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Attacco informatico VMWare in Italia e nel mondo: ne parla l’esperto di sicurezza informatica Marco Lucchina

È avvenuto nelle ultime ore un esteso e automatizzato attacco informatico VMWare scatenato da cyber-criminali in tutto il mondo, Italia compresa, che ha colpito i sistemi ESXi di VMWare. Ma la portata di questo avvenimento e soprattutto le conseguenze sono ancora tutte da chiarire.

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L’esperto di sicurezza informatica commenta l’attacco informatico VMWare globale

Marco Lucchina, Channel Manager Italia, Spagna e Portogallo di Cynet, commenta l’attacco informatico VMWare.
“Attraverso il monitoraggio con strumenti di Open Source Intelligence – gli stessi usati dagli attaccanti – ad oggi abbiamo identificato, in Italia, 44 aziende compromesse e altre 404 potenzialmente compromesse. I rimanenti sono, in prevalenza, sistemi in hosting presso service provider (tipico di queste campagne) in quanto sono sistemi non gestiti e a volte addirittura dimenticati. Inoltre, di questi potenziali bersagli, una parte sono sicuramente honeypot, un sistema o componente hardware o software usato come “trappola” o “esca” utilizzati per osservare dall’interno il meccanismo di attacco e ricavarne gli opportuni IoC – Indicatori di compromissione-”.
 
Inoltre, per Marco Lucchina, l’allarme è stato lanciato in modo “eccessivo”, scatenando panico senza alcuna informazione di contesto. L’esperto continua: “Si è generata una situazione di infodemia: ieri sera abbiamo ricevuto decine di richieste di intervento senza che ci fosse alcun valido motivo. Stavamo osservando lo svolgersi dell’attacco già da diversi giorni e, negli ultimi anni, ne abbiamo dovuti affrontare anche di più pericolosi”.

hacker
Hands of hacker on a laptop

Infine, secondo Marco Lucchina: “Occorre considerare che gran parte delle aziende nel mirino non ha potuto avere un approccio strutturato all’accaduto, in quanto non in possesso di adeguate soluzioni di monitoraggio dei propri sistemi.”

Cine, cos’è

Cynet è il primo AutoXDR (Autonomous Breach Protection) al mondo che integra in modo nativo le capacità di prevenzione e rilevamento degli attacchi di endpoint, utenti, reti, LOG e Cloud – XDR – con un motore di incidenti che automatizza completamente le azioni di indagine e di rimedio, supportato da un servizio MDR di livello mondiale 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

La protezione end-to-end e completamente automatizzata delle violazioni è ora alla portata di qualsiasi organizzazione, indipendentemente dalle dimensioni e dal livello di abilità del team di sicurezza.

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Roberta Maglie

Amante del cinema, serie tv, tecnologia e video games, mi piace approfondire la cultura pop attraverso il battere delle mie dita sulla tastiera del MacBook. La laurea in Comunicazione mi ha dato la spinta per buttarmi nel mondo del giornalismo, dandomi così l’opportunità di riflettere sui temi più disparati.

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