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Elon Musk: Tesla Roadster “dovrebbe arrivare” nel 2023

Per il CEO, basta che "il 2022 non sia un mega dramma"

Il CEO di Tesla Elon Musk ha annunciato che l’attesissima Tesla Roadster dovrebbe arrivare nel 2023. L’imprenditore ha dato la colpa alle carenze della supply chain per il ritardo dell’uscita della sportiva elettrica. Ma “a meno che il 2022 non sia un mega dramma”, l’automobile dovrebbe debuttare l’anno successivo.

Tesla Roadster dovrebbe arrivare nel 2023, secondo Elon Musk

Come accade quasi sempre con il CEO di Tesla e SpaceX, l’annuncio non arriva a una conferenza stampa o durante un’intervista. Un utente ha chiesto a Musk aggiornamenti sulla nuova Roadster e lui li ha dati. Senza nascondere la frustrazione per i ritardi della catena di approvvigionamento, divenuti significativi durante quest’ultimo anno e mezzo. Sia per i ritardi dovuti ai lockdown per la pandemia di Covid-19 ma anche per la carenza di silicio, necessario per i tanti chip che rendono le Tesla così intelligenti.

“Il 2021 è stato un anno di super folli problemi alla catena di approvvigionamento, quindi non importerebbe se avessimo 17 nuovi modelli, visto che nessuno sarebbe spedito. Assumendo che il 2022 non sia un mega dramma, la nuova Roadster dovrebbe partire nel 2023scrive il magnate.

Musk aveva annunciato la seconda generazione di Roadster già nel novembre 2017, vantando un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 1.9 secondi. All’epoca disse che l’auto avrebbe avuto una batteria da 200kWh e un’autonomia di quasi mille chilometri. La produzione sarebbe dovuta iniziare nel 2020 ma inizierà invece nel 2022. Una brutta notizia soprattutto per chi ha già pagato l’acconto di 50 mila dollari per il modello base e 250 mila per la Founders Series.

Tesla Roadster Elon Musk

Tesla ha già modificato la propria produzione trovando dei chip alternativi e riscrivendo il software per accomodare il cambiamento. Ma sia la produzione per la Roadster che per il Cybertruck sono rimandati al 2022. Sperando che non ci sia nessun “mega dramma”.

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Source
The Verge

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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