Abbonati qui a Sky per vedere The Last of Us
Già dieci anni fa, poco dopo l’uscita del celebre videogioco di Naughty Dog in molti hanno iniziato a sperare in un adattamento. Si tratta di un titolo che si avvicina moltissimo alla linea di confine tra gaming e cinema, per cui sembrava perfetto per fare il salto “dall’altra parte”. E vista la complessità della narrazione, forse più che il grande schermo, la scelta migliore sarebbe stata il piccolo. Ora che finalmente la serie TV di The Last of Us è iniziata, possiamo dirlo: è esattamente come la volevamo.
The Last of Us: di che cosa parla la serie TV?
Tutto parte da un contagio. Un fungo parassita prende il controllo di uomini e donne, spingendoli all’aggressività e a cercare di trasmettere l’infezione ad altri. Un’epidemia che in poche ore travolge l’intero pianeta, spingendo l’umanità a cercare freneticamente una soluzione. Ma non è mai davvero risolutiva e il mondo sprofonda nel caos.
Anni e anni dopo, negli Stati Uniti non è ancora tornato l’ordine. I centri più grandi sono organizzati in zone di quarantena, dove si vive di stenti, sotto un rigidissimo controllo militare che impedisce l’accesso con metodi brutali a qualsiasi infetto. Qui la popolazione cerca in qualche modo di tirare avanti, mentre emergono sempre più forti i movimenti di ribellione organizzati.
È in questo contesto che seguiamo la storia di un viaggio, che potremmo definire appropriatamente “della speranza”. Dopo decenni, forse davvero c’è una possibilità di riportare tutto alla normalità, o quasi. Per farlo però è necessaria un’impresa straordinaria, attraversando ogni tipo di pericoli, andando contro ogni pronostico e sfidando direttamente gli infetti.
Ma la verità è che il pericolo va oltre il contagio. Perché anni di emergenza, di ribaltamento dell’ordine sociale hanno dato vita a qualcosa di ancora peggiore. E così i nostri eroi dovranno trovarsi davanti alla reazione dell’uomo davanti alla disperazione. Un mondo tornato quasi allo stato bestiale, dove cane mangia cane. Anche senza essere uno zombie.
Il perfetto bilanciamento tra fedeltà e adattamento
La serie TV di The Last of Us è appena iniziata. La prima puntata è stata trasmessa anche in Italia su Sky e in streaming su NOW in contemporanea con gli Stati Uniti proprio poche ore fa. Noi abbiamo avuto la possibilità di vedere tutti gli episodi in anteprima, ma naturalmente non vogliamo svelarvi cosa vi attende. Però possiamo dirvi questo: questo show è in perfetto equilibrio tra fedeltà e innovazione.
Quando un’opera a cui teniamo particolarmente si sposta in un altro medium, che sia televisivo o cinematografico, il timore è sempre quello che sia tradito il materiale originale. Più o meno tutti abbiamo in mente un esempio di quando abbiamo davvero sperato di vedere la nostra storia preferita in una nuova versione, solo per restare atrocemente delusi davanti alla storpiatura di trame e personaggi.
D’altro canto però sarebbe sbagliata anche un’aderenza puntuale alla fonte. Da una parte perché un film o una serie TV sono strumenti profondamente diversi da un libro, da un videogioco, da un fumetto. Alcuni cambiamenti sono necessari proprio per fare sì che il risultato sia all’altezza. Dall’altra è anche vero che se non ci fosse innovazione alcuna, quale sarebbe il senso di rivivere la stessa identica storia?
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E così, la serie TV si piazza esattamente nel punto giusto. Se avete giocato ai titoli Naughty Dog ritroverete chiaramente gli eventi che conoscete. Però tutto con una punta di novità, per rendere il tutto più interessante, per aggiornare alcuni aspetti della storia ai dieci anni che sono passati, aggiungere qualcosa e soprattutto adattarla a questo nuovo medium. Forse qualcosa farà storcere il naso ad alcuni più incredibilmente puristi, ma la verità è che non si poteva assolutamente sperare di meglio.
La serie di The Last of Us è il modo migliore per inaugurare questo anno televisivo
Se avete già visto questo primo episodio della serie TV di The Last of Us, probabilmente vi siete già fatti un’idea di come sarà. Ecco, saranno tutte confermate. Si tratta di uno dei migliori adattamenti di un videogioco mai realizzati, uno dei pochi che sia davvero riuscito a restituire il risultato dell’originale. E se non diciamo “il migliore” e “l’unico” è solo per la buona abitudine di evitare le iperboli. Anche se forse in questo caso sarebbero giustificate.
- Grafica migliorata:The Last of Us è stato completamente adattato usando le ultime tecnologie PS5 di Naughty Dog, per...
- Caricamenti veloci:Oltre ai caricamenti iniziali quasi istantanei, il gioco può contare su caricamenti di passaggio...
- Feedback aptico:Il feedback aptico del controller wireless DualSense caratterizza diversamente ogni singola arma....
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