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Gli Editoriali di Tech PrincessRubriche

Il mistero (facile da spiegare) delle migliaia di voli senza passeggeri

La causa? Le bizzarre regole dell’Ue

Le norme dell’Unione europea inquinano i cieli, contravvenendo così alle norme dell’Unione europea.

No, cari lettori di Techprincess: non abbiamo esordito né con uno scioglilingua né con un paradosso. Ma con quella che somiglia molto da vicino alla verità. Leggeteci sino in fondo e capirete.

La vicenda vede come protagonisti le compagnie aeree, la pandemia da Coronavirus e alcune regole che andrebbero riviste. Andiamo con ordine.

Cieli pieni di aerei, aerei vuoti di persone

Il titolo sintetizza al meglio il problema. Nei cieli d’Europa sfrecciano migliaia di aerei, ma numerosi voli sono senza passeggeri o quasi. Quindi, chi ha sempre protestato per l’elevato potere inquinante degli aeroplani, oggi ha un doppio motivo per farlo. Perché pare proprio assurdo che a inquinare siano mezzi che volano senza nemmeno compiere il proprio dovere. Quello, cioè, di trasportare i passeggeri da un luogo all’altro. Ma come può accadere?

lufthansa

Il problema degli slot

Perché, dunque, questa moltitudine di voli senza passeggeri?

Le compagnie aeree fanno volare aerei vuoti per non perdere gli slot aeroportuali, ovvero il diritto di far decollare e atterrare la propria flotta in specifici orari.

Gli slot sono ovviamente ambitissimi, ma le compagnie cosa devono fare per non perderli? Devono coprire almeno l’80% della propria fascia, seguendo una direttiva ribattezzata con una formula che è tutto un programma: Use it or lose it (Usalo o perdilo).

La norma stringente, va da sé, è decaduta nel marzo del 2020, in corrispondenza con il primo e più severo lockdown, che poco per volta ha coinvolto tutta l’Europa.

Ma quando le maglie delle regole anti Covid si sono cominciate ad allargare, e le persone hanno ripreso a viaggiare, lo Use it or lose it è stato reintrodotto. Se pure con percentuali differenti: prima era sufficiente coprire il 25% degli slot, ma ora che la campagna vaccinale sta progredendo si è risaliti al 50%. A marzo sarà introdotto un ulteriore scalino, e le compagnie aeree dovranno riempire gli slot almeno del 64%.

Ecco dunque spiegato il bizzarro (e rigido) regolamento europeo. Che le compagnie, per non perdere gli slot, rispettano nel solo modo possibile: facendo decollare una grande quantità di voli senza passeggeri.

Le compagnie aeree e i voli senza passeggeri

Diverse sono le compagnie nella medesima situazione.

Brussels Airlines ha già fatto volare 3.000 aerei vuoti. E se il numero impressiona, non è nulla rispetto a quanto dichiarato dai vertici di Lufthansa. Secondo cui i propri voli senza passeggeri alla fine del 2022 saranno più di 18.000.

E dire che queste sono le sole due compagnie aeree ad aver fornito qualche dato. Il volume complessivo degli aerei senza passeggeri, se non ci saranno deroghe alla normativa Ue, sarà di gran lunga superiore.

Il paradosso dell’Europa contro l’Europa

La nostra provocazione iniziale inizia a delinearsi.

Da una parte c’è questa stringente normativa sulla concorrenza, per cui le compagnie europee sono pressoché costrette a organizzare voli senza passeggeri, con tutto ciò che ne consegue in termini di inquinamento.

Dall’altra, la stessa normativa è in aperto contrasto con il Green deal europeo. Ovvero con l’ambizioso piano per contenere il riscaldamento globale. Piano che prevede, tra l’altro, una riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030. Per poi puntare a un decremento del 90% delle emissioni di carbonio derivate dai trasporti entro il 2050.

Quanto inquinano gli aerei

Secondo i dati forniti da EuroControl, a livello globale i collegamenti aerei sono responsabili del 3% delle emissioni di CO2. E del consumo del 20% dei carburanti raffinati.

Il volo di un Boeing 737 emette circa 18 tonnellate di CO2 ogni ora, quasi il doppio di quello che un cittadino europeo produce in un anno intero.

Il tweet di Greta Thunberg

Anche la giovane paladina della lotta all’inquinamento globale, Greta Thunberg, è intervenuta sull’argomento. Ribadendo, con un tweet pubblicato mercoledì 5 gennaio, la notizia dei 3.000 voli senza passeggeri di Brussels Airlines. E aggiungendo un rigo sarcastico: “L’Unione europea è sicuramente in modalità emergenza climatica”.

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La conferenza di venerdì 14 gennaio

Alla luce dei dati riportati dalle compagnie aeree, il governo belga ha scritto alla Commissione Ue sollecitando una modifica delle regole.

È attesa per venerdì 14 gennaio una videoconferenza a cui prenderanno parte Paolo Gentiloni, Commissario agli Affari Economici Ue, e Peter Gerber, amministratore delegato di Brussels Airlines, responsabile per gli affari europei di Lufthansa e presidente dell’associazione tedesca dell’aviazione.

Intanto l’aeroporto di Heathrow, il più trafficato della Gran Bretagna, ha comunicato che nel solo mese di dicembre 2020 circa 600.000 passeggeri hanno cancellato le loro prenotazioni aeree.

La Iata (International Air Transport Association) prevede che la piena ripresa del traffico aereo non avverrà prima del 2025.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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