Ridivenuta popolare soprattutto per essere una delle canzoni portanti della serie Peaky Blinders, Red Right Hand nasconde un significato misterioso e di non facile comprensione. In questo secondo appuntamento della nostra rubrica Dentro la Canzone ci tuffiamo nel mondo cupo e tetro di questo capolavoro di Nick Cave & The Bad Seeds.
Red Right Hand: il significato esoterico del brano
Ai bordi della città c’è un’atmosfera cupa, sinistra. Se ti ci vorrai avventurare ti basterà superare la ferrovia e seguire il viadotto che si innalza. Lì troverai un luogo misterioso, dove riposano i segreti. Sii cosciente però: una volta che ti addentri lì non potrai mai più tornare indietro. In questo scenario quasi apocalittico potresti incontrare un uomo. Alcuni dicono sia Dio, altri il Diavolo.
Non ti mostrerà mai la sua mano destra, caratterizzata dal colore rosso e ben nascosta nel suo cappotto nero, ma sarà pronto a tenderti la sinistra. Sembrerà cordiale, e se hai bisogno di soldi o di un’auto lui te li darà. Farà rivivere quei sogni che per una vita avevi accantonato e ti rassicurerà sulla tua esistenza. Ovunque cammini egli getta la sua ombra, e su quel pezzo di terra dimenticato da “Dio” tutti sussurrano il suo nome. Sbucherà fuori dal nulla ovunque, nei tuoi sogni come nei tuoi incubi, ma sia chiaro: non è per niente quello che sembra.
Ma chi è davvero quest’uomo? Ed è un uomo? Ad una prima interpretazione la canzone sembra parlare di Satana, pronto a tentarti, macabro e con un segreto nascosto nel cappotto: la mano. Il testo però ce lo dice chiaramente: “non è assolutamente ciò che sembra”. E se fosse Dio?
Red Right Hand di Nick Cave & The Bad Seeds è un capolavoro assoluto, contenuta nel disco Let Love In del 1994. Un brano dalla difficile interpretazione, con un significato spesso ambivalente e mai del tutto chiaro. Per capirlo a fondo, o almeno per provarci, dobbiamo però fare un salto indietro di ben 300 anni, e fare un viaggio nel XVII secolo.
Chi è l’uomo con la mano destra rossa?
Intorno alla metà del 1600 il poeta inglese John Milton realizza un poema epico in blank verse chiamato Paradise Lost, il suo capolavoro. Un’opera che avrà un grosso impatto sulla cultura contemporanea. Avete presente la celebre frase di Al Pacino nel film L’Avvocato del Diavolo che recita “meglio regnare all’inferno che servire in Paradiso”? Viene proprio da Paradise Lost. E come si chiama il personaggio di Al Pacino nel film? Già, proprio John Milton.
Paradise Lost riprende gli episodi biblici della caduta dell’uomo sulla terra, del diavolo tentatore che porta Eva a cogliere la mela del peccato e di Dio che caccia Satana e i demoni all’Inferno. Dimenticatevi però il Dio misericordioso e benefattore della concezione cristiana: quello di Milton è un Dio dedito al bene, che però è pronto a punire severamente e spietatamente i trasgressori. Come? Attraverso la sua mano destra, definita la mano della vendetta. La caratteristica esteriore di questo suo arto è infatti quella di essere rossa: “red right hand” come si legge nel poema.
Nel successivo album Murder Ballads – e il nome dice tutto – Nick Cave confermerà la sua passione per la poetica di John Milton. In particolare nel brano che apre il disco – Song of Joy – descrive un efferato omicidio cantando:
“Era mezzanotte quando arrivai a casa
Al telefono dissi alla polizia
Che qualcuno aveva ucciso quattro creature innocenti
Non presero mai quell’uomo
É ancora libero
Sembra che ne abbia commessi molti molti altri
Scriveva versi di John Milton sulle pareti, col sangue delle vittime
La polizia continua a investigare con tremendi sforzi
Sotto casa mia c’era scritto ‘Red Right Hand’
Che, mi hanno detto, è tratto da ‘Paradiso Perduto'”
Si dice che Nick Cave, nel realizzare la stesura del testo, avesse riempito un taccuino intero con la descrizione di questo luogo misterioso ai margini della città. L’autore avrebbe anche realizzato degli schizzi della mappa del luogo, ma non tutti i dettagli sono poi rientrati nella versione finale del testo che tutti conosciamo. In alcune interviste Cave rivelò che parte dello scenario descritto prese ispirazione dalla periferia di Wangaratta, sua città natale, in Australia.
Dal punto di vista musicale invece Red Right Hand mantiene una struttura molto semplice, con una progressione armonica tipica del blues in Si minore. Ciò che però caratterizza il brano sono le sue atmosfere cupe, con quel rintocco di campana macabro e l’interpretazione tetra tipica della vocalità di Nick Cave.
Red Right Hand: dalla cover degli Arctic Monkeys alla colonna sonora di Peaky Blinders
Utilizzata come colonna sonora di numerosi film – tra cui anche i primi tre Scream – la canzone è stata oggetto di varie cover e reinterpretazioni. La più riuscita è sicuramente quella della band britannica degli Arctic Monkeys, che nel 2009 pubblicarono la loro versione come b-side di Crying Lighting, primo singolo estratto dal terzo disco della band: Humbug. Il gruppo ha poi inserito regolarmente il brano in scaletta per tutto il tour di promozione dell’album.
Negli ultimi anni la canzone è ritornata in voga soprattutto per il suo utilizzo nella colonna sonora di Peaky Blinders, fortunatissima serie TV ambientata a Birmingham tra la prima e la seconda guerra mondiale. La colonna sonora, oltre ad ospitare la versione originale di Nick Cave & Bad Seed e quella degli Arctic Monkeys, comprende anche altre cover come quella di Laura Marling e dei Fidlar.
- Let
- Cave, Nick
- Love
Qualora te lo fossi perso, leggi anche il primo appuntamento del nostro format Dentro la Canzone: Where Did You Sleep Last Night, cosa c’è dietro l’iconica cover dei Nirvana
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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