Quando parliamo di portatili, oggi, sappiamo di avere a che fare con un ventaglio di opzioni molto ampio. Ci sono modelli economici o costosi, per il gaming oppure per l’uso da ufficio, piccoli o ingombranti, e potremo andare avanti molto a lungo. C’è però una caratteristica della quale si discute poco: se il portatile cerca di portare della innovazione. E non stiamo parlando di usare un processore o una scheda grafica più moderni, perché sarebbe giusto seguire la tecnologia che evolve. Innovazione vuol dire divergere dagli standard e proporre qualcosa di nuovo. E questo è ciò che ASUS sta facendo con la sua linea Zenboook Duo. Con il secondo modello, lo Zenbook Pro 14 Duo che abbiamo provato per questa recensione, ASUS capitalizza l’esperienza fatta e alza la posta con uno schermo OLED dai colori incredibili e delle prestazioni di fascia molto alta.
La recensione di ASUS Zenbook Pro 14 Duo OLED
Lasciamo temporaneamente perdere la questione del doppio schermo, di cui parleremo tra poco. Se andiamo a vedere le specifiche tecniche, ci troviamo di fronte a un hardware di alto livello. ASUS ci sta chiaramente proponendo un portatile pensato per un uso intenso di multimedia e in grado di sostenere carichi di lavoro consistenti. Certamente si tratta di una macchina a uso professionale o comunque per utenti molto esigenti.
Può essere usato molto bene come portatile da gaming, ma non ce la sentiamo di classificarlo come un puro portatile da gaming.
La dotazione hardware di ASUS Zenbook Pro 14 Duo OLED
Nella tabella che segue, per favorire la leggibilità, indichiamo solo i valori del modello di punta, che è anche quello che noi avevamo in prova per la recensione.
Sistema Operativo | Windows 11 Home |
Processore | Intel® Core™ i9-12900H a 2.5 GHz |
Scheda video | Intel® Iris Xe Graphics NVIDIA® GeForce® RTX™ 3050 Ti |
Display | 14.5 pollici, 2.8K (2880 x 1800) OLED 16:10 HDR Certificato VESA True Black 500 con validazione Pantone (secondario) 12.7 pollici ScreenPad™ Plus (2880 x 864) IPS |
Memoria | 32 GB |
Dischi | 1TB M.2 NVMe™ PCIe® 4.0 Performance SSD |
Porte di I/O | 1x USB 3.2 Gen 2 Type-A 2x Thunderbolt™ 4 supports display / power delivery 1x HDMI 2.1 1 x Jack Audio da 3,5 mm combo Micro SD Express 7.1 card reader |
Webcam | 1080p FullHD camera |
Rete | Wi-Fi 6E(802.11ax) (Dual band) 2*2 + Bluetooth 5 |
Peso | 1.75 kg |
Dimensioni (L x P x H) | 32.35 x 22.47 x 1.79 cm |
Leggendo le specifiche, quello che ci è balzato all’occhio non è stato tanto l’hardware (tutto di ultima generazione) quanto il rapporto tra potenza di calcolo e dimensioni. Infatti, a nostra esperienza è piuttosto raro trovare un portatile con tutti questi cavalli potenza che non sia anche eccessivamente ingombrante e pesante. L’ASUS Zenbook Pro 14 Duo OLED non si può dire un tablet o un superleggero, ma l’abbiamo trovato decisamente più maneggevole di quanto ci aspettassimo.
Un display OLED ha sempre il suo perché
È difficile farlo vedere in una fotografia, che poi sarà forse visualizzata su uno schermo che potrebbe fare uso di un’altra tecnologia. Un display OLED bisogna averlo davanti a se per poterlo apprezzare. Certo, siamo ancora in pieno “effetto wow!”, perché i portatili che montano uno schermo OLED HDR sono ancora pochi e la differenza si vede tantissimo. Tuttavia, se siete dei creatori di contenuti, una rappresentazione dei colori così vivida e con una certificazione Pantone ha sicuramente un grande valore aggiunto. Se, invece, avete la passione del gaming, non c’è bisogno che vi raccontiamo noi il risultato finale.
Oltre a essere OLED, lo schermo principale è anche un 2.8K (2880×1800) e touch. Per cui non solo per i colori, ma anche dal punto di vista della qualità dell’immagine siamo ben coperti.
Estetica e Materiale
Al tatto si capisce subito che il portatile è di buona fattura e costruito con materiale di qualità. Non siamo in presenza di un case di metallo, perché se no peserebbe troppo, ma la plastica sembra parecchio resistente e Il nero leggermente opaco a cui ASUS ci ha oramai abituati è molto elegante. La cerniera del monitor ci sembra da subito molto solida. Anche il meccanismo che rialza leggermente lo schermo secondario scorre molto bene su perni totalmente in metallo.
Aprendo il coperchio vediamo tutto lo spazio occupato. Il display principale, lucido, ha un bordo molto sottile. La parte piana è occupata per metà dallo schermo secondario e per metà dalla tastiera. Il touchpad è stato collocato sul lato destro, sacrificando giusto un minimo la dimensione dei tasti. Purtroppo, questo non lascia spazio per appoggiare i polsi ma, essendo la tastiera arretrata rispetto a una situazione standard, non risulta essere un problema. È sufficiente allontanare il portatile di dieci centimetri rispetto alla posizione a cui siamo abituati ora, e tutto torna naturale.
La tastiera, al tocco, ci ha subito dato molta soddisfazione ed è in linea con la solidità del resto del dispositivo. Anche grazie alla corsa breve, la digitazione risulta una esperienza molto piacevole.
Nel complesso, il portatile è solido e compatto. Relativamente facile da trasportare e con un ottimo design. Questo, e il doppio schermo non lo fanno sicuramente passare inosservato in un riunione di lavoro o a un LAN-party.
Un portatile con due schermi
Andiamo ora a toccare la caratteristica distintiva della linea Zenbook Duo: il doppio display. Dal punto di vista tecnico, se dobbiamo essere onesti, non c’è molto da dire: è come avere un secondo monitor sempre attaccato. Questo ha sicuramente molti aspetti positivi, perché viene riconosciuto e configurato da Windows senza bisogno di driver o software aggiuntivi. Sulla tastiera è anche presente un tasto hardware per accenderlo e spegnerlo secondo necessità.
Quanto detto, però, non è nulla di eccessivamente nuovo. Molti di noi sono già abituati a lavorare con un portatile usando anche uno schermo esterno e ci si aspetta che le cose funzionino. Anche qui possiamo gestire le risoluzioni separatamente e spostare finestre da uno schermo all’altro. Certo, è vero, non è molto comune avere uno schermo esterno touch; ma per noi non è questo il punto.
Il punto è che se lo consideriamo solo uno schermo esterno, allora stiamo sbagliando, e anche parecchio.
Non uno schermo secondario, ma l’estensione della tastiera
Se lo consideriamo un’aggiunta allo schermo principale, lo schermo secondario è semplicemente piccolo e scomodo. Tra l’altro, non ha neppure la stessa resa grafica per dare l’impressione di continuità e, a causa della diversa densità dei pixel, bisogna anche mettersi un po’ d’impegno se volete che le finestre abbiamo la stessa dimensione su entrambi i monitor.
In realtà, lo schermo secondario non è l’estensione dello schermo principale, ma della tastiera. Infatti, anche lo schermo secondario reagisce al tocco. Inoltre, è leggermente più ruvido di quello principale per darci una migliore esperienza tattile. In più, Il portatile arriva con in dotazione uno stilus per cui possiamo usarlo per disegnarci sopra.
A questo punto, immaginate di avere una tastiera molto più grande in cui la parte inferiore è fissa (con i tasti) e la parte superiore cambia in base a quello che state facendo. Possiamo così avere tasti che cambiano in base alla situazione e controlli che scorrono e ruotano. SI può usare per scrivere o disegnare e possiamo personalizzarla come ci pare. Tutto quanto è raggiungibile mandando la mano avanti di pochi centimetri e, cosa da non sottovalutare, senza andare a modificare l’interfaccia sul monitor principale.
Dal nostro punto di vista, questa è l’innovazione vera e forte portata da ASUS Zenbook Pro 14 Duo OLED: rendere più potente e versatile la tastiera, non il video. E, una volta capito, abbiamo visto tutto in una prospettiva decisamente diversa. Pensate, ad esempio, a quanti e quali utilizzi si possono avere con software di editing multimediale, pannelli di controllo per dispositivi esterni, o anche solo videogiochi.
La difficoltà in questo momento, non lo nascondiamo, è trovare del software che faccia uso di una estensione digitale della tastiera. Tuttavia, secondo noi, se lo uno schermo touch secondario dovesse diventare un trend, è solo questione di tempo.
Ergonomia
Dal punto di vista dell’usabilità, lo Zenbook Pro 14 Duo OLED che abbiamo visto in questa recensione è un gran bel portatile. La tastiera è piacevole al tatto e i tasti hanno una corsa breve e precisa. Il touchpad non è dove siamo abituati a trovarlo, ma la collocazione sulla destra lo rende concettualmente un surrogato del mouse. Purtroppo il touchpad è un po’ piccolo, ma è stato evidentemente pensato come ripiego quando si è in viaggio. Mouse e schermo touch sono palesemente il sistema di interazione attorno al quale questo portatile è stato pensato. Tant’è vero che la tastiera ci mette a disposizione un tasto per trasformare lo schermo secondario i un grande touchpad per quando abbiamo bisogno di lavorare con precisione.
Quello dell’ergonomia però, è sempre un punto complicato da affrontare. Soprattutto perché gli utenti hanno la propensione a soffermarsi sulle cose che non funzionano, su ciò che non è come lo vorrebbero. Se una cosa è progettata bene tendiamo a usarla in modo naturale e basta, senza grandi elogi.
Se proprio dobbiamo attribuire un difetto allo Zenbook Pro 14 Duo, è che è costretto a mettere troppe funzionalità in uno spazio molto ristretto. Questo succede non per incapacità di chi fa il prodotto ma, semplicemente, a volte è troppo difficile trovare l’incastro giusto tra ottimizzazione tecnologica e usabilità. Nel nostro caso, questo ci ha fatto riscontrare tre piccole scomodità di uso.
Se, invece, c’è da segnalare un pregio, ci va di mettere in risalto che il sistema di raffreddamento è molto silenzioso ed efficiente. È vero che si tratta di un aspetto tecnico, ma mi assicuriamo che lavorare senza avere ne un elicottero di sottofondo ne una piastra rovente sulle ginocchia (come invece ci è capitato in altre occasioni) è un grande valore aggiunto per l’esperienza utente.
Spazio di presa limitato
Sulla superficie interna tutto lo spazio è stato sfruttato. Rimangono solo pochi millimetri sui bordi. Aprendo il portatile, se avete delle mani non minuscole, è molto probabile che si vada a toccate qualcosa tra tastiera, video (touch) o touchpad. Questo fa si che se windows è impostato per non chiedere la password quando esce dallo stan-by, potrebbero succedere cose impreviste. La soluzione però è semplice, impostare Windows Hello per il riconoscimento facciale ogni volta che apriamo il coperchio può risolvere il problema senza complicarci eccessivamente la vita.
Tastiera attaccata allo schermo touch
Sempre parlando di spazio, abbiamo già detto che lo schermo secondario è pensato anche come una estensione della tastiera. Il prezzo da pagare, però, è pochissimo spazio tra questo e la prima fila di tasti. Capiterà sovente, mentre vi abituate a usare la tastiera, di toccarlo inavvertitamente perdendo il focus sulla finestra corrente. Con un po’ di pratica la cosa si risolve, ma nelle prime ore di uso non siamo siamo stati propriamente entusiasti. A nostro parere, questo si potrebbe anche risolvere mettendo a disposizione un modo veloce (un tasto hardware?) per attivare e disattivare la funzionalità touch.
Collocazione dell’USB per il mouse
L’ultimo difetto ergonomico è, invece, sotto la tastiera. Il portatile presenta una solo posta USB standard (tipo A, dove attaccare il mouse, per intenderci) ed è sul lato destra. Inoltre, siccome le ventole prendono spazio sotto il monitor secondario, è anche un po più arretrata del solito. Questo vuol dire che, se non siete mancini e usate un mouse con il cavo, andrete facilmente a sbattere contro il connettore. Volgendola in positivo, può diventare una buona occasione per regalarsi un nuovo mouse wireless insieme al portatile.
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Alimentazione e batteria
Spesso, quando si ha tutta questa potenza sotto il cofano, non ci facciamo grandi illusioni relativamente alla durata delle batterie. In passato ci è capitato spesso; per cui, per certi portatili, non lo consideriamo quasi più un difetto significativo. L’ ASUS Zenbook Pro 14 Duo OLED, invece, è riuscito a stupirci. Senza alimentazione, facendone un uso misto da ufficio, usando la rete e guardando video abbiamo osservato una autonomia tra le quattro e le cinque ore. C’è chi fa di meglio, ma sicuramente non con quella potenza di calcolo.
Ciò che invece non si discosta dallo standard, purtroppo, è l’alimentatore piuttosto ingombrante con connettore a barilotto. Quindi, non USB-C. Teniamo quindi contro di un po’ di spazio extra nella borsa.
La recensione di ASUS Zenbook Pro 14 Duo OLED in sintesi
L’ASUS Zenbook Pro 14 Duo OLED di cui abbiamo appena fatto la recensione è sicuramente un portatile mozzafiato. Offre ottime caratteristiche tecniche in un contenitore relativamente leggero e poco ingombrante. A questo unisce all’innovazione di avere un doppio schermo di cui uno può essere visto come una naturale estensione della testiera, cambiando il nostro modo di interagire con il software. Purtroppo, questa densità di funzionalità crea un paio di difficoltà nell’uso quotidiano, che però possono essere risolte facilmente.
Se state meditando l’acquisto di un portatile con una buona potenza l’ASUS Zenbook Pro 14 Duo OLED che abbiamo descritto in questa recensione è sicuramente un ottimo candidato. Se siete dei creatori di contenuti che fanno spesso uso di una tavoletta o usano interfacce complicate, allora è quasi d’obbligo almeno provarlo prima di prendere una decisione.
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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