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Who Is Erin Carter?: com’è la miniserie Netflix

Barcellona, una normale spesa al supermercato per una donna e sua figlia si trasforma in un dramma. Una rapina premeditata da parte di due uomini mascherati diventa non solo il momento di rivelazione per una parte del passato di Erin Carter, la protagonista, ma anche per cominciare a presentarci alcuni dei tratti fondanti della nuova miniserie su Netflix. Parliamo di Who is Erin Carter?, thriller poliziesco suddiviso in 7 episodi che abbiamo visto per voi, e di cui andiamo a condividere le nostre opinioni in questa recensione.

Who is Erin Carter?, la nostra recensione

Le premesse offerte subito nel primo episodio sono interessanti, presentandoci il profilo di una docente di sostegno, che sembra però credere poco in questa sua attività, quanto essere molto più brava nello spionaggio e in momenti di agilità, tra calci, pugni e qualche colpo di pistola. I sette episodi diretti da Bill Eagles e Ashley Way, durano ciascuno circa 50 minuti l’uno, e vedono come produttori gli stessi che asi erano occupati di un’altra serie originale Netflix, ma molto più famosa: The Crown.

Ci sono i presupposti per un titolo succoso e godibile? Sì, ma solo sulla carta pare. La trama comincia bene, ma sembra quasi ricalcare quanto visto nel film Netflix con Jennifer Lopez, The Mother. Erin infatti si trova costretta a fuggire da casa sua con la figlia, molto piccola, e a rifarsi una vita nella calda e accogliente Barça, ma non tutto è risolto. Per quanto si sia rifatta una vita con il nuovo marito, Erin non riesce a lasciarsi alle spalle tanti strascichi del suo passato.

La protagonista emerge fin dai primissimi istanti con tutta la sua personalità. Complessa, pragmatica, alla ricerca di un modo per far convivere il più serenamente possibile i guai che la inseguono e la vita normale che dovrebbe condurre. Ma il suo passato le sta sempre più addosso.

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Quando l’hype si spegne troppo in fretta

La serie Who is Erin Carter? riesce a restituirci un ottimo senso del mistero, all’inizio, dandoci il giusto quantitativo di emozioni e informazioni per volta, e proseguire con un buon ritmo la trama. Fino a un certo punto. Allora qual è il problema? C’è almeno un tema da affrontare in tal senso: Who Is Erin Carter? parte col piede giusto, ma si perde dopo poco tempo.

Who is Erin Carter

Non siamo nemmeno a metà della miniserie che il prodotto si rivela già essere il calco di scene già viste molte altre volte, ricadendo in classici stilemi e stereotipi del genere. Considerando anche la protagonista femminile, senza anticiparvi troppo. Così purtroppo finiamo per indovinare senza sbagliare troppo cosa accadrà, dove e quando nel corso degli episodi. Da un lato è vero che la storia vuole cercare di riempire il buco di parte del passato di Erin Carter, ma il ritmo diventa sempre più lasco, purtroppo.

Ci sono anche degli elementi importanti per questa serie, che potevano essere sviscerati meglio. Come le visioni della figlia Harper, che sembrano aggiungere una nota horror al prodotto, ma che si esaurisce senza troppa convinzione e coerenza con la storia. Il grande problema della miniserie sta proprio in questo, nella coerenza con l’inizio e quanto arriva poco dopo, in un climax discendente che scema sino alla fine.

Dal pilot al final, un climax ascendente e deludente

Se queste sono state le premesse, non potevamo che aspettarci qualcosa di negativo verso il finale, che risulta essere parecchio banale e non troppo in linea con quello che è stato narrato nel corso degli episodi precedenti. Non solo per il contenuto, ma anche per il tono, dove la storia si mostra in maniera quasi stucchevole e fin troppo forzata. Se l’episodio pilota di Who Is Erin Carter? è coinvolgente e ci lascia curiosi di scoprire cosa sta per accadere, non ci vuole troppo tempo per capire che la narrazione è incredibilmente fittizia.

Who is Erin Carter

Ferite che Erin Carter si procura in una scena, ma che spariscono in quella successiva, così come la costruzione del personaggio di Harper, la figlia, quasi sprecato, se consideriamo la narrazione in toto. Vero è anche che la regia e la musica giocano un buon ruolo, soprattutto la colonna sonora, indispensabile e significativa nelle scene più tese. Nel complesso, i due comparti creano un buon mix, al netto delle pecche narrative finora evidenziate.

La recensione di Who is Erin Carter? in breve

Se dovessimo rispondere alla domanda Who is Erin Carter?, diremmo che è un’eroina sprecata e che avrebbe potuto giocarsi molto meglio il suo potenziale, rimasto inespresso e quasi facendoci dubitare che ne possa avere. La serie scade in fretta, dalla metà in poi ha già esaurito l’hype che ci poteva offrire, ma così non è stato. Si poteva davvero renderla una miniserie di fatto, senza allungare il brodo per sette episodi, ma condensando di adrenalina e veri colpi di scena il tutto con la metà degli episodi proposti. Elementi importanti sono stati inseriti quasi a caso, oltre ad aver fatto scadere la storia in diversi cliché e in errori grossolani di coerenza, tutto evitabile. Ma ora vi lasciamo l’occasione di rispondere alla domanda su chi sia per voi Erin Carter; una possibilità potete comunque dargliela.

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Autore

  • Francesca Sirtori

    Indielover, scrivo da anni della passione di una vita. A dispetto di tutti. Non fatevi ingannare dal faccino. Datemi un argomento e ne scriverò, come da un pezzo di plastilina si ottiene una creazione sempre perfezionabile. Sed non satiata.

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