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La prova di Acer ConceptD 7 SpatialLabs Edition: il laptop con 3D, ma senza occhiali

Abbiamo incontrato una chimera

Una chimera è, oltre che un mostro della mitologia greca, una idea senza fondamento, sogno vano, fantasticheria strana, utopia (fonte Treccani). La più grande chimera di chi si occupa di grafica, si sa, è riuscire a costruire un dispositivo in grado di visualizzare oggetti 3D senza richiedere all’utente di indossare occhiali e visori. Ieri abbiamo fatto una prova del nuovo ConceptD 7 SpatialLabs Edition di Acer e ve lo assicuriamo: la chimera era lì e l’abbiamo toccata con mano.

Una evoluzione complessa, che è arrivata a dare frutto

Di rappresentazione 3D senza l’ausilio di occhiali se ne parla oramai da molti anni; più di 15. Sono state provate nel tempo molte soluzioni tecniche, ma nessuna veramente soddisfacente per l’utilizzatore. Saltando direttamente all’ultima proposta, si usa una fitta serie di microscopiche lenti per mandare due immagini diverse all’occhio destro e al sinistro. Se ci dotiamo di un sistema di tracciamento delle pupille, è possibile prendere la mira e far percepire a ognuno dei nostri occhi solo le colonne pari o solo quelle dispari dei pixel dello schermo e quindi creare l’illusione di un oggetto in 3D. Questa tecnica era già stata utilizzata per una linea di televisori ma soffriva di due problemi. Da una parte, era necessario seguire le pupille di più spettatori contemporaneamente e questo peggiorava la resa visiva. Dall’altra, i costi erano talmente astronomici da rendere questi televisori inaccessibili al grande pubblico.

Qualcuno aveva dichiarato l’avventura terminata fino al prossimo grande salto tecnologico. Invece, oggi Acer ci ha fatto provare ConceptD 7 SpatialLabs Edition e ci siamo dovuti ricredere. È veramente un peccato, per ovvi motivi, non potervelo far vedere qui; ma credeteci se vi diciamo che gli oggetti volavano fuori dallo schermo. In una demo c’erano dei detriti che venivano verso di noi e, istintivamente, abbiamo alzato la mano per provare a intercettarne uno.

Rispetto ai tentativi precedenti, ora questa tecnologia è stata messa in un portatile (che ci segue negli spostamenti) con un prezzo già annunciato di 3800 euro e che sarà disponibile, salvo imprevisti, già a fine del 2022.

L’Hardware del ConceptD 7 SpatialLabs

prova conceptd 7 spatiallabs hardware

Si percepisce immediatamente che il ConceptD 7 SpatialLabs Edition è un portatile che si propone in fascia alta. Colore bianco, superficie satinata, linea di design e struttura solida. A guardarlo di lato, il profilo è un po’ più alto di altri laptop ma la cosa si spiega semplicemente andando a guardare la tecnologia che c’è dentro.

La CPU è un Intel Core H-series di undicesima generazione appoggiato su una scheda madre equipaggiata per la grafica con una NVIDIA GeForce RTX 3080. Di serie viene equipaggiato con 32 GB di RAM espandibili a 64 e può ospitare fino a 2TB di disco SSD. Insomma, ce n’è abbastanza anche per i creativi davvero esigenti. Tutto questo hardware, comunque, genera un sacco di calore e Acer ha dovuto progettare un sistema proprietario di raffreddamento che, obiettivamente, si dimostra anche abbastanza silenzioso.

La cosa più interessante, soprattutto per l’utilizzo professionale, è il monitor: un UHD 4K certificato PANTONE che assicura una resa cromatica decisamente fedele al risultato finale. Ciò che però fa davvero la differenza lo troviamo attorno a monitor. Sopra allo schermo è posizionata una serie di camere stereoscopiche in grado di tracciare la posizione e i movimenti degli occhi e della testa dell’utente. Questo tracciamento è ciò che permette allo schermo di mirare alle nostre pupille per generare una immagine stereoscopica. Durante le nostre prove abbiamo trovato l’aggancio delle pupille da parte del monitor abbastanza veloce: nell’arco di due/quattro secondi. Tuttavia, il mantenerci agganciati era anche leggermente suscettibile alla postura e ai movimenti un po’ bruschi.

Un target specifico, ma con prospettive di crescita

Siamo d’accordo, non tutti sono disponibili a investire 3800 euro in un portatile. Anche se la somma spaventa solo fino a un certo punto. Per un uso in ambito professionale, invece, la prospettiva cambia decisamente. Per questo motivo Acer, con questo prodotto, si rivolge principalmente a professionisti creatori di contenuti. Lo schermo del portatile può essere un valido ausilio, una volta modellato un oggetto o un ambiente, per verificare il risultato davanti a sè prima della sua realizzazione fisica. Un ingegnere può ispezionare un giunto prima della produzione e un arredatore potrà aprire una finestra sul nuovo soggiorno di un cliente.

Noi, però, non siamo molto d’accordo.

Al di la dell’evidente vantaggio in ambito modellistico e architettonico esistono, a nostro avviso, molti altri casi di utilizzo interessanti e pronti ad aprirsi nel momento in cui ci saranno dei contenuti fruibili. Facciamo giusto due esempi, senza neppure andare a scomodare il settore dei videogiochi, perché in quel caso sarebbe troppo semplice.

Formazioni professionale

La formazione continua del personale è un costo notevole per le aziende. Soprattutto nel caso della manutenzione, l’adozione di nuove apparecchiature richiede di allestire laboratori costosi e organizzare le trasferte del personale. Con l’ausilio di un portatile come il ConceptD 7, la formazione può essere fatta da casa vedendo l’apparato e manipolardo una sua copia digitale. Gli ambiti interessati sono molteplici e possono spaziare dall’idraulica all’orologeria, alla robotica fino all’addestramento di un artificiere che disinnesca una bomba.

E-commerce per beni di lusso

Il mercato dei beni di lusso, soprattutto in ambito moda, guarda con molto interesse al digitale. Soprattutto perché rende un più accessibili (e vendibili) prodotti come scarpe, borse, gioielli e simili. Siamo tutti d’accordo che se dobbiamo comprare una borsa molto costosa vederla in 3D e poterla girare è decisamente più informativo e rassicurante che non guardare un’immagine. Inoltre, questo può avvenire a casa nostra ma anche presso un rivenditore, che può quindi farci visionare della merce senza necessariamente averla in magazzino.

Qualcuno ha parlato di videogiochi?

prova conceptd 7 spatiallabs games

I videogiochi vanno quasi a essere una applicazione scontata su una piattaforma come il ConceptD 7 SpatialLabs Edition. Acer se la gioca bene creando da subito una forte collaborazione con Epic Games: l’azienda dietro Unreal Engine. Infatti, già nel maggio 2021 Acer aveva lanciato il programma SpatialLabs per Unreal Engine. In tempi più recenti, con il lancio di questo laptop, ha stato introdotto anche SpatialLabs Developer. Tramite quest’ultimo, gli sviluppatori possono accedere a una serie di strumenti, tra cui plug-in specifici per Unreal Engine e il supporto a Ultraleap Hand Tracking per il tracciamento della posizione delle mani. Il tracciamento delle mani, che purtroppo non siamo riusciti a provare, potrebbe aprire le porte allo sviluppo di interfacce cosiddette naturali.

L’integrazione con Unreal Engine è già a uno stadio abbastanza avanzato. Infatti, durante una demo non interattiva, era possibile spostare la testa per osservare la scena in 3D da prospettive diverse.

La prova di ConceptD 7 SpatialLabs Edition in sintesi

Provare ConceptD 7 SpatialLabs Edition è come minimo un’esperienza che lascia il segno. La tecnologia ci ha dato decisamente l’impressione di essere robusta dal punto di vista hardware e matura come qualità del risultato visivo finale. Il prezzo proposto al pubblico non lo rende particolarmente appetibile per l’uso domestico ma può esserlo molto, a nostro parere, per un’utenza professionale. Inoltre, riuscendo a superare una prima fase in cui c’è bassa disponibilità di contenuti, si possono vedere all’orizzonte una serie di ambiti applicativi molto interessanti.

Il ConceptD 7 SpatialLabs Edition potrebbe già diventare disponibile il prossimo inverno. Se ne avete la possibilità, andatelo a provare.

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Dario Maggiorini

Un boomer con la passione dei videogiochi fin dai tempi di rogue e nethack. Alla fine sono riuscito a farne un lavoro sospeso tra Techprincess e l'accademia. Ho speso gran parte della mia vita a giocare, il resto l'ho sprecato.

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