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Wineleather, la pelle vegetale creata dagli scarti del vino

Il biomateriale è stato creato dall'azienda italiana Vegea

La moda sta cercando di diventare sempre più sostenibile e uno dei temi più caldi è l’upcycling, ovvero quel processo che permette di reintrodurre gli scarti alimentari nel ciclo produttivo per dare ridurre gli scarti e dare loro una nuova vita. È il caso del Wineleather, creato dall’azienda italiana Vegea, un materiale che ricorda la pelle di origine animale ma ricavato dagli scarti di uva ottenuti della produzione del vino.

Wineleather, quando gli scarti dell’uva diventano un biomateriale

Wineleather scarti uva vinaccia Vegea
Photo Credits: Vegea srl.

Vegea nasce nel 2016 in Italia, più precisamente a Milano, con l’intento di produrre biomateriali da poter usare nella moda e nel design. Il tutto nasce da una ricerca in collaborazione con l’Università di Firenze e altri centri di ricerca specializzati. Si scopre che la vinaccia, ovvero l’insieme degli scarti solidi dell’uva come i semi, le bucce e i raspi, contengono sostanze che possono essere utilizzate nella creazione di tessuti ecosostenibili.

Vegea quindi decide di raccogliere gli scarti di produzione generati da moltissime aziende vinicole italiane, essiccarli, passarli attraverso determinati processi brevettati per poi trasformarli in un vero e proprio biomateriale. Questo permette, oltre a creare una valida alternativa green alla pelle, di ridurre gli scarti di vinaccia che vengono dispersi nell’ambiente. Ogni anno sono circa 13 milioni di tonnellate.

Inoltre il Wineleather permette di ridurre l’impiego delle sostanze chimiche inquinanti, come avviene nel caso della produzione di ecopelle e della pelle di origina animale. Come riporta Harper’s Bazar, la concia della pelle di origine animale prevede un grande impiego di sostanze chimiche dannose, tra cui il cromo che è estremamente pericoloso. Per produrre una tonnellata di cuoio una conceria produce 50 metri cubi di acque reflue e 700kg di rifiuti solidi impregnati di sostanze chimiche.

Il Wineleather attualmente viene impiegato principalmente per la produzione di scarpe, accessori, vestiti e borse, ma anche per il packaging poiché si adatta grazie alla sua elasticità. Dopo la prima capsule collection di Vegea uscita nel 2017, la fama del biomateriale è cresciuta fino a realizzare collaborazioni importanti con Le Coq per una collezione di sneakers, Bentley per gli interni in Wineleather di una nuova auto elettrica, e H&M. Quest’ultima ha lanciato infatti la sua Conscious Collection prodotta con materiali ecosostenibili, in cui era presente anche Vegea.

Il fenomeno dell’upcycled food

Sono tantissime le startup che si impegnano ogni giorno nell’upcycled food per poter limitare gli sprechi alimentari. Tra questi troviamo Matriark Foods, che dal 2018 raccoglie i prodotti in eccesso dalle fattorie e li trasforma in basi per zuppe e salse. O Pure Plus, che utilizza la frutta e la verdura imperfetta per creare un sostituto dello zucchero. Vi invitiamo a leggere il nostro articolo per saperne di più sull’upcycled food.

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Sara Grigolin

Amo le serie tv, i libri, la musica e sono malata di tecnologia. Soprattutto se è dotata di led RGB.

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