Il Gruppo Stellantis ha annunciato l’interruzione della produzione di veicoli nel suo stabilimento di Kaluga, in Russia. La decisione è stata presa “per garantire il rispetto delle numerose sanzioni e per proteggere i dipendenti”, si legge in un comunicato stampa rilasciato dal Gruppo nella giornata odierna.
La decisione arriva “a causa del quotidiano inasprimento delle numerose sanzioni e delle difficoltà logistiche”, ha aggiunto Stellantis. La società ha condannato le violenze e ha sottolineato di sostenere qualsiasi azione che possa riportare la pace.
Con Stellantis, la maggior parte delle case automobilistiche ha cessato la produzione in Russia
Lo stabilimento di Kaluga, 180 km a sud-ovest di Mosca, è aperto in collaborazione con Mitsubishi, dove costruisce furgoni di medie dimensioni per i brand Citroën, Opel e Peugeot. I 2.700 dipendenti del sito sono ora in disoccupazione tecnica o in congedo fino all’inizio di giugno, come spiega il Gruppo nel comunicato stampa.
Alla fine di marzo, il CEO di Stellantis Carlos Tavares ha affermato che la produzione a Kaluga potesse essere costretta a cessare la produzione a causa della diminuzione della fornitura di parti. Stellantis aveva precedentemente affermato che avrebbe sospeso le importazioni e le esportazioni di auto dalla Russia a seguito dell’invasione dell’Ucraina.
Il Gruppo Stellantis, ha quindi trasferito parte della sua produzione in Francia e Inghilterra. Ad oggi, dopo la decisione di Stellantis, la maggior parte delle case automobilistiche ha ora smesso di produrre in Russia. Le vendite di auto nuove, in Russia a marzo, sono diminuite del 63% , facendo segnare per il nono mese consecutivo un segno “meno”.
L’annuncio della casa automobilistica ha però avuto un impatto negativo sulle azioni della Borsa di Milano. Questa mattina il prezzo di Stellantis è sceso del 6,21% a 13,2 euro per azione.
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