattato semplicemente di un’esercitazione online. O meglio di una simulazione di un’ipotetica pandemia nella nazione immaginaria di Brinia. I partecipanti sono stati invitati a discutere su come poter meglio rispondere a pandemie come quella, davvero in atto, da Covid-19.

E la profezia sul vaiolo delle scimmie?

Sull’eventuale profezia sul vaiolo delle scimmie si è espresso Jaime Yassif, dottore in biofisica e vicepresidente di Nuclear Threat Initiative. Nonché tra gli organizzatori dell’evento. Yassif ha detto: “Ai fini dell’esercizio, abbiamo scelto un agente patogeno che sarebbe stato rilevante per il nostro scenario immaginario. Quindi abbiamo scelto il vaiolo delle scimmie tra le altre possibilità”.

Ed ecco come Yassif smonta la pseudoprofezia: “Il nostro esercizio virtuale si è svolto il 17 marzo 2021, quindi la data del 15 maggio 2022 è stata solo il punto di partenza della sequenza temporale dello scenario immaginario”.

La simulazione, spiega infine la vicepresidente di Nuclear Threat Initiative, ha avuto l’unico obiettivo di “attirare l’attenzione dei leader sull’urgente necessità di migliorare le capacità di prevenzione e risposta alle pandemie internazionali”.

Ma la quasi coincidenza delle date è stata un’occasione troppo ghiotta. E su tutti i social è stato diffuso un calendario “profetico” in cui il 15 maggio sarebbe scoppiata la pandemia da vaiolo delle scimmie. Come profetizzato.

L’articolo antibufala del Daily Mail

Non ci arroghiamo certo nessuna priorità. Sono molte le testate autorevoli che già hanno evidenziato come il vaiolo delle scimmie, quanto a serbatoio di bufale, rischi di diventare il prossimo Coronavirus.

Al punto che nella giornata di martedì 24 maggio il quotidiano britannico Daily Mail ha pubblicato un articolo in cui smaschera alcune delle fake news su questo virus che più stanno prendendo piede sulle piattaforme social.

Una delle bugie più gettonate nel Regno Unito, che ha dilagato soprattutto su Twitter, è quella secondo cui il vaccino AstraZeneca provocherebbe il vaiolo delle scimmie.

Non manca chi ha detto che mangiare carne aumenta la possibilità di contrarre il virus, e chi sostiene che il vaiolo delle scimmie sia fuoriuscito da un laboratorio di Wuhan.

Per alcuni, poi, il vaiolo delle scimmie è solo una “copertura” dell’herpes zoster (fuoco di Sant’Antonio) che sarebbe provocato dal vaccino anti Covid. E per altri il virus è una malattia che si trasmette attraverso i rapporti sessuali.

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La gaffe de La verità

Stupisce poi una gaffe del quotidiano La verità, secondo il quale (articolo del 28 maggio articolo a firma Patrizia Floder Ritter) il sito dell’Iss avrebbe modificato un testo, minimizzando il numero di reazioni avverse del vaccino contro il vaiolo delle scimmie.

In realtà, come riporta il sito Butac, il testo primitivo parla di 1000 persone su 1 milione che possono avere un qualche tipo di reazione al vaccino. Mentre ora si legge che “in alcuni gruppi di persone, in particolare le persone immunocompromesse, le complicanze del virus vaccinale possono essere gravi e anche mortali (in 1/milione di persone vaccinate).”

Quindi, certo che cambia la percentuale: perché prima era riferita a qualunque tipo di reazione, adesso solo a quelle gravi o mortali.

Svista redazionale o voglia di sensazionalismo? In ogni caso, una leggerezza che non fa onore al nome della testata.

Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

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Autore

  • Claudio Bagnasco

    Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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