Qualche giorno fa l’azienda cinese di tecnologia Xiaomi ha presentato i suoi nuovi device per il 2024. A guidare la carica c’erano naturalmente i prodotti della Redmi Note 13 Series, brand che nel tempo si è costruito un grandissimo pubblico. In seguito alla presentazione abbiamo avuto la possibilità di testare uno dei modelli chiave di quest’ultima. E ora siamo qui a raccontarvi tutto nella tradizionale recensione del Redmi Note 13 Pro. Scopriamo insieme com’è andata.
Redmi Note 13 Pro, la recensione
Prima di tutto, vale la pena di specificare di che configurazione parliamo. La Redmi Note 13 Series è infatti costituita da tante diverse proposte, che vi abbiamo raccontato nel dettaglio e tra queste noi abbiamo testato il Pro 5G. Volendo andare ancora di più in profondità, il nostro modello aveva una configurazione da 8GB di RAM e 256GB di ROM, che potremmo definire la mediana tra quelle disponibili.
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Detto ciò, veniamo all’unboxing. Nella confezione possiamo trovare grossomodo quello che siamo abituati ad aspettarci ormai da uno smartphone: un cavo USB-A/USB-C, un adattatore per la ricarica rapida da 67W, la cover in gomma morbida nera, documenti, garanzie, il pin per estrarre il cassetto della SIM e ovviamente lo smartphone.
Visto da vicino presenta un design piuttosto rigido, che non colpisce particolarmente, restando nei canoni del settore, ormai abbastanza standardizzati nelle linee. Una volta preso in mano appare molto comodo da usare, con dimensioni adatte a chiunque. È anche piuttosto leggero rispetto alla media, dando però sempre una sensazione di solidità e robustezza. Ciononostante abbiamo preferito utilizzarlo sempre con la cover inclusa, principalmente perché la parte posteriore è molto liscia e quindi piuttosto scivolosa.
Il che è un peccato (ma ormai è anche questo abbastanza standard) perché la tonalità Aurora Purple svelata durante la presentazione e presente anche sul Redmi Note 13 Pro 5G che abbiamo usato per la nostra recensione è davvero molto bella a vedersi. Nelle foto non rende quanto dal vivo, dove appare molto delicata, quasi bianca ma con dei decisi riflessi violacei davvero splendidi.
Ma veniamo ora alle prestazioni…
Una volta attivato e fatte tutte le procedure, siamo pronti a partire con la nostra recensione del Redmi Note 13 Pro 5G. E dobbiamo dire che bastano davvero pochi minuti per rendersi conto della qualità di questo smartphone. Estremamente fluido e rapido nelle operazioni, non abbiamo praticamente mai riscontrato un rallentamento, neanche provando attivamente a metterlo in difficoltà.
Nell’utilizzo quotidiano poi è davvero straordinario. Ha sopportato le nostre tradizionali impegnative giornate, anche le più toste, senza fare una piega, riuscendo a gestire in scioltezza sia i momenti di lavoro che quelli di svago, dalle chat ai social media, passando per la creazione di contenuti. Non c’è mai stato un momento in cui lo abbiamo sentito affaticato, ma anzi ha registrato sempre ottime prestazioni.
L’unica questione che ci ha fatto storcere il naso è la quantità di applicazioni preinstallate, davvero superiore alla media e con alcune di queste anche non removibili. Ma forse qui sta semplicemente parlando la parte di noi che è particolarmente ossessionata dal tenere le redini di un caos di infiniti programmi che popolano il device.
Viceversa, abbiamo trovato molto efficaci gli strumenti di protezione e accesso al device. Il Face ID è particolarmente preciso, tanto da verificare anche piccoli dettagli (come occhiali o capelli legati) per farci accedere. Il controllo dell’impronta digitale, posizionato sotto lo schermo. è assolutamente responsive. Ed è comodo poterli impostare in contemporanea: se le condizioni di luce sono buone possiamo usare il Face ID, se siamo al buio appoggiamo il dito, se abbiamo i guanti possiamo passare al PIN.
Le foto di Redmi Note 13 Pro 5G: solo scatti iconici per questa recensione
Una delle feature più importanti di questo smartphone è la sua fotocamera, dotata di un obiettivo da ben 200MP. Naturalmente quindi abbiamo voluto metterla alla prova in questi giorni e siamo rimasti decisamente impressionati. Al di là della modalità a 200MP (che chiaramente offre risultati eccezionali) anche il resto degli scatti, testando tante feature diverse, è decisamente di qualità.
Giocando con le impostazioni possiamo migliorare ulteriormente i nostri risultati, accedendo eventualmente alla Modalità Pro, disponibile sia per le foto che per i video. Insomma, ci troviamo davvero a un livello ottimale, che può soddisfare ampiamente se non i professionisti quantomeno la maggior parte dei creator e tutti gli utenti medi.
Lato batteria infine, abbiamo anche qui degli ottimi parametri. Pur, come si accennava, vivendo giornate intense e piene di impegni, capaci di provare parecchio gli smartphone, il Redmi Note 13 Pro 5G ha sempre tenuto, senza mai farci preoccupare di restare a secco. Anzi, è capitato anche di dover uscire senza averlo ricaricato (errore da principianti, lo sappiamo, ma succede) e ha tenuto senza chiedere grandi sforzi.
Una volta rientrati poi, bastano pochissimi minuti connessi alla corrente per riportare l’energia nel device. La ricarica completa richiede all’incirca 45 minuti, ma già dopo un quarto d’ora possiamo dirci ampiamente soddisfatti della percentuale raggiunta. Se abbiamo poco tempo possiamo accontentarci di un pitstop rapido per poi ripartire di slancio.
La recensione di Redmi Note 13 Pro 5G è assolutamente positiva
A conti fatti quindi, questo smartphone ci ha decisamente convinto. Si tratta di un device con ottime caratteristiche che è riuscito a resistere anche nelle nostre giornate più difficili, dandoci anche la possibilità di catturarne i momenti migliori con delle ottime foto e video. Se in questa equazione aggiungiamo il prezzo, ampiamente nella fascia media, siamo davvero davanti a un modello ideale per chi adesso vuole cambiare smartphone.
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Volendo sostituire il mio Huawei p30 lite, la scelta ricadrebbe tra il Redmi Note 13 pro e il Xiaomi 13T. Quale dei due consigliate a livello di fotocamera, soprattutto per quanto riguarda la qualità delle foto da lontano quindi di zoom