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Qatar 2022 – Il racconto: la cerimonia d’apertura e il flop dei padroni di casa

Qatar 2022 comincia con la sconfitta dei padroni di casa per mano dell'Ecuador.

Dopo una lunga attesa segnata da discussioni e riflessioni che hanno accompagnato l’organizzazione di questi Mondiali, ha finalmente preso il via Qatar 2022 presso l’Al Bayt Stadium di Al Khor. Lo ha fatto con una cerimonia d’apertura dalla messa in scena suggestiva e colma di retorica, con ripetuti inviti alla pace e alla fratellanza dei popoli. Messaggi condivisibili e lodevoli, che ci auguriamo che lo stesso Qatar inizi a seguire da oggi, lasciandosi alle spalle un recente passato contrassegnato da morti sul lavoro, mancato rispetto dei diritti umani e inaccettabili attacchi alla comunità LGBTQ+.

Ad accompagnare lo spettacolare show di luci e bandiere è stato il celebre attore statunitense Morgan Freeman, che prima ha prestato la sua voce a un’emozionante video sullo squalo balena del Qatar, e poi si è intrattenuto col giovane youtuber disabile qatariota Ghanim Al-Muftah. Fra le parole pronunciate dall’interprete spiccano soprattutto le frasi «Quel che ci unisce, ora, è più importante di quello che ci divide», «Con il rispetto reciproco possiamo vivere insieme» e «Con la tolleranza e il rispetto possiamo vivere sotto un unico tetto». Messaggi che speriamo vivamente che non cadano nel vuoto.

La cerimonia di apertura, con un pizzico di Italia

Nel corso della cerimonia di apertura di Qatar 2022 c’è stato spazio per un’esibizione di Jeon Jung-kook dei BTS e per un momento amarcord con protagonista quello che sarebbe poi diventato l’emiro del Qatar, impegnato in un’improvvisata partitella di calcio sulla sabbia nel pieno degli anni ’70. Spettacolare poi il momento dell’ingresso in campo di La’eeb, simpatica mascotte di Qatar 2022 dalla forma di kefiah e vagamente somigliante a Casper, celebre fantasmino protagonista dell’omonimo film.

La cerimonia ha inoltre riservato al pubblico un medley di alcuni inni dei mondiali precedenti, fra cui gli indimenticabili La copa de la vida di Ricky Martin e Waka Waka (This Time for Africa) di Shakira. Qua e là si è visto anche qualche pezzettino di Italia, rappresentata dall’iconica mascotte di Italia ’90 Ciao e dagli sbandieratori del Palio del Niballo di Faenza, vera e propria eccellenza nostrana. All’Italia è toccato anche l’onore e l’onere di offrire la terna arbitrale della partita di apertura Qatar-Ecuador. A dirigere il match è stato il celebre fischietto Daniele Orsato, coadiuvato da Ciro Carbone e Alessandro Giallatini.

Qatar 2022: i padroni di casa sconfitti all’esordio

C’era molta curiosità per l’esordio dei padroni di casa, protagonisti di una rapida evoluzione calcistica negli ultimi anni, che li ha portati addirittura a primeggiare nella Coppa d’Asia 2019. Una crescita frutto di una sapiente programmazione, ma anche di naturalizzazioni particolarmente furbe e oculate, capaci di alzare notevolmente il tasso tecnico della squadra.

Chi ipotizzava che il Qatar potesse dare filo da torcere all’agguerrito Ecuador nella partita inaugurale si è dovuto ben presto ricredere. La nazionale qatariota ha palesato evidenti limiti tecnici, tattici e atletici, subendo dopo appena due minuti il primo gol di Enner Valencia, poi annullato per un fuorigioco millimetrico. Il 33enne capitano ecuadoriano ha però avuto l’opportunità di rifarsi con gli interessi, segnando la doppietta che ha fissato il risultato finale sul 2-0. Con questo exploit, Enner Valencia si conferma il miglior marcatore dell’Ecuador ai mondiali: erano state sue anche le tre reti segnate dalla nazionale sudamericana ai Mondiali 2014, ultima apparizione della selezione nella massima rassegna calcistica mondiale.

Con questo risultato, il Qatar ottiene un poco ambito record: per la prima volta, la nazione ospitante di un Mondiale ha perso il match inaugurale. Un dato statistico che passa comunque in secondo piano rispetto alla prestazione fornita dalla selezione qatariota, mai in partita e limitata a due misere palle gol a incontro già ampiamente compromesso. Per l’Ecuador arrivano 3 meritatissimi punti e un sorriso a denti stretti: considerando la pochezza dimostrata dal Qatar e le tante occasioni da gol sprecate, lo scarto di due sole reti potrebbe essere penalizzante in ottica qualificazione. L’Olanda e i Campioni d’Africa del Senegal potrebbero infatti battere i padroni di casa con uno scarto ben più ampio, mettendo in serie difficoltà gli ecuadoriani.

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Marco Paiano

Tutto quello che ho imparato nella vita l'ho imparato da Star Wars, Monkey Island e Il grande Lebowski. Lo metto in pratica su Tech Princess.

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