La vicenda di cui vi parleremo oggi ricorda la parabola di tanti giovani imprenditori che, partendo da un garage (è davvero accaduto così per il personaggio in questione), arrivano ad avere un enorme successo nell’ambito della comunicazione digitale. Ma ricorda anche un po’ il mito di Icaro, che per il desiderio di avvicinarsi troppo al Sole si è bruciato le ali.
Concretizziamo: il personaggio è Linus Sebastian e più precisamente ci occuperemo del suo seguitissimo canale YouTube Linus Tech Tips. Che, finito al centro di roventi polemiche, ha deciso di sospendere la programmazione per una settimana. Ma prima facciamo un passo indietro, alla scoperta di Linus Sebastian e del suo Linus Media Group.
Chi è Linus Sebastian?
Linus Sebastian è nato in Canada nel 1986 e – come dicevamo – avendo come prima sede operativa da un garage, nel 2013 ha fondato l’azienda Linus Media Group. Si tratta di un gruppo di canali YouTube e podcast di ambito tecnologico, il cui prodotto principale è Linus Tech Tips, da qualche tempo finito nell’occhio del ciclone. Sebastian si è dimesso da CEO dell’azienda lo scorso maggio, ma resta comunque il volto di Linus Tech Tips.
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Cos’è Linus Tech Tips?
Linus Tech Tips è un seguitissimo canale YouTube di tecnologia e informatica, ricco di approfondite recensioni. Per dare un’idea, il canale conta oltre 15,5 milioni di iscritti e i video superano di solito il milione di visualizzazioni.
LTT, come spesso viene chiamato il canale, ha navigato con il vento in poppa sino allo scorso marzo. Un attacco hacker lo ha infatti preso di mira, assieme ad alcuni canali secondari del gruppo, come Teckquickie e TechLinked. I pirati informatici hanno reso pubblici vecchi video privati e trasmesso video in diretta legati al mondo delle criptovalute.
Allarme rientrato? Sì, fino a giugno. Quando è iniziato ad accadere qualcosa di diverso.
Le critiche a Linus Tech Tips
Tutto ha inizio con una recensione pubblicata sul canale il 24 giugno. Quando – è necessario andare un po’ nel tecnico – su LTT si è valutato un sistema di raffreddamento a liquido di Monoblock, a cui Linus ha dato un voto negativo. Ma questo solo a seguito di una svista clamorosa per un canale con quel seguito: la componente era stata testata con una GPU (unità di elaborazione grafica) GeForce RTX 4090 e non con una GeForce RTX 3090 Ti, come indicato dal produttore.
Da lì le cose non hanno fatto che peggiorare. Sia perché Sebastian si è rifiutato di ripetere il test utilizzando una GPU appropriata, sia perché Linus Tech Tips ha venduto il prototipo in un’asta di beneficenza, invece che restituirlo al suo costruttore, come concordato.
Le prime polemiche
A sobillare la community ha pensato un canale concorrente, Gamers Nexus, pubblicando un video dell’accaduto ed esprimendo dubbi su “l’accuratezza, l’etica e il senso di responsabilità” di Linus Tech Tips. A quel punto la community del canale, in rivolta, ha fatto notare come LTT, a differenza di Gamers Nexus, ricavasse denaro dai video. L’azienda allora è intervenuta prontamente, bloccando lo strumento della monetizzazione delle varie recensioni.
Le accuse su X
Ma ormai il dado era tratto. E su X, l’ex Twitter, la polemica ha assunto dimensioni ancor più pericolose.
L’ex social media manager, Madison Reeve, in un post di mercoledì 16 agosto ha scritto di aver lasciato l’azienda perché “il mio ruolo e l’ambiente di lavoro che stavo affrontando, stavano rovinando la mia salute mentale. Il numero di articoli giornalieri che avremmo dovuto coprire sui social media riempire era incredibilmente alto”.
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Il video di scuse
Ecco allora che, soprattutto in risposta alle accuse di scarsa professionalità nelle recensioni, lo staff di Linus Tech Tips nella giornata di giovedì 17 agosto ha pubblicato un video di una ventina di minuti (che dopo poche ore era già arrivato a quasi 4 milioni di visualizzazioni).
Nel filmato parlano alcune figure apicali dell’azienda e, buon ultimo, Linus Sebastian.
Chi con espressione contrita, chi non rinunciando a una certa ironia, tutti concordano nella necessità di prendersi una settimana di pausa. Per rendere ancora più solidi i processi interni di controllo qualità, e più accurate le recensioni tech.
Il canale ha dunque scelto di non pubblicare video per sette giorni. Vedremo come reagirà la folta community. E, soprattutto, se certi errori si ripeteranno o meno.
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