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Videogiochi

Super Mario Party – l’anteprima del party game di Nintendo

Abbiamo passato due ore in compagnia di Mario e dei suoi amici pronti a sfidarci in innumerevoli mini giochi

Super Mario Party sta per tornare. Il divertente party game di Nintendo sta per debuttare nella sua versione per la nuova console ammiraglia della casa di Kyoto, promettendoci ore e ore di divertimento con gli amici e soprattutto tante sfide all’ultimo mini gioco. In questa nuova versione sono stati infatti aggiunti tantissimi nuovi contenuti e modalità, che abbiamo avuto occasione di provare durante un evento stampa. Sia chiaro: giocate a vostro rischio e pericolo, perché, come in passato, le possibilità di incrinare amicizie durature sono altissime.

Il Gioco dell’Oca di Super Mario

 

La modalità principale di Super Mario Party prevede una sfida a 4 in una mappa con diverse caselle, in stile Gioco dell’Oca. Si potrà decidere di giocare tutti contro tutti o in team di 2vs2, nel tal caso ci saranno alcune differenze sulle caselle di gioco. Anche la scelta della mappa avrà una sua importanza, infatti ognuna avrà le sue caselle speciali, che attivano eventi unici; nel nostro caso abbiamo giocato nella mappa Rovine Domino di Womp, dove gli omonimi colossi di pietra bloccavano alcune vie di passaggio. Lo scopo del gioco rimane sempre quello di conquistare più stelle degli avversari, facendo attenzione anche ad accumulare un po’ di monete, fondamentali per l’acquisto di oggetti utili e soprattutto delle già citate stelle. Toadette comparirà in campo in un luogo casuale per fornire al primo giocatore che la raggiungerà una stella al prezzo di 10 monete, per poi spostarsi nuovamente. La sfida principale tra i team sarà dunque quella di prendere più stelle possibili da Toadette o rubarle a chi ne ha già qualcuna. A fine partita saranno garantite altre due stelle, date da alcuni bonus scelti totalmente a caso, quindi in una partita potrebbe essere data a chi ha ottenuto più monete alla fine della sfida e la volta dopo a chi ha vinto più mini giochi. I turni di gioco potranno essere decisi all’inizio: si va da un minimo di 10 per una durata a grandi linee di un’ora di gioco fino a salire anche a 15 o 20 turni.

Oltre al numero dei turni, dovremo selezionare anche un personaggio fra quelli presenti nel mondo di Mario, cosa che determinerà anche le particolarità del nostro dado. All’inizio avremo infatti due tipi di dado: quello classico a 6 facce e quello personaggio, sempre a 6 facce, ma che potrà avere numeri anche più alti di 6 oppure bonus o malus, come ad esempio un “guadagna 3 monete” oppure “perdi 3 monete”. Il primo a iniziare sarà chi fa il punteggio più alto e, una volta in gioco, inizierà la caccia alle stelle. Ad ogni fine turno i 4 concorrenti si sfideranno a un mini gioco sempre diverso che garantirà l’ottenimento di un diverso numero di monete a seconda della vostra posizione.

Nella nostra prova eravamo divisi in 4 team diversi, in una lotta tutti contro tutti. Altra caratteristica importante della mappa sono le caselle, alcune generiche per tutte le mappe, altre specifiche per una in particolare. Noi abbiamo potuto sperimentare il funzionamento di molte caselle: quelle blu ad esempio donavano 3 monete a chi ci finiva sopra, mentre quelle rosse ne sottraevano 3; le caselle verdi erano quelle speciali, con un funzionamento differente per ogni mappa, e nel nostro caso facevano cambiare posizione ai grossi Womp, che andavano a bloccare un’altra via, mentre in una sezione particolare della mappa provocavano la caduta di un grosso masso che faceva indietreggiare tutti i giocatori posizionati sul percorso del macigno. Ci sono poi le caselle oggetto, in grado di darci degli oggetti che possono aggiungere un bonus al nostro tiro di dado, sottrarlo a quello dell’avversario o determinare altri effetti ancor più particolari. Le caselle partner vi permettono invece di ottenere un partner aggiuntivo fra i personaggi non selezionati dai team: ciò ci dà due vantaggi, poiché ogni partner vi dona il suo dado personaggio fra quelli selezionabili per muoversi e, inoltre, aggiunge al vostro risultato numerico uno o due punti di movimento a seconda di un ulteriore tiro di dado.
Le caselle Spazio Sfortunato ci costringeranno invece a svolgere una sorta di roulette fra diversi malus, che possono andare dal cedere monete a uno o più avversari al far spostare nuovamente Toadette e così via. Arrivati a 3 turni dalla fine, le condizioni di alcune caselle cambiano: quelle blu e rosse fanno guadagnare o perdere 6 monete invece di 3 e le caselle Spazio Sfortunato diventano Super Sfortunate, con malus ancora peggiori, come ad esempio la possibilità di perdere una stella guadagnata con sudore.

In sostanza questa è la modalità base di Mario Party, che prevede alcune significative differenze a seconda della mappa selezionata e dalla scelta di giocare tutti contro tutti o 2vs2. Nella modalità 2vs2, ad esempio, ci saranno differenze nelle caselle posizionate sulla mappa, inoltre, se due membri dello stesso team riusciranno ad arrivare nello stesso turno da Toadette, riceveranno ben 2 stelle (a patto di avere le monete per pagarle) prima che questa cambi posizione.

Questa modalità si è rivelata interessante e ideale per gruppi di amici che vogliono passare una serata a divertirsi con le innumerevoli sfide che Mario Party può offrire. Anche noi ci siamo infervorati alla ricerca della vittoria contro i nostri colleghi (anche se purtroppo diversi brutti tiri col dado ci hanno impedito di raggiungere il nostro scopo). Il fulcro del gioco, però, rimane sempre quello degli intramontabili mini giochi, presenti in gran quantità.

Mini Giochi per tutti i gusti

 

Mario Party vuol dire mini giochi e in questo nuovo capitolo ne troverete tanti, soprattutto i nuovi che sfruttano le caratteristiche uniche di Nintendo Switch. Tra la modalità di cui vi abbiamo parlato prima e altre, abbiamo provato almeno una quindicina di mini giochi, tutti ben pensati e divertenti. Chi volesse cimentarcisi subito può selezionare il Minigiocathlon, una sequenza di 10 diverse prove da giocare una dietro l’altra. Questa è inoltre l’unica modalità giocabile anche online, proprio perché Mario Party è un titolo che predilige il multiplayer locale, come è sempre stato d’altronde. Chi volesse giocare un mini gioco specifico potrà selezionare la modalità libera, dove li troverà tutti, divisi in 4 categorie: tutti contro tutti, 2vs2, 3vs1 e coop.

Molto interessante la scelta di includere un tutorial giocabile prima di iniziare la sfida vera e propria, in cui in pratica si gioca al mini gioco normalmente, ma senza che questo conti ai fini della sfida, così da fare pratica con i comandi e le meccaniche.

Tra quelli visti ricordiamo: la conta dei Toad, in cui bisognava contare i Toad presenti in un vagone del treno, dove la prospettiva poteva facilmente ingannare; Tirapugni, dove si doveva sfuggire dai nemici al nostro inseguimento superando diversi ostacoli sul percorso e, nel frattempo, provando ad ostacolare i movimenti dei giocatori avversari; Boombminton, un minigioco 3vs1 con la finalità di mandare più bombe possibili nel campo avversario (il giocatore posto in squadra da solo colmava lo svantaggio numerico grazie a una racchetta enorme); una sfida 2vs2 basata sulla memoria, dove su un tabellone bisognava selezionare la figura composta da 4 tipi di frutta corrispondente a quella mostrata a lato e ogni team doveva coordinarsi per unire le due metà giuste prima della squadra avversaria.

Abbiamo avuto modo di provare anche i mini giochi in grado di sfruttare la presenza di due console in modalità portatile, come Banana Split, in cui bisognava far combaciare nel minor tempo possibile l’immagine di una banana ruotando fisicamente gli schermi delle due console, oppure Shell Shocked Deluxe, mostrato anche nel filmato dell’E3, ossia dei combattimenti con i carri armati dove la mappa del livello cambia a seconda del posizionamento dei due schermi. Soprattutto quest’ultimo ci è sembrato molto originale grazie alla possibilità di cambiare in ogni momento la disposizione della mappa.

Da quanto, visto i mini giochi di Mario Party non hanno perso lo smalto di un tempo, andando a integrare le funzionalità di Switch in modo ottimale. In sede di recensione potremo analizzare meglio la loro bontà, dato che per il momento non ne abbiamo vista neppure la metà.

Cooperativa: l’unione fa la forza!

 

Se non volete perdere amici giocando a Super Mario Party, Nintendo vi viene incontro con una nuova modalità esclusivamente in cooperativa chiamata Acque Selvagge.
In questa modalità, giocabile fino a 4 giocatori, dovremo remare insieme ai nostri amici lungo un fiume in piena, potendo scegliere tra diverse vie per arrivare a una delle cinque mete finali. Secondo quanto detto ci sarà anche un filmato finale per la conclusione di un percorso, diverso per ogni meta, ma per il momento non abbiamo avuto occasione di vederlo.

I percorsi selezionabili varieranno per aspetto e ostacoli e la nostra lotta principale sarà contro il tempo, che potremo aumentare recuperando degli orologi all’interno del percorso, ma soprattutto giocando ai mini giochi esclusivi di questa modalità, attivabili andando contro dei palloncini rossi presenti lungo il percorso. Anche questi mini giochi saranno totalmente cooperativi, e a seconda della velocità con cui li finiremo riceveremo un voto finale che, più sarà alto, maggiori secondi extra ci fornirà. Sicuramente Acque Selvagge rappresenta un’ottima alternativa alle classiche modalità di sfida.

La nostra prova di Mario Party ci ha confermato le sensazioni avute tra prove e trailer del passato: il gioco sembra fare il suo dovere, riuscendo a divertire con le sue diverse opzioni tra sfide e coop e offrendo una vasta gamma di possibilità così da non diventare ripetitivo troppo velocemente. Non ci resta che attendere il 5 ottobre per mettere le mani sulla versione completa del titolo e prepararci a dare battaglia ai nostri più cari amici (sperando che dopo la sfida siano ancora tali).

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Silvio Mazzitelli

Di stirpe vichinga, sono conosciuto soprattutto con il soprannome “Shiruz”, tanto che quasi dimentico il mio vero nome. Videogiocatore incallito sin dall’alba dei tempi, adoro il mondo videoludico perché dopo tanto tempo riesce sempre a sorprendermi come la prima volta. Scrivo ormai da diversi anni di questa mia passione per poterla condividere con tutti. Sono uno dei fondatori di Orgoglio Nerd e sono anche appassionato di tutto ciò che riguarda la cultura giapponese e la mitologia (in particolare quella nordica).

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