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Twitter annuncia l’etichetta “Ufficiale”, per distinguere gli account

La nuova etichetta riguarderà solo alcuni account selezionati

Fino a poco tempo fa, la “spunta blu” su Twitter era una prova che l’account appartenesse davvero a una persona o istituzione con una certa reputazione: giornalisti e giornali, politici, attori, influencer. Ma con i cambiamenti voluti da Elon Musk, tutti possono abbonarsi a Twitter Blue e avere la spunta accanto al proprio nome: per questo arriva un’etichetta “Ufficiale” per distinguere queste personalità.

Twitter, spunta l’etichetta “Ufficiale” che vale come una spunta blu

Esther Crawford, che fa da Productor Management Director di Twitter, ha svelato in un tweet la nuova etichetta per gli account verificati. Accanto al nome apparirà l’etichetta “Ufficiale”, che non tutti potranno ottenere. Sarà l’equivalente della spunta blu utilizzata fino a prima dell’arrivo di Elon Musk.

Perché la spunta blu potrà invece essere acquistata per 7,99 dollari al mese, insieme ad altre novità per gli utenti di Twitter Blue, la versione a pagamento del social. Tutti potranno avere la il blue checkmark, mentre l’etichetta Ufficiale arriverà solo sugli account di governi, aziende, grandi giornali, editori e alcune figure pubbliche.

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Quindi la spunta blu a pagamento servirà solamente per far sapere agli altri utenti che si ha pagato un abbonamento. Che dà anche la possibilità di modificare i tweet e postare audio e video più lunghi. Oltre a tutte le possibilità (per esempio filtrare le menzioni) che aveva Twitter Blue prima, per 4,99 dollari al mese invece dei 7,99 dollari proposti da Elon Musk.

Se vi sembra che tutto questo doppio passaggio per verificare l’account con un etichetta invece che con la spunta blu sembra complicato, non siete i soli. Diversi commentatori pensano che questa etichetta sia arrivata solo per rimediare al problema creato dal dare la spunta blu a tutti coloro che pagano. Come distinguere gli account di istituzioni giornalistiche serie da chi diffonde fake news? Come capire se state parlando con il vostro attore preferito o con un troll?

La domanda quindi è: vale la pena pagare di più per questa spunta blu? Presto potremo capirlo dai numeri di account verificati su Twitter. Vi terremo aggiornati.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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