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La rivoluzione green dei monopattini di Voi Technology

Abbiamo chiesto di raccontarcela a Magdalena Krenek, General Manager di Voi Technology Italia

Abbiamo fatto una chiacchierata con Magdalena Krenek, General Manager di Voi Technology Italia, l’azienda che sta rivoluzionando la smart mobility nelle grandi città italiane grazie ai monopattini Voiager. Con lei abbiamo cercato di capire il vero impatto ecologico della micro-mobilità elettrica. Ma anche come l’uso dei monopattini elettrici stia cambiando il modo in cui ci muoviamo in città. E forse non solo lì.

Voi Technology rivoluziona la mobilità in città grazie ai monopattini Voiager 4 (e non solo)

Un’app sullo smartphone per trovare il monopattino più vicino a voi. Guidate senza emissioni, arrivate a destinazione e poi sbloccate dall’app il monopattino per la prossima corsa. Niente di più semplice, niente di più. Servizi come quello di Voi Technology (che dopo solo un anno è già il più usato a Milano) stanno rivoluzionando il modo in cui ci muoviamo in città. Non c’è più bisogno di decidere fra muoversi nel traffico in auto oppure fare chilometri a piedi dopo essere usciti dalla metropolitana.

Una realtà in continua evoluzione, che ora ha trovato un mercato fatto di pendolari, turisti, studenti e manager: chiunque abbia necessità di muoversi nel famoso “ultimo miglio” dalla fermata del servizio pubblico.

Intervista a Magdalena Krenek

Abbiamo chiesto a Magdalena Krenek, General Manager di Voi Technology, di raccontarci questo mondo, che conosce da vicino. Partendo proprio dai risultati ottenuti da Voi, che in un anno ha risparmiato 50 tonnellate di CO2.

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Magdalena Krenek, General Manager Voi Technology Italia

Come si arriva a risparmiare 50 tonnellate di CO2 e servire quattro città italiane? Qual è la ricetta vincente di Voi?

“In realtà festeggiamo l’inizio del secondo anno in Italia con il lancio della nostra quinta città: Modena, per cui stiamo continuando ad espanderci. Credo che il nostro maggiore valore aggiunto sia la flessibilità: basiamo il nostro business sulle esigenze specifiche di ogni città. Per questo siamo il partner ideale per le amministrazioni locali. L’esempio pratico è che, ad un anno dal lancio a Milano, secondo i dati Fluctuo, la piattaforma indipendente di intelligence per la mobilità, siamo i primi operatori per corse nella città di Milano. Lo dobbiamo alla nostra eccellenza operativa, sempre sotto processo di miglioramento, che fanno sì che la nostra flotta sia più in movimento di quella di altri operatori. Ciò significa che, con il metodo Voi, una città potrebbe avere meno monopattini, perché quelli che mette a disposizione della cittadinanza riescono a soddisfare la domanda.

“C’è poi un tema di veicolo, sì. Il nostro Voiager 4, presente a Roma, Milano e Reggio Emilia, è dotato di frecce sia anteriori sia posteriori, elemento che garantisce una comunicazione migliore fra i nostri utenti e tutti gli altri attori del traffico – una novità assoluta in Italia”.

Il Voiager 4 è il “monopattino più sostenibile al mondo”: come raggiunge questo risultato?

“Siamo molto orgogliosi del fatto che l’ITF, l’International Forum for Transportation dell’OCSE abbia citato solo il nostro modello come esempio di quanto la continua innovazione tecnologica sui monopattini, li stia rendendo sempre più sostenibili. questo ci lusinga molto, perché tutti i nostri veicoli sono studiati, disegnati e progettati nel reparto Ricerca&Sviluppo di Voi Technology a Stoccolma sulla base di continue ricerche di soddisfazione effettuate sui nostri clienti e sulla base delle regolamentazioni Europee. I nostri test sotto sforzo per il Voiager 4 dimostrano che ha una durata media di vita operativa di 60 mesi.

I veicoli Voi sono modulari: questo aumenta le opportunità di riutilizzo dei componenti di ricambio. La plastica e le gomme vengono ad esempio utilizzate per le strisce tattili di parcheggi e recinzioni. Voi ha rinnovato le prime generazioni di monopattini dando loro una seconda vita attraverso piattaforme di vendita B2B e B2C e quando non è possibile il riutilizzo interno alla supply chain di Voi, i materiali vengono riciclati con i migliori partner di riciclo esterno. Non c’è una roadmap definita per lo studio di progettazione di nuovi veicoli. Posso solo dire che stiamo ultimando il Voiager 5 che dovrebbe uscire l’anno prossimo e stiamo già progettando il Voiager 6″.

Voiager 4 Magdalena Krenek voi technology-min

Come funziona il meccanismo IoT per l’autodiagnosi?

“Il meccanismo di autodiagnosi dell’IoT utilizza il sistema di sensori e centraline presenti in tutte le componenti principali del mezzo per testare in tempo reale le funzionalità del mezzo stesso. Ad esempio, se la centralina delle luci riconosce un problema, allora avverte l’IOT del malfunzionamento ed automaticamente, attraverso il nostro sistema di gestione, il mezzo viene riportato in WH. Ricevuto il mezzo, durante la diagnosi iniziale il meccanico sarà avvisato tramite “alert” della presenza di un malfunzionamento nel sistema luci (in pratica, un po’ come le spie nel cruscotto di un’auto che avvisano il guidatore in caso di mancanza d’olio, temperatura alta o imminente bisogno del service di manutenzione)”.

So che state pensando al mondo delle ebike: anche qui puntate alla “ebike più sostenibile al mondo”?

“Al momento le nostre biciclette elettriche sono disponibili solo in Regno Unito ma ci piacerebbe introdurle presto anche in Italia. Più che integrazione si tratta di un servizio aggiuntivo: Voi non è solo un’azienda di monopattini in sharing, è un’azienda di micro mobilità elettrica e la nostra Missione è creare Città con le persone al centro, città in 15 minuti. Per farlo, dobbiamo fare in modo che la proposta di micro mobilità efficiente, sostenibile e sicura risponda alle esigenze di quante più persone possibili. Le e-bikes sono il primo ampliamento del nostro servizio. Al momento stiamo testando diversi modelli, aumentare la sua durata di vita sarà il prossimo passo. Quindi chissà, ci piacerebbe anche in questo caso essere il player che propone un mezzo tra i più durevoli e sostenibili”.

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Cinque città italiane in un anno sono molte: pensate di continuare l’espansione?

Modena va ad aggiungersi alla vicina Reggio Emilia, sperando di poter contribuire a creare un modello regionale, oltre che cittadino.

“Oltre alle due città emiliane siamo attivi a Milano, la nostra prima città in Italia, Roma, con la flotta più numerosa e Torino, a partire da luglio. Prossimamente arriveremo a Palermo.

“Certo che vorremmo offrire il nostro servizio anche in altre città: in Voi Technology quello che muove tutta la squadra non è solo il business ma una Vision chiara: creare città con le persone al centro. Vogliamo restituire alle persone gli spazi che, dal Secondo Dopoguerra ad oggi, sono stati dedicati alle automobili private invece che alle persone. La micro mobilità elettrica è sicuramente una protagonista nel poter realizzare “città in 15 minuti” più efficienti, sostenibili e sicure“.

voi technology monopattini-min

Quasi tutti i servizi di sharing per i monopattini e le bike funzionano solo in città: c’è la possibilità di espandersi anche in provincia?

“In realtà ci sono moltissimo paesi che si stanno convertendo ad una mobilità totalmente elettrica, soprattutto all’estero. Direi che dipende dal business model di ogni singola azienda. Per il momento, in Voi crediamo che per effettuare una vera “rivoluzione” ecologica, si debba partire dalle città capoluogo, in grado di influenzare anche ciò che succede nei centri più piccoli che le circondano”.

Come avete potuto leggere, l’obiettivo ultimo di Voi sembra essere “umanistico”. Mettere al centro le persone, che possono tornare a vivere gli spazi che abbiamo lasciato alle auto per creare città più ecologiche, meno rumorose e caotiche. Più vivibili, a tutto campo. Potete approfondire questa rivoluzione green partendo dal sito ufficiale. E se vivete in una delle cinque città attualmente gestite da Voi, potete mettervi in moto scaricando l’app.

Voi, monopattini elettrici
Voi, monopattini elettrici

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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