Il Senato degli Stati Uniti ha approvato un disegno di legge che obbligherebbe la società cinese ByteDance a vendere TikTok, o altrimenti affrontare un ban completo negli USA. La legge, approvata in un pacchetto di norme che include anche gli aiuti militari per Ucraina e Israele, aspetta ora solo la ratifica da parte del Presidente Biden. Dopodiché, TikTok avrà 270 giorni per trovare un acquirente americano — o lasciare gli Stati Uniti.
Il Senato vota per costringere ByteDance a vendere TikTok, pena il ban negli USA
Il Senato ha approvato la legge con 79 voti favorevoli e 18 contrari, anche se la discussione attorno al provvedimento riguarda soprattutto gli aiuti militari contestati da parte dei Repubblicani. Sul possibile ban di TikTok, il supporto sembra bipartisan.
La decisione ora spetta al presidente Joe Biden, che come fa notare The Verge aveva già promesso di firmare la legislazione su TikTok, una volta che sarà passata attraverso entrambe le camere del Congresso. Sabato scorso la Camera aveva già approvato il pacchetto di aiuti esteri che include il disegno di legge su TikTok.
Una volta firmato dal presidente, ByteDance avrebbe 270 giorni per vendere a un acquirente (americano o di un Paese alleato), con tre mesi di tempo aggiuntivi (quindi circa un anno di tempo) se l’accordo fosse vicino. Altrimenti, TikTok rischia un divieto effettivo della piattaforma negli Stati Uniti.
Approvazione rapida e bipartisan
Il voto del Senato arriva dopo meno di una settimana rispetto all’approvazione iniziale della Camera. Camera dei Rappresentati che aveva già approvato un ban per TikTok negli USA, che però il Senato aveva bloccato. Questa volta, però, i deputati hanno inserito la misura nel pacchetto di aiuti esteri ad alta priorità, costringendo il Senato ad affrontare la questione TikTok prima di quanto avrebbe potuto fare altrimenti. Inoltre, aver concesso quasi un anno a ByteDance sembra aver convinto i senatori che avevano espresso dubbi in passato.
La politica e lo spionaggio USA temono che la proprietà di TikTok da parte di una società con sede in Cina possa mettere a rischio i dati degli utenti statunitensi. Soprattutto a causa di una legge cinese sulla sicurezza nazionale che può obbligare le aziende con sede nel paese a fornire informazioni interne.
TikTok rifiuta il ban e le accuse del Senato USA
ByteDance ha più volte provato a tranquillizzare i legislatori americani, con il CEO di TikTok, Shou Zi Chew, che ha parlato più volte davanti a senatori e deputati. TikTok sottolinea di avere sede a Singapore. E afferma di non archiviare informazioni sugli Stati Uniti in Cina.
Un altro possibile rischio secondo la politica americana è che il governo cinese possa influenzare il tipo di messaggi mostrati agli utenti statunitensi. E ritengono che la campagna di TikTok per mobilitare gli utenti a chiedere al Congresso di opporsi al disegno di legge non faccia altro che confermare tali timori.
l presidente della commissione intelligence del Senato Mark Warner ha aggiunto che le aziende cinesi “non hanno obblighi verso i loro clienti o azionisti, ma verso il governo cinese“. E ha affermato che il Project Texas, che proponeva di conservare tutti i dati americani negli USA, non era abbastanza: “permetterebbe comunque di mantenere l’algoritmo di TikTok, il codice sorgente e lo sviluppo di attività di restare in Cina”.
I rischi per la libertà di parola
Il Senato ha voluto anche spiegare agli utenti TikTok negli USA che “non è un tentativo di togliere la vostra voce“. Ma, secondo il Congresso, i rischi di controllo cinese sono troppi. Ma sperano che “TikTok continui sotto una nuova proprietà, Americana o altro”.
La legge, quindi, ha un valore soprattutto geopolitico. Ma resta il fatto che avvantaggia le altre aziende social, togliendo potenzialmente un concorrente in formidabile crescita. E le altre aziende sono tutte americane. Tuttavia, fra i proprietari di social c’è anche chi vuole sostenere TikTok. Elon Musk, come riporta Repubblica, ha twittato: “a mio avviso, TikTok non dovrebbe essere vietato negli Stati Uniti, anche se un simile divieto potrebbe avvantaggiare la piattaforma X.. Farlo sarebbe contrario alla libertà di parola e di espressione. Non è ciò che rappresenta l’America”.
Oltre alla questione della libertà di espressione degli americani, diversi commentatori hanno sottolineato come questo ban di TikTok da parte del Senato degli USA sia una mossa protezionista sul piano economico.
Nonostante questo, il presidente Biden ha dichiarato che firmerà il disegno di legge non appena arriverà sulla sua scrivania. Soprattutto perché vuole poter iniziare a inviare armi e attrezzature all’Ucraina già questa settimana. Ma resta un’altra possibilità. Secondo Bloomberg, TikTok aveva precedentemente detto ai dipendenti la società avrebbe impugnato la legge in tribunale. E i giudici potrebbero ribaltare una decisione già molto contestata negli Stati Uniti.
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