La domotica e una Smart Home possono restituire l’autonomia alle persone disabili, migliorandone la qualità di vita. Primo passo per una casa a misura di disabile è la progettazione degli spazi in modo da renderli privi di barriere architettoniche. Altro elemento di cui occuparsi è rendere gli arredi utili e rispondenti alle diverse limitazioni. Grazie alla domotica, lo spazio che circonda la persona affetta da disabilità non sarà più percepito come un ostacolo ma sarà attivo, intelligente e cooperativo in modo che esso abbia tutti i requisiti adatti all’utenza.
Cos’è una Smart Home?
La Smart Home è un’abitazione intelligente dotata di una rete che collega tra loro sensori e apparecchiature domestiche di vario genere controllabili a distanza. L’insieme di tali dispositivi consente di fornire servizi che rispondono ai diversi bisogni delle persone che la occupano, compresi soggetti disabili. Tra i principali vantaggi troviamo comfort, sicurezza e assistenza alle attività domestiche. I dispositivi sono amministrate da un software di supervisione gestito con un video touch-screen o con un telecomando o, quando si è fuori casa, anche con lo smartphone o il tablet.
Quanti tipi di Domotica?
La domotica viene suddivisa in due diverse aree di impiego:
- domotica per l’autonomia: permette anche agli utenti con disturbi delle capacità motorie di vivere la propria casa sentendosi indipendenti e più sicuri.
- domotica per la sicurezza: pensata soprattutto per persone anziane o con disabilità mentali, che non possono quindi avere il controllo dei dispositivi.
Sono cinque le tipologie di dispositivi che si possono installare:
Possiamo installare dispositivi per l’automazione e il controllo dell’ambiente domestico (attrezzature da cucina automatiche, regolatori di temperatura interna degli ambienti, regolatori di temperatura dell’acqua, dispositivi per la chiusura/apertura dei serramenti, dispositivi per la sicurezza). Esistono poi dispositivi assistivi (sistemi elettromeccanici o robotici per l’assistenza al movimento; ausili per la mobilità interna, attrezzature per la riabilitazione fisica, interfaccia uomo macchina speciali).
Non mancano i dispositivi per il monitoraggio della salute (sistemi per il rilevamento dei parametri vitali, della postura, del comportamento degli occupanti, della ricognizione dell’espressione facciale) e dispositivi per lo scambio delle informazioni (sistemi per l’accesso alle informazioni e alla telecomunicazione, sistemi di telemonitoraggio e teleispezione, controllo da remoto). In ultimo abbiamo dispositivi per lo svago/intrattenimento (sistemi di realtà virtuale, robot di intrattenimento).
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Quali sono i vantaggi per un disabile?
I vantaggi di avere una smart home, per i disabili, sono diversi e tutti importanti. Il più evidente è la diminuzione della dipendenza da caregiver/assistente e il conseguente aumento dell’autonomia. Questo porta ad un netto miglioramento della qualità della vita e all’aumento della sicurezza. I vantaggi abbracciano anche il lato assistenziale con la riduzione del carico di lavoro di assistenti e familiari e la possibilitò di monitoraggio da parte degli stessi.
Normativa
Le prescrizioni da applicare sono contenute nella “Specifica Tecnica CEI 64-8 e Specifica Tecnica CEI 64-21” “Ambienti residenziali: impianti adeguati all’utilizzo da parte di persone con disabilità o specifica necessità (PNA)”. Qui sono elencate tutte le indicazioni per la realizzazione di un impianto che sia adatto alle esigenze delle persone disabili, la definizione di alcune parti dell’impianto e l’introduzione di alcuni sistemi operativi di gestione.
L’unità abitativa deve consentire, ad esempio, la gestione degli accessi. La casa deve essere dotata di videocitofonia/citofonia, dispositivi di comando per luci, tapparelle, finestre. Queste ultime devono anche essere dotate di un sistema di apertura e chiusura automatico. Importanti gli accessi esterni come porte provviste di un sistema di apertura automatico del battente senza l’utilizzo di chiavi ed anche porte interne dotate di un sistema di apertura e chiusura automatico, per esempio i servizi igienici e i locali da bagno. È previsto un sistema di oscuramento automatico e o gestibile a distanza di tende, veneziane e tapparelle. Il videocontrollo, se non già permanentemente attivo, si deve attivare automaticamente nel caso di avvicinamento ai luoghi allarmati. Da non tralasciare una gestione termica degli ambienti ed una gestione degli allarmi tecnici (Rilevatore gas – Rilevatore CO – Rilevatore di allagamento).
Agevolazioni fiscali
Nel caso di disabilità accertata (come da artt. 3 e 4 della L. 104/92) sono previsti alcuni vantaggi fiscali per l’installazione e l’acquisto di prodotti domotici. Tali vantaggi vanno dall’Iva ridotta al 4% all’acquisto, ai benefit Irpef a favore “degli interventi per la realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, sia idoneo a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap” (DL 201/2011, DPR 917/86).
In questo nostro incontro con Power-Up abbiamo dato una panoramica di come la domotica e una Smart Home possano restituire l’autonomia alle persone disabili e di quali interventi è possibile effettuare. Ci occuperemo nei prossimi appuntamenti di affrontare nel dettaglio i vari dispositivi che rendono la vostra casa “Smart”, occupandoci dei vari ambienti da arredare.
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